Addio a Milva
Milva, Ansa
Musica

Addio a Milva: una vita per la musica e il teatro

Aveva 81 anni e dal 2010 aveva abbandonato l'attività live. Un'interprete straordinaria, premiata in Italia e nel mondo per l'eccezionale duttilità di una voce senza tempo

La statura artistica di Milva è riassunta nelle onoreficenze che le sono state riconosciute nel corso della sua lunga carriera di cantante e attrice di teatro: è stata infatti l'unica artista italiana ad essere contemporaneamente Ufficiale dell' Ordre des Arts des Lettres (Parigi, 1995), Ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica Federale Tedesca (Berlino, 2006), Commendatore dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana, (Roma, 2 giugno 2007) e Cavaliere della Legion d'onore della Repubblica Francese (Parigi, 2009).

Milva è morta a 81 anni nella sua casa milanese, era nata a Goro in provincia di Ferrara nel 1939. La cantante (soprannominata "La Pantera di Goro") muove i primi passi nella musica negli anni Cinquanta conquistando il primo posto in un concorso dedicato alle nuove voci indetto dalla RAI. Il suo primo 45 giri datato 1959 è già una chiara dichiarazione di intenti. Il brano si intitola Milord, e venne composto dalla grande pianista Marguerite Monnot sui versi neo-realistici di Georges Moustaki.

Aveva una vocalità straordinariamente intesa e duttile Milva, capace di interpretare con personalità e stile la musica leggera, ma anche i repertori più impegnativi e raffinati.

Ve la raccontiamo con le sue parole, quelle che lei stessa aveva scritto nel 2010 in occasione dell'uscita del suo album Non conosco nessun Patrizio in cui reinterpretava 9 canzoni di Franco Battiato. In quell'occasione rese pubblica la decisione di non calcare più le scene:

"Dopo 52 anni di ininterrotta attività, migliaia di concerti e spettacoli teatrali sui palcoscenici di una buona metà del pianeta, dopo un centinaio di album incisi in almeno sette lingue diverse, ho deciso di mettere un punto fermo alla mia carriera di interprete dal vivo: una carriera che credo grande e unica, non solo come cantante ma come attrice ed esecutrice musicale e teatrale, prediletta da registi e compositori della statura di Giorgio Strehler e Astor Piazzolla, Franco Battiato e Vangelis, Luciano Berio ed Ennio Morricone; oltre che complice privilegiata di scrittori e poeti come Alda Merini, Paolo Maurensig, Giorgio Faletti, ai cui testi ho offerto la mia voce".

Qui di seguito, in breve, alcune delle tappe fondamentali della sua traiettoria artistica:

Nel 1961 conquista il testo posto al Festival di Sanremo con Il mare nel cassetto. Nel 1967, al Piccolo Teatro di Milano debutta con il recital Io, Bertolt Brecht, al fianco di Giorgio Strehler. Nel 1973, un altro evento fondamentale per la maturazione artistica e professionale di Milva: l'apprezzatissima messa in scena dell'Opera da tre soldi di Bertolt Brecht, sempre con la direzione di Strehler.

Nel 1977 Milva allarga ulteriormente i suoi orizzonti musicali grazie all'incontro con Mikis Théodorakis, greco, uno dei massimi esponenti della musica colta contemporanea.

Il 1980 è l'anno del sodalizio con Enzo Jannacci autore di tutti i brani e degli arrangiamenti presenti nell'album La Rossa.

Nel 1982, inizia il virtuoso rapporto di collaborazione conFranco Battiato, che scrive per lei le canzoni dell'album Milva e dintorni, che include il gioiello Alexanderplatz, indimenticabile affresco dell'atmosfera e della vita quotidiana a Berlino Est ai tempi della Guerra Fredda.

Nel 1995, dopo una serie di concerti in Svizzera con il repertorio brechtiano, Milva ottiene il Disco d'oro, per l'album uscito in Grecia, dal titolo Volpe d'amore, con le musiche di Thanos Mikroutzikos, autore di musica sinfonica e cameristica, fondatore del Festival Internazionale di Patrasso e, all'epoca, ministro della Cultura in Grecia. Nel 2000, per il centenario della nascita e i cinquant'anni dalla morte di Kurt Weill, Milva interpreta I sette peccati capitali, in varie città, tra cui Dessau, luogo natale dello stesso Weill, dove si svolge il festival. Infine, nel 2010 il ritiro dall'attività concertistica.

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Gianni Poglio