Addio a Robbie Roberston, genio del rock
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Addio a Robbie Roberston, genio del rock

Dagli inizi con The Band, il gruppo che accompagnato Bob Dylan, alla carriera solista, alle colonne sonore per Martin Scorsese

Cantante, chitarrista, compositore, Robbie Robertson, morto a Los Angeles a 80 anni, è stato un artista geniale, innovativo, che ha scritto alcune delle pagine più belle della musica degli ultimi cinquant'anni. I suoi inizi sono notoriamente legati al ruolo nella storica The Band, il gruppo che negli anni Sessanta ha accompagnato Bob Dylan nella svolta rock. Robertson era un talento puro della chitarra ed aveva una voce intensa profonda, un timbro unico che dava un sapore speciale alle sue interpretazioni.

Resta per sempre nella storia il disco di debutto con The Band, Music from the big pink, uscito nel 1968. Un mix inedito, per i tempi, tra rock, soul, country e folk. Una pietra miliare, come il brano più noto della tracklist, The Weight, sempre presente nelle classifiche delle canzoni più belle di sempre.

L'ultimo concerto di The Band, nel novembre del 1976, venne immortalato da Martin Scorsese nel filmThe Last Waltz che colse alla perfezione lo spirito e il mood di un evento epocale a cui parteciparono, tra gli altri, anche Bob Dylan, Eric Clapton, Joni Mitchell, Muddy Waters, Ron Wood, Ringo Starr e Neil Young.

La vena di musicista e compositore dell'artista canadese non si spense con la fine del gruppo. A dimostrarlo, gli ispirati album solisti, a cominciare da "Robbie Roberston", uscito nel 1987 che vede anche la partecipazione degli U2 nei brani Sweet Fire Of Love e Testimony e di Peter Gabriel in Broken Arrow e Fallen Angel. Tra le perle, il singolo Somewhere down the crazy river. Non da meno Storyville del 1991, ispirato al jazz sound di New Orleans con sprazzi di soul e R&B.

Ma il meglio arriva nel 1994 con Music for The Native Americans, un colpo di genio nel segno della World Music, che contiene brani scritti da Robertson e dai The Red Road Ensemble per il film-documentario televisivo The Native Americans. Il disco fu la prima incursione di Robertson nella scrittura di musiche ispirate alle origini Mohawk della madre.

L'estrema duttilità del suo approccio alla musica emerge poi in Contact from the underworld of Redboy, che tiene insieme elettronica, trip hop e canti tradizionali indigeni canadesi. A seguire, How to become Clayrvoiant, uscito nel 2011 e arricchito dalla presenza di Steve Winwood, Tom Morello e Pino Palladino. A chiudere la sua carriera, Sinematic del 2019, eccellente addio alle scene di un musicista di grandissimo talento e raffinatezza.

Come produttore e compositore di colonne sonore, Robertson ha collaborato con Martin Scorsese nei film Toro Scatenato (1980), Il re della commedia (1983), Casinò (1995), The Departed (2006), The Wolf of Wall Street (2013), The Irishman (2019) e Killers of the Flower Moon (2023).

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Gianni Poglio