Jobs Act e disoccupazione, lo scetticismo dei lavoratori
Massimo Percossi/Ansa
Economia

Jobs Act e disoccupazione, lo scetticismo dei lavoratori

Secondo un sondaggio, il 52% degli occupati pensa che la riforma del welfare non porterà alla creazione di nuovi posti

Il Jobs Act farà aumentare l'occupazione? La maggioranza dei lavoratori italiani pensa di no, almeno secondo un sondaggio realizzato di recente dall'istituto di ricerca Coesis Research, che ha interpellato un campione di mille persone, rappresentative della forza-lavoro nazionale.


Il Jobs Act


Nello specifico, soltanto il 25% degli intervistati pensa che la riforma del lavoro varata nei mesi scorsi possa portare alla creazione di nuovi posti. Il maggior grado di fiducia si riscontra tra gli impiegati pubblici (che per il 36% sono ottimisti sugli effetti del Jobs Act), tra gli anziani over 55 (37%) e tra i laureati (31%). Per contro, circa il 23% degli intervistati la pensa in maniera opposta, cioè che le aziende approfitteranno della riforma del lavoro (e dei minori vincoli ai licenziamenti introdotti con l'abolizione parziale dell'articolo 18), per lasciare a casa un po' di personale. La stragrande maggioranza dei lavoratori, cioè il 52% circa, resta però scettico: secondo loro, infatti, con il Jobs Act non cambierà nulla, come spesso avviene in Italia con tutte le riforme possibili e immaginabili.


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Andrea Telara

Sono nato a Carrara, la città dei marmi, nell'ormai “lontano”1974. Sono giornalista professionista dal 2003 e collaboro con diverse testate nazionali, tra cui Panorama.it. Mi sono sempre occupato di economia, finanza, lavoro, pensioni, risparmio e di tutto ciò che ha a che fare col “vile” denaro.

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