Decreto carceri: cosa prevede
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Decreto carceri: cosa prevede

Queste le norme principali contenute nel decreto varato ieri dal Consiglio dei ministri, non senza polemiche per i 3mila detenuti in meno

Sconti di pena, ma niente scarcerazioni di massa. Braccialetto elettronico (in alcuni casi), sentenza breve e "piccolo spaccio". Ma soprattutto i 3mila detenuti che verranno rimessi in libertà stando alle nuove normative. Ecco cosa prevede il decreto carceri" approvato ieri dal Consiglio dei Ministri. "Non è un indultino" è stata la spiegazione del premier, Letta

- DETENUTI

Il decreto carceri agevola fino al 2015 la possibilità di ricevere sconti di pena (liberazione anticipata speciale). Ogni 6 mesi si potranno avere 75 giorni di sconto contro i 45 di prima. Non si tratta di uno sconto automatico dato che sarà sempre a discrezione del giudice al quale spetta la reale valutazione del comportamento in carcere del detenuto. per chi poi aveva compiuto reati particolarmente gravi è prevista una richiesta una motivazione ulteriore "scritta".

Aumentano le possibilità anche per chi volesse ottenere un affidamento in prova che può essere richiesta non solo per chi deve scontare pene fino a 3 anni, ma fino a 4

- BRACCIALETTO ELETTRONICO

Il decreto carceri prevede anche le reintroduzione del braccialetto elettronico con l'applicazione per chi si trova agli arresti domiciliari e non all'esterno (cioè durante permessi o affidamenti in prova).

- PROCESSO BREVE

Approvate norme che consentono riduzione dei tempi per i processi ed il recupero dei crediti nei processi civili. Si parla di processo breve e dell'affidamento ad un giudice monocratico e non più collegiale, delle cause iscritte da oltre 3 anni. Il passaggio però non sarà automatico. Toccherà al giudice stabilire se e quando un caso potrà passare da una metodologia all'altra. Il giudice avrà anche "il potere di decidere la lite di primo grado mediante dispositivo. Le parti potranno chiedere la motivazione estesa, ai fini dell'imputazione, previo anticipato versamento di una quota del contributo unificato dovuto per il grado successivo". Il decreto prevede anche che il giudice possa "imporre al debitore il pagamento della somma fino al suo adempimento e viene consentito agli ufficiali giudiziari di ricercare beni da pignorare interrogando diverse banche dati, compresa l'anagrafe tributaria"

PICCOLO SPACCIO

Viene modificata la parte della legge Fini-Giovanardi legata agli stupefacenti con l'introduzione del "piccolo spaccio". Nel caso il fatto "per qualità e quantità delle sostanze sia di lieve entità" viene ridotta la pena da 6 a 5 anni.

Novità anche per quanto riguarda la Bossi-Fini sull'immigrazione. Viene anticipata al momento dell'arresto la procedura di identificazione riducendo così il periodo di presenza nei Cie (che ha un massimo di 18 mesi)

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