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(Ansa)
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Ted Cruz: "Il conflitto ucraino esploso per la debolezza di Biden sul Nord Stream 2"

"Le sanzioni avrebbero bloccato le mire di Putin", ha detto il senatore repubblicano del Texas, intervistato da La Verità

Non è mai stato uno che le manda a dire. E sulle sue credenziali di conservatore di ferro ci sono ben pochi dubbi. Forse è per questo che il mondo progressista americano lo vede come il fumo negli occhi. Ted Cruz è un rappresentante di primo piano del Partito repubblicano americano. E non certo da oggi. Senatore per lo Stato del Texas dal 2013, ha recentemente dato il suo endorsement alla candidatura presidenziale di Donald Trump. Evangelico e strenuo fautore di Israele, si è prontamente schierato con il governatore texano, Greg Abbott, nel suo scontro istituzionale con l’amministrazione Biden sulla questione migratoria. Convinto antiabortista, si è sempre opposto alle politiche green proposte dalla sinistra del Partito democratico e ha anche portato avanti delle battaglie contro le grandi piattaforme del web, accusandole a più riprese di censura ai danni degli utenti conservatori. La Verità ha deciso di intervistarlo, per avere da lui una panoramica su varie questioni: dalla politica estera di Joe Biden al dossier migratorio, passando per le prossime presidenziali americane. Senza trascurare i rapporti del Partito repubblicano con Giorgia Meloni.


Senatore Cruz, iniziamo dal Medio Oriente. Che cosa pensa della politica di Biden sui Fratelli musulmani?

I Fratelli Musulmani sono un'organizzazione terroristica alimentata, promossa e finanziata dal governo del Qatar. Il governo del Qatar, a sua volta, ha comprato o intimidito vaste parti di Washington, riducendole al silenzio e considera i pochi oppositori dichiarati dei Fratelli Musulmani al Congresso come nemici del Qatar. Hamas è la Fratellanza Musulmana della Striscia di Gaza. Ho ripetutamente proposto una legge che spingerebbe il Dipartimento di Stato a usare la sua autorità statutaria per designare i Fratelli Musulmani come un’Organizzazione terroristica straniera. Questa misura richiede che il Dipartimento di Stato riferisca al Congresso se i Fratelli Musulmani soddisfano i criteri legali per la designazione e, in tal caso, consentirà agli Stati Uniti di intraprendere azioni che potrebbero soffocare i finanziamenti che ricevono per promuovere le loro attività maligne.

A proposito di Hamas, come giudica la risposta della Casa Bianca alla crisi di Gaza?

Gli Stati Uniti devono esprimere un sostegno inequivocabile e schierarsi con Israele contro i terroristi di Hamas controllati dall’Iran. L’amministrazione Biden sta facendo esattamente il contrario. Fin dal primo giorno del suo mandato, Biden ha incoraggiato Hamas e ha cercato di versare denaro nella Striscia di Gaza. Sapevano per certo che avrebbe finanziato il terrorismo. In un documento interno dell’inizio dell’amministrazione, un funzionario di Biden ha scritto che c’era un alto rischio che Hamas potesse beneficiare del denaro che gli Stati Uniti stavano inviando a Gaza, ma volevano farlo comunque. Per farlo hanno dovuto esentarsi dalle leggi americane contro il finanziamento del terrorismo! Onestamente sono triste nel vedere il modo in cui l’amministrazione Biden ha deteriorato le relazioni tra Stati Uniti e Israele.

Come ritiene che si sia mosso Biden sulla crisi ucraina?

La guerra in Ucraina è stata causata dalla debolezza di Joe Biden. È stato causato dalla sua rinuncia alle sanzioni contro il Nord Stream 2. Putin non avrebbe mai invaso l’Ucraina e messo a rischio le infrastrutture energetiche del Paese, se non fosse stato sicuro di avere ora un modo alternativo per fornire gas all’Europa. Durante l’amministrazione Trump, ho lavorato in modo bipartisan e con l’amministrazione per sanzionare e fermare il gasdotto, cosa che abbiamo fatto con successo. Quando Biden ha rinunciato alle sanzioni, ho intrapreso uno sforzo di un anno per costringere Biden a seguire la legge e ad applicarle. Il presidente Zelensky in Ucraina ha esortato il Senato ad approvare la mia legge sulle sanzioni per impedire alla Russia di invadere. Biden ha esercitato con successo pressioni sui democratici del Senato affinché votassero contro, e 44 di loro lo hanno fatto. Quattro settimane dopo, Putin invase l’Ucraina. Il presidente Biden ha causato questa guerra in Ucraina.

Prosegua.

