Boris Godunov, 2022
Ansa
Musica

Prima della Scala: 5 cose da sapere su Boris Godunov

L'inaugurazione della stagione lirica è affidata al Boris Godunov, capolavoro di Modest Musorgskij, proposto nella prima versione dell'opera, con la direzione di Riccardo Chailly e la regia di Kasper Holten

Mancano ormai poche ore alla Prima della Scala, l'evento più atteso di Milano sia dal punto di vista musicale che mondano, che si tiene tradizionalmente nel giorno di Sant'Ambrogio, il santo protettore della città. La scelta dell'opera che inaugurerà la stagione concertistica è ricaduta su Boris Godunov, il capolavoro di Modest Musorgskij, proposto nella sua prima versione in sette scene. La scelta di un’opera russa, in un periodo di cancel culture verso tutto ciò che proviene da Mosca, appare coraggiosa, ma l'universalità dei temi trattati nel Boris Godunov la rendono più che mai attuale. Vediamo insieme cinque cose da sapere sulla Prima della Scala, da cui, come sempre, ci attendiamo grande musica e grandi emozioni.

Lo spettacolo

L’opera, un dramma epico in un prologo e quattro atti, è tratta dall’omonimo dramma di Alexandr Sergeevic Puskin e dalla Storia dello stato russo di Nikolaj Michajlovic Karamzin. Puskin basò il suo dramma sul personaggio storico di Boris Godunov traendo grande ispirazione soprattutto dall’Amleto di Shakespeare, mentre la trama operistica, piuttosto complessa, si svolge durante il cosiddetto ‘periodo dei torbidi’ ovvero quel periodo di interregno, guerre e disordini che caratterizzo’ la storia russa dalla fine della dinastia dei Rurikidi (1598) fino all’avvento della dinastia dei Romanov (1613). Dal punto di vista musicale, la partitura del 1869 è ancora oggi straordinariamente fresca, abrasiva e audace, assai lontana dai canoni classici. Lo sconvolgente affresco di Musorgskij su brutalità e solitudine del potere, ha un forte legame con la Scala, con ben 26 produzioni complessive: qui si tenne la prima italiana nel 1909 e qui Claudio Abbado firmò una memorabile edizione, con la regia di Jurij Ljubimov, il 7 dicembre 1979. Assistente di Abbado era stato Riccardo Chailly che oggi, per la sua nona inaugurazione di stagione, sceglie di dirigere per la prima volta questo titolo di profonda umanità in cui il dramma personale si riflette nella tragedia collettiva, reso ancora più pregnante dalla scelta della prima versione dell’opera. La regia di Kasper Holten, già Direttore del Covent Garden, getta uno sguardo dall’altro sulla storia della Russia, unendo alla partecipazione emotiva una riflessione sul valore della memoria e della testimonianza. La durata dello spettacolo è di 2 ore e 50 minuti totali (incluso intervallo), così suddiviso: primo atto 70 minuti; intervallo: 30 minuti; secondo e terzo atto: 70 minuti.

La scelta della prima versione del Boris Godunov

L'allestimento pensato per la Prima della Scala ha due motivi di grande interesse: la scelta della prima versione dell'opera, definita dalla musicologia con l'efficace termine "Ur-Boris" e considerata dallo stesso Chailly "più violenta e sorgiva" rispetto all'adattamento successivo, e la novità assoluta per la Scala della proposta dell'edizione critica curata da Evgenij Levasev. La ricerca ha restituito 23 battute di musica inedita, di grande audacia, tra la scena dell'incoronazione, il risveglio e il sogno di Grigorij.

La direzione e il cast dell'opera

Direttore Riccardo Chailly
Regia Kasper Holten
Scene Es Devlin
Costumi Ida Marie Ellekilde
Luci Jonas Bøgh
Video Luke Halls
Boris Godunov è interpretato da Ildar Abdrazakov
Fëdor da Lilly Jørstad
Ksenija da Anna Denisova
La nutrice di Ksenija da Agnieszka Rehlis
Vasilij Šujskij da Norbert Ernst
Ščelkalov da Alexey Markov
Pimen da Ain Anger
Grigorij Otrepev da Dmitry Golovnin
Varlaam da Stanislav Trofimov
Misail da Alexander Kravets
L’ostessa della locanda da Maria Barakova
Lo Jurodivyi da Yaroslav Abaimov
Pristav, il capo delle guardie da Oleg Budaratskiy
Mitjucha, uomo del popolo da Roman Astakhov
Un boiardo di corte da Vassily Solodkyy

Gli ospiti alla Scala

Come ogni anno, saranno davvero numerosi gli ospiti di prestigio che seguiranno dal vivo la Prima della Scala: sono attesi la Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il Presidente del Senato Ignazio La Russa, il Presidente della Camera Lorenzo Fontana e diversi ministri della Repubblica Italiana. Un parterre di tutto rispetto, che gli addetti del cerimoniale dovranno riuscire a sistemare nei giusti posti. L'ex palco reale della Scala prevede solo quattro file di sedie: la prima con quattro posti e la possibilità di inserire una poltrona come è avvenuto per le cerimonie alle quali hanno partecipato alcuni pontefici; la seconda e la terza fila sono composte da sei sedie (tre per lato), la quarta, solo di due. Nella prima fila, di solito, si accomodano i capi di stato o di governo, le teste coronate ospiti e il sindaco di Milano. Nella seconda il presidente della Regione e gli eventuali ministri.

Dove vedere il Boris Godunov

L’opera inaugurale della Scala di Milano potrà essere seguita, oltre che sui 35 maxi schermi allestiti in varie zone della città, anche in diretta tv, a partire dalle 17:45, su Rai1 e Rai1 HD (canale 501) con la conduzione di Bruno Vespa e Milly Carlucci, con i collegamenti di Serena Scorzoni dal foyer e con la regia televisiva di Arnalda Canali. La diretta streaming si potrà seguire anche tramite cellulare e tablet su Rai Play, che metterà a disposizione il live di Rai 1. Lo spettacolo sarà trasmesso su Radio 3, con il commento di Gaia Varon e Oreste Bossini.

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Gabriele Antonucci