Ricerca Lavoro, quando il passaparola scorre sul web
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Ricerca Lavoro, quando il passaparola scorre sul web

Chi da piccolo non ha mai giocato al telefono senza fili? Alla scuola materna era uno dei miei passatempi preferiti e spesso capitava che la parola di partenza non coincidesse con quella di arrivo. Il passaparola è sempre stato uno …Leggi tutto

(Credits: istockphoto)

Chi da piccolo non ha mai giocato al telefono senza fili? Alla scuola materna era uno dei miei passatempi preferiti e spesso capitava che la parola di partenza non coincidesse con quella di arrivo. Il passaparola è sempre stato uno strumento potente e c’è chi ha pensato bene di sfruttarlo in ambito lavorativo per creare un servizio innovativo ma soprattutto utile.

Nell’ultimo post pubblicato si può vedere come la domanda di figure professionali nel mercato sia spesso poco visibile perchè solo una parte viene veicolata attraverso i canali ufficiali della ricerca e selezione. Una percentuale di opportunità è infatti legata alle relazioni personali che complessivamente occupano una fetta enorme del mercato, suddivise tra le segnalazioni di un conoscente – raccomandazioni – e attraverso i contatti creati nell’ambiente lavorativo.

Inoltre i canali utilizzati per la ricerca di personale dipendono molto dalle dimensioni delle aziende: quelle medio-grandi privilegiano strumenti standard come il portale aziendale e gli annunci su siti di recruiting, società di selezione e agenzie interinali, mentre quelle più piccole, tantissime in Italia, utilizzano strumenti più “informali” basati sulle conoscenze e le segnalazioni. Non essere presenti su uno di questi canali di ricerca rischia di essere penalizzante perdendo buone opportunità.

Internet ha avvicinato molto la domanda all’offerta e i social network professionali come LinkedIn o Viadeo hanno permesso ricerche più semplici e dirette. All’interno di questi strumenti è cresciuto un “sottobosco” di realtà di grande interesse perché in grado di sfruttare appieno gli strumenti caratteristici dei social network giocando su una componente di fondamentale importanza, il passaparola. È il caso di Job Rumors, un gruppo nato su LinkedIn che in poco più di un anno ha raccolto oltre 40.000 membri – al momento 41.104 – e che offre ai propri utenti la possibilità di scambiare informazioni utili, idee e soprattutto offerte di lavoro. Uno spazio nuovo, una vera e propria community con centinaia di discussioni attive – tra opportunità pubblicate e tematiche di discussione – dove le persone interagiscono direttamente tra di loro, un marketplace parallelo che permette uno scambio di informazioni tra gli utenti.

 

Ho intervistato Giovanni Canali che insieme a Paolo Papani e Daniele Pisano ha realizzato il progetto Job Rumors, per capirne la nascita e le funzioni:

I fondatori, chi siete? Da quali esperienze provenite?

Ho lavorato come manager insieme a Paolo Papani e spesso ci confrontavamo su progetti, idee, cose da fare; Daniele Pisano era un mio apprezzatissimo fornitore strategico ai tempi in cui mi cimentavo come direttore generale in una ristrutturazione di azienda. Abbiamo maturato complessivamente diversi anni di esperienze manageriali spaziando dalla produzione di beni e servizi alla consulenza e sviluppando approfondite competenze nei campi risorse umane, organizzazione aziendale, sviluppo di iniziative industriali e sviluppo di progetti informatici.

Quando e come nasce l’idea di Job Rumors? 

Nasce nell’autunno del 2010 da un’idea embrionale che matura e si sviluppa dal confronto con Paolo e trova concretezza grazie all’apporto di Daniele. Siamo partiti dal fatto che troppo spesso la domanda e l’offerta di lavoro fanno fatica ad incontrarsi e trovare canali comuni. Inoltre abbiamo constatato che esiste un’offerta di figure professionali esuberante rispetto alla domanda e non allenata a trasmettere in modo efficace la propria proposta di valore per rendersi visibile e attraente.

Abbiamo pensato che poteva essere interessante supportare le persone a concretizzare le proprie conoscenze e abilità professionali intercettando sul mercato del lavoro la “domanda” coerente con la propria “offerta” di prestazioni. Quindi abbiamo fondato Kenwit, una piattaforma di web networking multiportale in grado di mettere a disposizione dell’utenza strumenti innovativi che renda possibile interagire con gli altri membri della community. Da qui è nato Job Rumors. Il nostro obiettivo si è sempre tradotto nell’incrementare la visibilità del mercato del lavoro intercettando attraverso il passaparola anche le opportunità nascoste e allo stesso tempo rendere visibile chi cerca lavoro.

Come si è sviluppato il progetto, dai primi passi su linkedin al portale. 

