Chemical Brothers: For That Beautiful Feeling è dance music al suo meglio
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Chemical Brothers: For That Beautiful Feeling è dance music al suo meglio

Il decimo album del duo inglese, impreziosito dalle voci di Beck e Halo Maud, è uno dei loro lavori più riusciti degli ultimi anni, grazie alla ricchezza di stili e di atmosfere

I Chemical Brothers, formati dai deejay e produttori inglesi Tom Rowlands e Ed Simons, sono stati tra i primi a portare la musica da club nei piani alti delle classifiche e a costruire i loro dj-set come veri e propri spettacoli multimediali, nei quali il coinvolgimento del pubblico fosse lo stesso di un concerto rock. In dieci album i Chemical Brothers hanno tracciato le coordinate del cosiddetto "big beat", una riuscita sintesi di house, techno, industrial rock ed elettronica che si caratterizza per la potenza dei battiti e per l’acidità dei suoni. Il risultato in pista da ballo è assicurato, portando anche nei locali più cool ed esclusivi di tutto il mondo il coinvolgimento e lo sballo tipico dei rave, senza, peraltro, disdegnare i piani alti delle classifiche di vendita. Tra i loro fan più insospettabili figurava anche Ray Manzarek, storico tastierista dei Doors morto nel 2013, che ha dichiarato senza mezzi termini che «i Chemical Brothers hanno dentro lo spirito dei Doors. Sono i nostri eredi». I "Fratelli Chimici", invece che adagiarsi sui successi del passato, sono costantemente protesi alla ricerca delle infinite possibilità delle manipolazioni elettroniche del suono, sempre accompagnato da un beat fragoroso e incalzante, in grado di accendere le platee in tutto il mondo. Non fa eccezione il nuovo album For That Beautiful Feeling, il decimo della loro discografia, pubblicato a quattro anni di distanza dal precedente No Geography, con il quale hanno vinto due Grammy Awards (Best Dance/Electronic Album e Best Dance/Electronic Recording per il singolo Eve of Destruction).

Il nuovo album viene descritto dal duo come «un disco che cattura quel momento magico in cui il suono quasi ti travolge ma alla fine ti lascia cavalcare la sua onda verso destinazioni ignote. È un album che individua l’esatto momento in cui perdi il controllo, ti arrendi alla musica e lasci che lei ti muova come se tenesse fili invisibili». Dichiarazioni ambiziose, ma For That Beautiful Feeling riesce, come nei lavori migliori dei "fratelli chimici", a condurti in una dimensione altra, tra synth ronzanti, beat implacabili, bassi tridimensionali e celestiali aperture melodiche. Una voce robotica e la cassa dritta della Intro ci portano subito dentro l'album, che si apre alla grande con l'irresistibile Live Again, che ha il feeling dei migliori brani del duo di Manchester, accompagnata dalla voce sensuale di Halo Maud (presente anche nella suggestiva title track For That Beautiful Feeling, con atmosfere dream pop). No Reason è un brano tipicamente french touch, scandito da esclamazioni e da un basso clamoroso, che piacerà molto ai fan della prima ora dei Daft Punk. Goodbye, con i suoi ritmi spezzati, i suoi synth spaziali e il sample vocale ricco di soul, è un brano di grande impatto emotivo.

In No reason sia il testo che le atmosfere sono minacciose e apocalittiche, come buona parte delle loro produzioni a cavallo tra gli anni Novanta e i Duemila: «Non abbiamo motivo di vivere/quando ci uccideranno tutti?». Fountains, nonostante la ritmica hip hop e le chitarre funky, sembra quasi un brano dei Tame Impala per la sua atmosfera malinconicamente psichedelica. The Weight, con il suo mantra «Who's gonna take the weight/who's gonna take the blame?», è un brano funk potente e cinematico, che dal vivo, siamo certi, farà faville. Magic Wand è una canzone onirica e ossessiva al tempo stesso, mentre il singolo Skipping Like A Stone con l'inconfondibile voce di Beck, scandito da una sirena minacciosa, è un inno da stadio in grado di fondere magistralmente pop, indie, rock e dance. La scaletta è costruita per non annoiare mai l'ascoltatore, rendendo quasi superfluo il tasto skip, oltre che per accentuare la diversità di stili: dopo un brano sognante e arioso come The darkness that you fear (Harvest Mix), ad esempio, troviamo l'acid house di Feels like I'm dreaming, che ricorda le atmosfere da rave delle loro prime produzioni. I Chemical Brothers, con For That Beautiful Feeling, hanno realizzato uno dei loro migliori lavori degli ultimi anni, in cui, senza tradire il loro caratteristico stile big beat, hanno notevolmente allargato la loro tavolozza di colori con suoni e atmosfere diversi dal solito. L’uscita dell’album sarà seguita dal libro autobiografico Paused in Cosmic Reflection, in arrivo il 26 ottobre, che ripercorre i quasi trent’anni di carriera dei Chemical Brothers con nuove interviste al duo e ai loro amici e collaboratori Noel Gallagher, Aurora, Wayne Coyne, Beth Orton, Beck e Michel Gondry.

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Gabriele Antonucci