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L'OFAC sanziona i facilitatori finanziari e i trafficanti di droga del regime siriano

Tra le società colpite anche una registrata in Svizzera

Martedì scorso l'Office of Foreign Assets Control (OFAC) del Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha deciso di applicare sanzioni a undici persone ed entità siriane per il loro supporto al regime di Bashar al-Assad, in Siria attraverso il traffico illegale di droga. Queste misure riflettono gli sforzi continui dell'amministrazione Biden negli ultimi 12 mesi per affrontare in modo più proattivo il narcotraffico siriano. Secondo il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti, la produzione e il traffico del Captagon, simile all'anfetamina, sono diventati una delle principali fonti di reddito per il regime di Assad, le forze armate siriane e le forze paramilitari. Il Captagon è un enorme problema anche in Arabia Saudita dato che il Regno è tra i principali consumatori di questo stimolante anfetaminico. A questo proposito lo scorso 3 marzo le autorità di sicurezza di Riad hanno sequestrato un'enorme quantità di captagon, pari a 4.962.000 pillole. È quanto riportato dal quotidiano saudita "Al Khaleej", citando il portavoce della direzione generale per il controllo degli stupefacenti, il maggiore Muhammad al Nujaidi. Le pillole sono state scoperte nascoste all'interno di una spedizione di cavi elettrici. Durante l'operazione, è stato arrestato un cittadino siriano con l'accusa di contrabbando di stupefacenti. Si stima che il valore del carico sia di oltre 70 milioni di dollari.

Le designazioni di martedì includono due cittadini siriani coinvolti in un significativo episodio al largo di Creta nel 2018. Tra i designati c'è Taher al-Kayali, un uomo d'affari siriano coinvolto nel traffico di droga verso l'Europa tramite Grecia e Italia. Al-Kayali ha utilizzato la sua società Neptunus LLC per acquistare la nave mercantile Noka, intercettata nel 2018 dalle autorità greche con a bordo Captagon del valore di circa 100 milioni di dollari. Neptunus è una delle tre società designate martedì per facilitare il traffico di droga.

Il Ministero del Tesoro ha inoltre sanzionato Mahmoud Abdulilah Al-Dj, un altro uomo d'affari siriano legato all'operazione Noka e coinvolto nel traffico di Captagon verso la Libia. Al-Dj possiede le altre due entità designate dal Tesoro: Al-Ta'ir Company e FreeBird Travel and Tourism. Secondo il Tesoro, Al-Dj ha utilizzato Al-Ta'ir per stabilire una significativa linea di contrabbando da Lattakia a Bengasi, generando enormi profitti per i trafficanti di Captagon.

La Maya Exchange Company (Maya), con sede in Siria , insieme alle società siriane Al-Fadel Exchange e Al-Adham Exchange precedentemente sanzionate, ha gestito milioni di dollari in transazioni illecite, trasferimenti di valuta estera e programmi di evasione delle sanzioni a beneficio del governo siriano. A metà del 2023, Maya ha accettato di assistere Aleksey Makarov (Makarov), il vicepresidente della Sanzionata Russian Financial Corporation Bank (RFC Bank), e Muhammad 'Ali Al-Minala (Al-Minala) della Banca Centrale della Siria (CBoS) , sanzionato anche dagli Stati Uniti, per i pagamenti a favore di un beneficiario giordano, oscurando così il coinvolgimento russo nelle transazioni. Al-Minala ricopre il ruolo di capo del dipartimento per le operazioni estere e le comunicazioni all'interno della direzione delle operazioni bancarie del CBoS e ha collaborato con Makarov su ulteriori trasferimenti di valuta estera e schemi di evasione delle sanzioni in più occasioni, in ultima analisi a beneficio del CBoS.

Nel 2018, la società a responsabilità limitata “STG Logistic” ha vinto e firmato un contratto di 50 anni con il governo siriano, concedendole i diritti sul 70% dei ricavi delle vendite dalle miniere siriane vicino a Palmira, in Siria. STG Logistic condivide personale e uffici con un'altra società designata dall'OFAC e, da quando ha firmato l'accordo, le vendite di STG Logistic ad acquirenti esteri hanno portato entrate per decine di milioni di dollari per il governo siriano. DWC-LLC (Grains Middle East Trading ), con sede negli Emirati Arabi Uniti e in Svizzera, ha svolto il ruolo di intermediario per STG Logistic in molte spedizioni di materie prime siriane a più acquirenti esteri, ciascuna spedizione del valore di centinaia di migliaia di dollari. Yafi David è l'amministratore delegato di Grains Middle East Trading.

Le ultime sanzioni relative al Captagon erano state applicate da Washington a marzo 2023 in collaborazione con il Regno Unito, coinvolgendo membri della famiglia Assad, i loro alleati e affiliati libanesi. A giugno, il Dipartimento di Stato ha pubblicato una strategia che comprende la collaborazione con altre entità statuali, per interrompere e smantellare il narcotraffico siriano, con un focus sulle sanzioni economiche e altri strumenti finanziari per colpire le reti di trafficanti legate al regime di Bashar Assad.

Sebbene le sanzioni di martedì rappresentino un passo avanti, l'amministrazione Biden dovrebbe fare di più per strangolare le reti di trafficanti legate ad Assad. L'Unione Europea ha già imposto sanzioni più ampie a oltre una dozzina di obiettivi siriani responsabili della produzione e del traffico di Captagon. Il Tesoro dovrebbe considerare l'estensione delle sanzioni esistenti in linea con quelle dell'UE e agire con maggiore urgenza. Inoltre, Washington dovrebbe sviluppare una metodologia per individuare e colpire i flussi di precursori del Captagon e le reti di riciclaggio di denaro legate al narcotraffico siriano. L'uso delle unità di trasparenza commerciale potrebbe essere espanso per identificare gli indicatori di riciclaggio di denaro basato sul commercio.

Nella formulazione della sua strategia contro il Captagon, l'amministrazione Biden dovrebbe considerare attentamente chi trae beneficio dal traffico di droga regionale. Il commercio di Captagon è diventato un modello di business guidato dal regime, coinvolgendo non solo Assad e le forze siriane, ma anche gli Hezbollah, le milizie iraniane e il Corpo delle Guardie rivoluzionarie islamiche, che sono attive da anni nel destabilizzare la regione grazie ad Hamas, la Jihad islamica e gli Huthi. Qualsiasi strategia degli Stati Uniti deve assolutamente considerare questo contesto più ampio.

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Stefano Piazza