Torino, fermato l'uomo che sparò a Musy
Da allora il consigliere comunale Udc è in coma profondo: segui gli aggiornamenti su Tgcom24
È stato fermato a Torino l'uomo che, il 21 marzo dello scorso anno, avrebbe sparato sei colpi di pistola calibro 38 nel cortile di casa ad Alberto Musy, consigliere comunale dell'Udc, caduto da allora in coma profondo. Le immagini riprese dalle telecamere non erano sufficienti a chiarire chi fosse, perché l'uomo indossava un casco integrale bianco da motociclista sul capo e un soprabito scuro Avvocato, politico centrista piuttosto noto nel capoluogo piemontese, Musy abitava in una palazzina di via Barbaroux, nel cuore vecchio di Torino, con la moglie Angelica Corporandi d'Auvare e le quattro figlie.
Lo sconosciuto s'apposta nel cortile e quando Musy rientra dall'aver accompagnato le bambine a scuola, s'avvicina, scambia con lui poche battute, poi spara. Non lo colpisce subito, ma dopo un inseguimento nel cortile della palazzina. Una volta raggiunto lo scopo, quando vede Musy a terra, il sicario se ne va. Prima di entrare in coma, l'avvocato fa in tempo a dire a un vicino di casa: ''È stato un uomo di 40 anni''. Musy è ancora adesso ricoverato in una casa di cura riabilitativa, ma non ha più ripreso conoscenza.Tutti gli aggiornamenti sul Tgcom24