Mercenari di Wagner hanno ucciso oltre 20 bambini ucraini
(Ansa)
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Mercenari di Wagner: «Abbiamo ucciso oltre 20 bambini ucraini a Bakhmut e Soledar»

Azamat Uldarov e Alexei Savichev hanno confessato al fondatore di Gulagu.net, Vladimir Osechkin, i dettagli sull'esecuzione di oltre 20 bambini e adolescenti ucraini, l'esplosione di una fossa con più di 50 prigionieri feriti e la «pulizia» di edifici residenziali attraverso l'uccisione di tutti, bambini compresi

Due mercenari russi del Gruppo Wagner hanno confessato di aver ucciso oltre 20 bambini e adolescenti ucraini a Bakhmut e Soledar per ordine di capo Yevgeny Prigozhin. Si tratta di Azamat Uldarov e Alexei Savichev che lo hanno dichiarato a Vladimir Osechkin, fondatore dell’organizzazione russa per i diritti umani a Gulag.net. «Ho sparato alla testa a una bambina di 5 anni», ha detto Uldarov. «Ho eseguito l’ordine con questa mano, ho ucciso i bambini, compresi i bambini di cinque anni», ha aggiunto. I due hanno confessato anche dell’esplosione di una fossa con più di 50 prigionieri feriti e la «pulizia» di alcuni edifici residenziali uccidendo tutti i presenti, compresi i bambini. In particolare, a Soledar Prigozhin ha dato ordine di «fucilare in una volta sola, senza una parola, tutti coloro che hanno più di 15 anni».

«Una confessione non è sufficiente. Ci deve essere una punizione. Crudele e giusta. E lo sarà sicuramente. Scopriremo tutti i fatti e troveremo tutti coloro che li hanno commessi. I russi hanno rapito migliaia di bambini ucraini. Quanti esattamente ancora non lo sappiamo. Stiamo facendo di tutto per riprenderci i nostri figli. Il mondo dovrebbe vedere il volto della Russia, non aver paura, ma colpirli duramente», ha affermato il capo dell'ufficio presidenziale ucraino Andrey Yermak. «I terroristi russi hanno confessato di aver ucciso bambini ucraini a Bakhmut e Soledar. Ora stiamo parlando di criminali di guerra del gruppo Wagner, ma questo fa luce sui crimini dell'esercito russo in Ucraina. Rubano i nostri bambini e uccidono», ha detto Yermak, ribadendo che «la Russia è una nazione di mostri e assassini».

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Francesca Catino