Federica Carta: «Ragazzi, non bisogna arrendersi mai»
Musica

Federica Carta: «Ragazzi, non bisogna arrendersi mai»

Abbiamo incontrato la cantante che fa della sua vita un insegnamento per tutti quelli della sua generazione

“Canto da sempre! Ma la passione e il talento da soli non bastano a raggiungere il successo. Certo, ci vuole fortuna, ma quella più grande è la famiglia. Senza il suo sostegno diventa tutto più difficile”. Federica Carta ha partecipato al talent TV Amici di Maria De Filippi quando aveva 17 anni e, mentre frequentava il quarto anno all’alberghiero, tra sughi dimenticati e sale mancato, fremeva nella speranza di superare “quel provino”. Cercava di spiegare ai cuochi che le insegnavano a cucinare di non arrabbiarsi se non riusciva a fare una buona minestra e di pazientare nell’attesa di quel risultato che avrebbe fatto esplodere il suo talento. E mentre il manager la pungolava a partecipare ai concorsi, ogni volta che succedeva di perdere, Federica ci riprovava senza mai arrendersi.

“Sono una persona insicura, ma sul mio talento adesso non ho dubbi. L’ho imparato con l’età. A 17 anni facevo molta più fatica a capire, ma adesso che ne ho 25 ho imparato a conoscermi. Questo è un mestiere in cui passi molto tempo da sola e ricordo che quando ero in tour, per esempio nel periodo in cui ero appena uscita da Amici, non capivo molto. Era come stare in un frullatore: di giorno incontravo migliaia di persone e le abbracciavo, facevo foto, sorrisi e tutto. Poi, però, la sera mi ritrovavo da sola in hotel. Da una parte è triste ripensarci adesso, ma dall’altra ricordo che sapevo di aver raggiunto il mio sogno. Quando sei sola pensi tanto, ti interroghi sulle priorità: di cosa preoccuparti, di cosa essere triste e di cosa lasciare andare. Ammetto che la rinuncia fa parte della vita, ma fa parte anche dei sogni. Quindi bisogna guardare alla rinuncia con positività”.

Quando Federica Carta parla di sua madre, i suoi occhi si illuminano. “E’ stata lei a iscrivermi alla scuola di musica Stemma Records di Roma. E’ stata lei, insieme a mio padre, a non lasciarmi mai sola”.

Federica misura le parole, è attenta a ciò che pensa.

“A volte, bisogna farsi guidare dalla propria sensibilità e, se non basta, bisogna ascoltare la propria famiglia. Ci sono persone che non ti supportano veramente, oppure ti supportano solo quando cominci ad avere un po’ di successo. Loro si avvicinano per fare gossip, oppure per fare numeri. Ecco, a volte, frequentando queste persone mi sentivo a disagio, Non riuscivo a esprimermi liberamente. Mia madre, per esempio, è più timida di me. Ed io, come lei, faccio fatica a tirare fuori i miei sentimenti. Ma, ho la fortuna di poterlo fare attraverso la musica. A volte leggo le lettere di ragazzi che purtroppo non hanno il sostegno della famiglia e vorrei che tutti potessero avere l’amore e il supporto dei propri genitori”.

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Rosita Stella Brienza