Erdogan
(Ansa)
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Erdogan si fa un partito in Germania

Il «Sultano» vuole sfruttare la presenza di quasi due milioni di turchi a Berlino e non solo per espandere la sua influenza su Bruxelles

Con l'avvicinarsi delle elezioni europee di giugno, un nuovo partito si è formato in Germania, denominato Dava, con forti legami con il partito nazionalista AKP (Partito Giustizia e Sviluppo) del presidente turco Recep Tayyip Erdogan. Il ramo tedesco di questo movimento è chiamato Alleanza Democratica per la Diversità e il Rinnovamento. I principali candidati, tutti uomini, hanno background politici legati all'AKP o alle sue organizzazioni affiliate e alla Fratellanza musulmana. Tra di essi, il medico di Amburgo Mustafa Yoldas è noto al Ministero federale degli Interni per il suo sostegno a Hamas e organizzazioni ad esso vicine. In testa alla lista c'è anche il medico Ali Ihsan Ünlü di Bad Eilsen in Bassa Sassonia, funzionario dell'organizzazione turca Ditib. Completano il quartetto l'avvocato di Solingen Fatih Zingal, ex membro del Partito socialdemocratico tedesco, e Teyfik Özcan, leader del partito di Dava ed ex membro dell'SPD.

Secondo "Bild am Sonntag", in Germania ci sono attualmente 2,5 milioni di musulmani aventi diritto al voto, tutti potenziali elettori di Dava. Dopo la naturalizzazione semplificata prevista dal prossimo mese di aprile, potrebbero essere 2,5 milioni in più. Un progetto quello della naturalizzazione semplificata folle che è avversato da larghi strati delle società tedesca

Di questi, 1,5 milioni hanno diritto di voto alle elezioni turche. Recep Tayyip Erdogan che è molto popolare tra i turchi in Germania ha ricevuto un sostegno schiacciante del 65,4% tra gli elettori turchi residenti in Germania alle elezioni presidenziali tenutesi a maggio. L'obiettivo di Dava è esercitare influenza all'interno del Parlamento europeo come rappresentante della Turchia, un paese extra-UE. Il partito si basa su slogan semplici per attirare gli elettori e sottolinea la discriminazione, chiedendo il pieno riconoscimento dei diritti delle persone di origine straniera.

Christoph de Vries, esperto di affari interni dell'Unione Cristiano-Democratica, che ha parlato con la "Bild am Sonntag", riconosce una chiara strategia nel presentare i musulmani come vittime di una società a maggioranza razzista e nell’atteggiarsi a difensore dei loro interessi. De Vries avverte: «Il governo federale non dovrebbe prendere alla leggera la creazione di questo partito perché con Dava Erdogan avrebbe un'ulteriore leva per esercitare un'influenza politica in Germania». Tuttavia, non è certo che il partito avrà successo. Nel 2017, l'Alleanza dei Democratici Tedeschi, che mirava agli immigrati di origine turca e musulmana, ottenne solo lo 0,5% dei voti. Il presidente e co-fondatore della DAVA Teyfik Özcan e Fatih Zingal, un altro co-fondatore e vicepresidente della DAVA, hanno dichiarato alla BBC turca che il nuovo partito non si rivolge solo alle persone con radici turche in Germania, ma «a tutte le minoranze religiose ed etniche che si sentono sottomesse». I fondatori di Dava negano qualsiasi legame con Erdogan e il suo Partito Giustizia e Sviluppo (AKP): « DAVA è un partito tedesco e nell’alleanza non ci sono solo coloro che sostengono Erdogan e l’AKP, ma ci sono anche altri immigrati con background e punti di vista diversi». Nonostante gli sforzi dei dirigenti del partito nel prendere le distanze da Erdogan e dall’AKP, non evitano di sostenere pubblicamente il presidente turco. Ad esempio, Zingar ha pubblicato un tweet su X riguardo a un incontro tra Erdogan e il cancelliere tedesco Olaf Scholz durante la visita del presidente turco a Berlino nel novembre scorso descrivendo Erdogan come « molto fiducioso, diretto, che esprime le sue richieste e la sua posizione su Gaza e Israele in modo molto chiaro senza trattenersi» mentre ha descritto il cancelliere Scholz come « piuttosto esitante, leggendo il testo, evitando conflitti e non parlando chiaramente come richiesto. Erdogan domina chiaramente!». DAVA non ha ancora lo status di «partito politico » secondo la legge tedesca; per questo i suoi fondatori la chiamano per il momento alleanza o associazione politica. Affinché l’alleanza possa candidarsi alle elezioni del Parlamento europeo, dovranno essere raccolte almeno 4.000 firme in tutta la Germania. Zingal ha anche detto che l'alleanza vuole candidarsi alle elezioni del Parlamento europeo e completerà il processo di costituzione come partito politico al più tardi dopo le elezioni. DAVA ha recentemente annunciato quattro candidati che intende schierare alle elezioni del Parlamento europeo. Tra loro c'è il dottor Ali İhsan Ünlü, ex segretario generale dell'Unione turco-islamica per gli affari religiosi (DİTİB) e il dottor Mustafa Yoldaş. Il DİTİB gestisce più di 900 moschee in Germania e spesso deve affrontare accuse di agire come il lungo braccio di Erdogan nel paese cosi’ di promuovere idee estremiste anche tra i bambini. Özcan ha affermato che l'obiettivo della DAVA è quello di partecipare alle elezioni parlamentari in Germania nel 2025, aggiungendo che l'attuale numero di deputati di origine turca nel parlamento tedesco è insufficiente.Secondo lui, anche se i turchi in Germania hanno successo in molti campi, dalle arti alla medicina, «sono scarsamente rappresentati in politica e DAVA vuole aumentare la loro rappresentanza».

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Stefano Piazza