Tunisia, scontri con miliziani dell'Isis: più di 40 morti - Foto
Anche vittime civili, tra cui una bambina di 12 anni, in un conflitto a fuoco ai confini con la Libia, nella località di Ben Guerdane
Il governo tunisino ha decretato il coprifuoco nella città meridionale di Ben Guerdane e nelle aree prossime al confine con la Libia a causa dell'attacco jihadista che ha causato 34 morti, tra i quali 21 degli aggressori, infiltratisi dalla Libia.
Coprifuoco
Il coprifuoco scatterà alle 19 e terminerà alle 5 del mattino. Il governo ha anche deciso di chiudere il confine con la Libia. I civili uccisi sono 7, tra i quali una bambina di 12 anni. Sei jihadisti sono stati feriti e catturati. Al momento sono in corso operazioni di ricerca di sospetti terroristi da parte delle unità congiunte dell'esercito e delle forze di polizia per mettere in sicurezza l'area", si legge in un comunicato.
La ricostruzione
Secondo una prima ricostruzione del ministero dell'Interno, un gruppo di jihadisti ha tentato di attaccare nella notte una caserma dell'esercito e le strutture della polizia locale, ma l'assalto è stato respinto. Gli aggressori hanno quindi ripiegato su altri obiettivi civili. La stampa tunisina riferisce che i terroristi hanno attaccato un'ambulanza e l'ospedale regionale di Ben Guerdane. Intanto da Tunisi sono arrivati i rinforzi sostenuti dagli elicotteri da combattimento.
Città paralizzata
Lo stesso ministero dell'Interno ha invitato la popolazione di Ben Guardane a non avvicinarsi alle aree dove è in corso il conflitto e a prestare la massima attenzione. La scorsa settimana un civile era rimasto ucciso in scontri tra esercito e terroristi sempre a Ben Guardane. Le autorità hanno messo a disposizione diversi numeri verdi (80101111 - 71335000) per ogni evenienza. Il sindacato regionale dell'istruzione ha annunciato di aver annullato le lezioni in tutte le scuole di Ben Guerdane, una città che appare al momento completamente paralizzata.