Romanthony è morto: tributo alla voce di "One more time"
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Romanthony è morto: tributo alla voce di "One more time"

La sua collaborazione con i Daft Punk diede vita ad uno dei brani più amati degli ultimi 20 anni, il produttore si è spento a 45 anni

Una leggenda della musica house e hip hop se ne va per sempre a 46 anni in circostanze ancora da comprendere. Romanthony, produttore musicale americano noto per i suoi vocals che hanno fatto la storia dell'elettronica mondiale, si è spento lo scorso 7 maggio ma la notizia è stata resa pubblica solamente nella giornata di ieri. Aveva collaborato a brani storici come "One More Time" e "Too Long" presenti in Discovery dei Daft Punk. E' stato proprio il duo francese a rendere nota la triste notizia tramite il profilo Twitter ufficiale:

“Riposa in pace Romanthony, è stato un piacere lavorare con te. #onemoretime”

La giornata di ieri è stata un susseguirsi di conferme e smentite, poi l'annuncio definitivo. Anthony Moore è morto nella sua casa di Austin, in Texas, ma sulle cause resta ancora il massimo riserbo. L'uomo sarebbe deceduto lo scorso 7 maggio e la conferma definitiva è arrivata nella giornata di ieri dalla sorella dell'artista, Mellony, che ha confermato come Romanthony soffrisse da tempo di una grave insufficienza renale. Recentemente era stato anche in studio con Alexander Ridha, disk jockey e compositore tedesco conosciuto come Boys Noize, che ha affidato a Twitter il suo ultimo pensiero: 

"Io e Romanthony stavamo lavorando a una canzone incredibile insieme… Diceva che era la migliore che avesse mai composto. È stato una grande fonte di ispirazione per molti di noi DJ. Nell’ambito della house music la sua era la voce più emozionante".

 

Il nome di Romanthology resterà per sempre legato al brano dei Daft Punk lanciato nel 2000. "One more time" diventò un successo planetario grazie alla sua voce campionata e modulata con l'auto-tune. Pitchfork Media la inserì tra le 500 migliori di sempre, Rolling Stones la premiò tra le 100 migliori canzoni della decade 2000-2009 e anche tra le 500 canzoni di tutti i tempi nella classifica di maggio 2010. "One more time" non fu l'unica canzone del disco "Discovery" in cui Romanthony collaborò con i Daft Punk, l'artista era infatti presente anche in "Too long". L'album divenne anche colonna sonora dell'anime "Interstella 5555: The 5tory of the 5ecret 5tar 5ystem", diretto da Leiji Matsumoto. Anthony Moore verrà ricordato come uno tra i più importanti rappresentanti della house anni 90, autore di un capolavoro della black music come "Romanworld" nel 1997 e fondatore tra le altre cose della Black male Records.

 

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Matteo Politanò