La nostra idea era quella di realizzare il portale jobrumors.com ma abbiamo prima preferito testare l’idea attraverso un esperimento pilota. Il 1° febbraio 2011 abbiamo creato un gruppo di discussione su LinkedIn, chiamato anch’esso Job Rumors, finalizzato a testare alcune delle funzionalità previste per il portale tra cui la condivisione di “rumors” sulle opportunità di lavoro.

Nei primi 15 mesi il gruppo ha riscosso un enorme successo raccogliendo oltre 40.000 membri, diventando il 1° gruppo LinkedIn in Italia su oltre 14.000 gruppi esistenti e 7° gruppo in Europa. Ad oggi la maggior parte dei rumors sono creati dalle aziende che hanno posizioni aperte e da agenzie per il lavoro oltre a frequenti interventi di singoli. Finlombarda ha creduto in noi e ci ha dato il finanziamento che, unitamente all’investimento personale di ciascun socio, ha permesso di avviare il progetto; in particolare Finlombarda ha partecipato con un importo di 150.000 euro attraverso il fondo seed.

Qual è il valore aggiunto del vostro servizio? 

Oltre ad ospitare le inserzioni dirette di aziende e di professionisti della ricerca e selezione di personale, il nostro portale ospita i “rumors” pubblicati dai membri della community, quelle notizie di opportunità professionali che non circolano sui tradizionali canali di ricerca e selezione del personale e che seguirebbero normalmente un flusso di diffusione non codificato e limitato all’ambito di una cerchia ristretta di conoscenze. Job Rumors rappresenta una evoluzione del mercato, finalizzata a consentire a tutti l’accesso al 100% delle opportunità, tramite il contributo di ogni singolo utente della piattaforma.

Gli annunci sono anche commentabili dagli utenti che hanno la possibilità di interagire direttamente e pubblicamente con chi ha inserito la notizia: una garanzia fondamentale e unica della qualità dei contenuti perché chi pubblica si espone apertamente ai feedback della community.

Come avete continuato la vostra attività dopo il successo su Linkedin e quali prospettive avete? 

Dal 24 novembre 2011 abbiamo lanciato il portale Jobrumors.com che ha ulteriormente confermato la capacità di penetrazione del prodotto; è stato infatti pubblicizzato esclusivamente sul gruppo LinkedIn e ha ottenuto 17.000 iscrizioni in 5 mesi, pari ad oltre il 40% degli iscritti al gruppo. Il portale, avendo una struttura a social network, permette di interagire con gli altri membri della community non solo attraverso la segnalazione di opportunità, ma attraverso qualsiasi libera discussione sulle tematiche del lavoro, sulle opportunità formative e sui temi ritenuti di interesse comune.

Inoltre abbiamo inserito la possibilità di realizzare uno Short CV per fare marketing di se stessi aggiuntivo al proprio profilo in cui raccontarsi attraverso una frase di non più di 500 caratteri e 3 immagini scelte dall’utente. Questo sintetico messaggio è il proprio “biglietto da visita” all’interno di Job Rumors utile per trovare contatti e opportunità di lavoro. Il portale, diviso nella sezione “lavoro”, “no-profit e progetti individuali” e “iniziative imprenditoriali”, esegue automaticamente il “match” tra gli indici di ogni opportunità postata su Job Rumors e gli indici che caratterizzano gli Short CV degli utenti.

Quali settori lavorativi si interfacciano maggiormente attraverso di voi?

Ci sono proposte molto varie e provenienti da tutti i settori manifatturieri e dei servizi; oltre ai Rumors vi è anche  un interessante contributo  da parte del mondo “tradizionale” che opera nel settore (consulenti, società di lavoro interinale, ecc.). Recentemente si è inoltre notato un interesse crescente da parte delle aziende che stanno trovando nel servizio di job rumors concrete risposte e soprattutto candidati di elevato standing professionale.

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Luca Orioli

Mi chiamo Luca, classe '83, esperto di comunicazione, giornalista free lance e 'startupper' da una vita con una decina di progetti chiusi nel cassetto che stanno lentamente prendendo forma. Appassionato di fotografia e serie tv, ho una formazione umanistica e l’estremo bisogno di vedere cose nuove.
Qualche anno fa, terminata l’Università [degli Studi di Milano, laurea in Scienze dei Beni Culturali], mi sono ritrovato un po’ spaesato nell’affacciarmi sul mondo del lavoro. Leggevo annunci dove ricercavano account, responsabili risorse umane, project manager o community manager, etichette che sembravano nascondere un mondo, ma per me completamente prive di significato. Dopo diverse esperienze ho intrapreso la strada che sto percorrendo oggi, ma da quel momento è rimasta l'esigenza di tradurre in parole comprensibili il mondo delle professioni. Così nasce il mio blog, Lavoro in Corso.

Vuole essere un Virgilio nella giungla dell'impiego, una traccia per esplorare il panorama del lavoro tra professioni emergenti, opportunità sommerse, esperienze vissute e capire in cosa consiste un determinato profilo, come intraprenderlo, quale percorso fare e le competenze necessarie per arrivarci.

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