Arriva la Primavera degli artigiani
Treviso: Diego Moscheni, consulente d'impresa, ha creato Primavera d'Italia, movimento che vuole dare voce a migliaia di artigiani e piccoli imprenditori
"Sono molto incazzato". Diego Moscheni, 61 anni, consulente d’impresa, ex titolare di uno studio con 12 specialisti nel centro storico di Treviso, che ha dovuto lasciare a casa uno a uno, abdica al tradizionale aplomb veneto per dire la sua: "Con la nostra mania del faso tuto mi per anni abbiamo pensato solo ai fatti nostri delegando a terzi il compito di rappresentarci. Ora basta. Solo scendendo in campo possiamo tentare di salvare il salvabile".
Così il 21 marzo è nata "Primavera d’Italia", un movimento ("apolitico" precisa Moscheni) che vorrebbe dare voce alle migliaia di artigiani, partite Iva e piccoli imprenditori che stanno lottando per non abbassare la saracinesca. "Ancora un paio di mesi e il banco salterà" dice Moscheni e se la prende con gli studi di settore che impongono a tutti di dichiarare fatturati irraggiungibili da anni pena l’immediato o quasi controllo fiscale. "L’assurdo è che sta al controllato l’onere della prova. Deve dimostrare perché non è stato in grado di incassare quanto lo Stato presume debba incassare. E i libri contabili diventano carta straccia".
E ancora: con la legge Fornero i contributi per i dipendenti sono aumentati del 2% in media e aumenteranno anche nel 2014 e in caso di licenziamento 3 mensilità di disoccupazione sono a carico del datore di lavoro. "L’ultima trovata? Con il Dpcm 22 gennaio 2013 l’impresa che incrementa la propria produzione può devolvere ai lavoratori fino a 2.500 euro di premio" conclude Moscheni. "A quanto pare per i professori produzione e fatturato sono la stessa cosa. Complimenti! Peccato che si tenti di produrre di più per abbassare i listini e restare a galla con giri d’affari se va bene invariati".