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Televisione

Netlfix chiude il noleggio di DVD. E regala i dischi ai clienti

La compagnia californiana blocca il servizio con cui ha iniziato l'attività. Nel frattempo crescono gli abbonati e i ricavi, grazie alla pubblicità

Netflix chiude e finisce un'era. No, niente paura, potremo continuare a vedere le serie tv che adoriamo, perché a chiudere è il servizio di noleggio DVD. Nel 1997, del resto, la compagnia californiana con sede a Los Gatos era nata proprio per spedire i dischi via posta in tutte le località degli Stati Uniti. Un'intuizione avuta al tempo dai due fondatori, Reed Hastings e March Randolph, convinti di poter fare soldi replicando il modello di business di Amazon (lanciata da Jeff Bezos due anni prima per vendere online e spedire libri a domicilio). Con le videocassette che stavano segnando il passo davanti all'evoluzione tecnologica, la coppia decise di scommettere sui DVD, copiando in sostanza Blockbuster per la modalità d'uso di tariffe e scadenza per la restituzione del supporto.

Il successo dei DVD fu rapido, con Netflix che arrivò a spedire quasi 900 milioni di dischi all'anno. Numeri che decretarono il crollo della stessa Blockbuster, incapace di leggere la trasformazione della fruizione di film, documentari e serie tv, proprio come Nokia e BlackBerry fecero con il passaggio dai telefoni cellulari agli smartphone, perdendo in breve tempo la leadership del mercato. Il merito di Netflix, viceversa, è stato puntare sui DVD con la consapevolezza di aver poco tempo a disposizione per imporsi come marchio, perché l'avanzare delle connessioni a banda larga avrebbe generato di lì a poco uno stravolgimento dell'industria audiovisiva, arrivato negli anni successivi grazie allo streaming.

Dopo aver annunciato lo scorso aprile l'intenzione di bloccare definitivamente l'invio dei pochi DVD ancora in circolo a fine settembre (da cui arriva meno dello 0,5% dei ricavi annuali), Netflix ha voluto premiare gli appassionati del genere regalando ai clienti di dvd.com i dischi in loro possesso dopo il prossimo 29 settembre, ultimo giorno in cui sarà attivo il servizio. Tra questi ci saranno i 10 DVD presenti nella coda di prenotazione degli abbonati, cui la compagnia ha spedito e spedirà nelle prossime settimane, secondo l'iniziativa lanciata il mese scorso e valida solo negli Stati Uniti. Un gesto apprezzabile per ringraziare gli affezionati che nell'era dell'immaterialità hanno preferito continuare a toccare con mano ciò che li faceva star bene.

D'altronde, nel secondo trimestre dell'anno Netflix ha guadagnato 5,9 milioni di nuovi abbonati su scala globale, portando il numero totale di sottoscrizioni a 238,3 milioni. La buona accoglienza del piano base con la pubblicità (in Italia a 5,49 euro al mese) ha convinto l'azienda a pensionare il piano d'abbonamento base senza spot, che rimarrà solo per i vecchi abbonati. Per i nuovi abbonati di Usa e Regno Unito (come sempre le novità partono in questi due paesi) la scelta è così limitata all'opzione da 15,49 dollari al mese o alla versione più limitata ed economica con pubblicità (6,99 dollari al mese), che a Netflix garantisce maggiori introiti proprio grazie ai ricavi ottenuti dagli inserzionisti.

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Alessio Caprodossi