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Calcio

Inter campione d'inverno: due volte su tre significa scudetto

In sole 8 occasioni su 27 chi ha chiuso primo l'andata non si è ripetuto anche a maggio. L'ultima volta un anno fa con la rimonta di Antonio Conte ai danni del Milan

L'Inter di Inzaghi è campione d'inverno con un turno d'anticipo sulla fine del girone d'andata. Un primato platonico regalato dal successo del Napoli a San Siro contro il Milan nella sfida tra le due più vicine inseguitrici dei nerazzurri, nel week end della caduta dell'Atalanta in casa contro la Roma. Tutto è andato a favore dei campioni d'Italia in carica che sono nel pieno di un'accelerazione (6 vittorie consecutive) che ha consentito di cancellare il gap di inizio stagione e ribaltare la gerarchia della classifica.

Essere primi a metà campionato è un risultato parziale importante, ma non è garanzia di vittoria finale. I precedenti, però, dicono che chi comincia davanti il girone di ritorno ha buone possibilità di conquistare lo scudetto. Dall'introduzione dei tre punti nel 1995-1996 solo 8 volte su 27 non è accaduto e se si restringe il campo all'era post-Calciopoli le uniche vittime di ribaltoni sono state - in tre occasioni - il Napoli, due volte rimontato dalla Juventus, e il Milan superato nel passato campionato dall'Inter di Antonio Conte.

Ecco quando il campione d'inverno non si è confermato

Prima del derby a distanza milanese del gennaio 2021, il precedente più fresco era della stagione 2017-2018. Napoli primo a metà strada con la Juventus staccata e poi vincente in rimonta. Era successo anche nel 2015-2016, quella di Allegri post finale di Champions League a Berlino. Inizio disastroso dei bianconeri, piccola ripresina e a metà campionato un distacco di 2 punti (41 a 39). Poi a febbraio sarebbe arrivato il sorpasso nello scontro diretto dello Stadium con gol di Zaza nel finale e, in seguito, il crollo dei partenopei con scudetto conquistato dalla banda di Allegri.

Tornando indietro nel tempo si deve risalire al periodo pre-Calciopoli per trovare altri campioni d'inverno che non si sono confermati a maggio. Addirittura è capitato 5 volte tra il 1998 e il 2003. Andò male alla Fiorentina di Trapattoni nel 1998-1999, superata dal Milan di Zaccheroni, ma anche dalla Lazio nel testa a testa scudetto con i rossoneri. Poi toccò alla Juventus di Ancelotti (1999-2000) girare a prima a metà strada e perdere lo sprint contro la Lazio di Eriksson nella famosa domenica della pioggia di Perugia.

Nel 2001-2002 i bianconeri si vendicarono contro la Roma di Capello, incapace di replicare in primavera la corsa dell'autunno, e contro l'Inter di Cuper caduta il 5 maggio all'Olimpico in un drammatico (sportivamente parlando) confronto con la Lazio. Nel 2002-2003 ancora rimonta Juventus ai danni del Milan di Ancelotti, con vittoria decisiva nello scontro diretto a San Siro e, infine, nel 2003-2004 harahiri della Roma di Capello a vantaggio del Milan di Ancelotti. Poi più basta con l'eccezione già citata del duello Napoli-Juventus.

La classifica dei titoli d'inverno

Se si allarga la visuale dei precedenti a tutti i tornei a girone unico, la classifica dei titoli d'inverno vede primeggiare la Juventus anche se con un numero di affermazioni leggermente inferiore rispetto agli scudetti di maggio. Segno che i bianconeri hanno storicamente la capacità di sfruttare al meglio la fase discendente del campionato.

Ecco il numero di volte che ciascuna squadra è arrivata in testa alla classifica a metà campionato:

Juventus 31

Inter e Milan 18

Roma 6

Bologna, Napoli e Fiorentina 5

Torino 3

Lazio e Cagliari 2

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Giovanni Capuano