Oscar 2013, i cinque momenti indimenticabili
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Oscar 2013, i cinque momenti indimenticabili

Dalla First Lady Michelle Obama allo spiritoso Daniel Day-Lewis, fino alla straordinaria Adele: le performance che resteranno nella storia della notte delle stelle

Battute, lacrime, eleganza, charme: ci sono tanti modi per farsi notare. E se lasci il segno in una notte come quella degli Oscar, non importa quanto famoso sei: diventi indimenticabile. Una tendenza confermata in pieno anche dall'edizione 2013, che ha rivelato o confermato il carisma di personaggi ormai di prima grandezza. Ecco i nostri preferiti.

1. MICHELLE OBAMA

Ormai, per lanciare i grandi eventi si punta veramente in alto. La scorsa estate, per inaugurare le Olimpiadi di Londra, si era scomodata la regina Elisabetta. Oggi Hollywood ha risposto per le rime, arruolando la First Lady come ospite d'onore della  notte delle stelle. E lei, l'elegantissima Michelle, ripaga in pieno la fiducia: in collegamento dalla Diplomatic Room della Casa Bianca, incorona Argo come miglior film e ne approfitta per tessere uno sperticato elogio del cinema come forma d'arte ed espressione culturale. Sorridente e disinvolta come una veterana, si conferma abilissima nel lucidare l'immagine del marito e del Partito Democratico, e al tempo stesso salda il debito di riconoscenza verso gli studios, che hanno finanziato lautamente la campagna per la rielezione del suo Barack.

2. DANIEL DAY LEWIS

Per entrare nella storia, gli basta e avanza aver vinto per tre volte l'Oscar come miglior attore protagonista (per la cronaca, gli altri due arrivarono nel 1989 con Il mio piede sinistro e nel 2007 con Il petroliere). Non ci era mai riuscito nessuno, e dunque chapeau. Stavolta però ci occupiamo di lui come autore della gag più divertente della serata: dopo aver ricevuto la statuetta da Meryl Streep, con aria serissima rivela che tre anni fa gli avevano proposto di interpretare Margaret Thatcher (il riferimento è al film The Iron Lady, con la Streep), mentre Steven Spielberg avrebbe voluto che a vestire i panni di Lincoln fosse proprio Meryl. Il teatro esplode in una risata fragorosa, e il trionfo di Daniel è completo.  

3. SETH MACFARLANE

Non è uno di quei comici che possono piacere a tutti: la canzone We Saw You Boobs (letteralmente «Vi abbiamo visto le tette»), dedicata alle colleghe che si sono mostrate nude sullo schermo, di certo gli avrà alienato molte simpatie, come qualche battuta sessista e/o in odore di antisemitismo. Detto questo, ha ottenuto ascolti record (oltre 40 milioni di telespettatori in patria), dimostrato di saper cantare e ballare piuttosto bene e, in definitiva, superato un esame che in passato ha stroncato personaggi con le spalle ben più larghe delle sue (come David Letterman). Un predestinato? Di certo un uomo al quale la buona sorte non ha mai voltato le spalle: l'11 settembre 2001 ha perso per un pelo il volo che, dopo essere stato dirottato, si schiantò contro una delle Torri Gemelle.

4. CHARLIZE THERON

Che fosse bellissima e piena di talento lo sapevamo da tempo. Che però la Venere sudafricana fosse anche un'eccellente ballerina l'abbamo scoperto solo l'altra sera, quando si è esibita sulle note di The Way You Look Tonight, un classico della Hollywood Anni '30, interpretata da Fred Astaire e premiata con l'Oscar. È anche vero che con lei sul palco c'era un partner niente male: l'aitante Channing Tatum, uno dei “bistecconi” che hanno portato al successo il film Magic Mike. Stavolta, però, anziché lo spogliarellista, l'attore ha interpretato alla perfezione un ballerino gentiluomo: il risultato è tutto da vedere.

5. ADELE

Ad appena 24 anni, dopo aver venduto milioni di cd (impresa non facile, in questi tempi di crisi e pirateria) la popstar inglese si toglie un'altra bella soddisfazione, vincendo l'Oscar con Skyfall, colonna sonora dell'omonimo Bond movie. Al momento di ricevere la statuetta, la ragazza si emoziona come una collegiale, imbastendo un siparietto degno di Carramba che sorpresa. Quando si tratta di cantare, però, la sua voce non trema, e impressiona per potenza e pulizia. Una performance, la sua, da vera marziana.

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Alberto Rivaroli