Ora, non c’è dubbio che ci siano alcuni nell’amministrazione Biden che vogliono che l’Ucraina vinca, ma tutti vogliono qualcosa di più, ovvero un accordo sul nucleare con l’Iran. Tale accordo è stato il loro principale obiettivo di politica estera e ha richiesto un costante appeasement verso il regime khomeinista. Poiché l’Iran è il principale alleato militare della Russia, l’amministrazione Biden ha finanziato entrambe le parti della guerra in Ucraina per un lungo periodo di tempo. Hanno inviato miliardi di dollari all’Ucraina per combattere la guerra, allentando allo stesso tempo le sanzioni contro l’Iran e consentendo che arrivassero agli ayatollah circa 100 miliardi di dollari.

Quale sarà il futuro degli aiuti statunitensi a Kiev?

Ho votato a favore dei disegni legge precedenti volti a fornire aiuti all’Ucraina. Penso che abbiamo bisogno di una maggiore responsabilizzazione su come vengono spesi i soldi destinati all’Ucraina, ma continuo a sostenere l’Ucraina e a oppormi all’aggressione della Russia. Penso che dovremmo comunque separare i finanziamenti per Israele da eventuali fondi aggiuntivi e procedere con un voto autonomo. Il gruppo parlamentare repubblicano è diviso sull’Ucraina, ma noi siamo uniti per Israele e dobbiamo fornire immediatamente risorse a Israele.

L’immigrazione clandestina è forse il principale punto debole dell’attuale Casa Bianca. Secondo lei, per quale ragione l’arrivo di immigrati irregolari è aumentato dopo l’insediamento di Biden?

Biden ha deliberatamente creato la peggiore crisi di immigrazione clandestina della storia con un obiettivo: aumentare la base elettorale democratica. La prossima amministrazione repubblicana dovrebbe ripristinare le politiche che hanno portato al tasso di immigrazione clandestina più basso degli ultimi 45 anni: ripristinare la “Remain in Mexico policy”, porre fine alla pratica del “Catch-and-Release” e continuare a costruire il muro di confine. Si tratta di metodi comprovati ed efficaci per frenare l’immigrazione clandestina.

Lei pensa che i controversi affari internazionali di Hunter Biden abbiano delle implicazioni per la sicurezza nazionale americana?

Sappiamo che Hunter riceveva oltre un milione di dollari all'anno dalla compagnia energetica ucraina di gas naturale Burisma. Inoltre, una fonte umana riservata ha affermato che Joe e Hunter Biden hanno ricevuto cinque milioni di dollari a testa. Se questa accusa è corretta, allora Joe Biden è colpevole di corruzione. Hunter non stava lavorando con dei governi alleati, stava lavorando con degli attori malevoli e con degli avversari. Non si trattava di affari legittimi. Si trattava di vendere favori da parte di suo padre. Questo è un grosso problema per la nostra sicurezza nazionale.

Lei ha recentemente dato il suo endorsement alla candidatura presidenziale di Donald Trump. Che cosa l’ha convinta?

Trump ha vinto con un margine considerevole in Iowa e New Hampshire, e a questo punto è molto chiaro che sarà lui il candidato del nostro partito. Come ho detto con entusiasmo in passato, non appena avessimo avuto un candidato chiaro gli avrei dato il mio pieno sostegno. Sono orgoglioso di sostenere Trump e di lavorare al suo fianco per riportare l’ordine al nostro confine, rafforzare l’economia e ripristinare la nostra sicurezza nazionale. Il presidente Biden è stato un disastro e il suo gradimento al terzo anno è stato il più basso di qualsiasi presidente dai tempi di Jimmy Carter. Trump ha prodotto numeri storici sull’occupazione e un’economia in forte espansione. Trump ce la può fare.

Il presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, è una conservatrice filoamericana. Pensa che il Partito repubblicano possa rafforzare i suoi legami con il nostro governo?

Quando la Meloni è diventata premier, le élite globali si sono stracciate le vesti, perché è stato eletto un altro populista conservatore. In tutto il mondo assistiamo a battaglie tra la sinistra socialista – le élite arroganti – che vogliono controllare la vita delle persone, e la rivolta populista che si oppone ad essa. A volte vince il popolo, come è successo in Italia, a volte vincono i socialisti antiamericani, come è successo, tragicamente, in Colombia. Quel poco di politica estera percepibile dalla Casa Bianca di Biden ha solo alimentato l’ascesa di una governance anti-americana. Il popolo italiano è andato contro questa tendenza. È rivelatore vedere i democratici americani e i grossi media avere attacchi isterici nel vedere un premier europeo difendere Dio, la fede, la famiglia e il Paese. C'è stato un tempo, non molto tempo fa, in cui ciò era considerato del tutto ineccepibile. Attendo con ansia il giorno in cui i repubblicani torneranno al potere e saranno in grado di rafforzare i legami con l’Italia e con la premier Meloni.


(Intervista pubblicata su La Verità il 31 gennaio 2024)

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Stefano Graziosi