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(Celine)
Collezioni

Il trionfo di Celine

Una collezione che celebra l'eleganza nella sua essenza.

Una collezione che celebra l’eleganza, senza inutili fronzoli e orpelli. A una settimana dalla conclusione della Paris Fashion Week, Hedi Slimane presenta attraverso un film la sua idea di donna per il prossimo autunno/inverno.

La Collection De L’Arc De Triomphe — luogo simbolico per la maison e la sua fondatrice Céline Vipiana che si sarebbe ispirata alle catene del cancello del monumento per creare il logo del suo brand pret-a-porter — si racconta come un omaggio al fotografo Richard Avedon, amico e mentore di Slimane attraverso un racconto contemporaneo delle tensioni estetiche che hanno caratterizzato gli anni Sessanta.

Le modelle percorrono gli spazi storici dell’art déco a Parigi indossando abitini a-line neri, completi sartoriali dove le gonne sono tassativamente sopra il ginocchio, accompagnate da morbidi stivali al ginocchio o da Mary Jane in vernice. Gli occhiali da sole con montatura quadrata coprono lo sguardo, presentandosi come elemento imprescindibile all’interno del guardaroba autunnale, così come le perle che adornano i lobi (lasciati scoperti da delicati chignon) o il collo.

Il portamento e la forma di Avedon trovano riscontro in una sfilata che cattura l’attenzione dello spettatore dal primo istante. Il «little black dress» che si ispira all’eleganza iconica di Audrey Hepburn, reimmaginata per i gusti minimalisti odierni, è seguita da silhouette preppy con accenti dorati. La pelle si fonde con la lana in un gioco di contrasti mai banale, mentre le audaci stampe leopardate offrono quel tocco di ribellione tanto caro quanto identificativo dell’estetica di Hedi Slimane. La collezione rivisita il fascino del tweed classico e la decadenza della pelliccia in una sorta di poesia sartoriale.

Sebbene la cifra stilistica di Slimane sia ancora presente in Celine, per la prima volta dalla sua nomina a direttore creativo, appare evidente un tentativo di interpretare e rivendicare l’essenza del brand, fondato nel 1945. Un’immagine di donna forte, elegante e libera nella sua semplicità che appare perfettamente in linea con i desideri attuali. Una donna che non fa del “quiet luxury” la sua ragion d’essere, ma cerca nella tradizione e nell’esplorazione degli archetipi femminili una nuova consapevolezza che la renda immortale.

Images courtesy of TagWalk

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Mariella Baroli