Impacchettiamo la ripresa
Chimar ha cambiato pelle. Integrando imballaggi e logistica
“È possibile innovare qualsiasi cosa, creando mercato” è il commento di Marco Arletti, amministratore delegato dell’azienda di famiglia e presidente dei Giovani imprenditori locali. “Quando ci siamo trovati nel pieno della crisi, con i contratti in calo, abbiamo semplicemente capito che occorreva allargare il raggio d’azione offrendo ai clienti non soltanto l’imballo ma un servizio completo su misura, che significa confezionamenti personalizzati, ritiro, consegna e gestione di depositi logistici”.
La Chimar è oggi un goiello della logistica che fattura 40 milioni, ha 15 stabilimenti nel nord Italia e occupa 400 persone. E’ in grado di produrre qualsiasi tipo di imballaggio industriale, che si tratti di pallet, pieghevoli, accessori, casse o cartoni, e di gestire poi il percorso delle merci sino alla consegna. “Non è stato facile trasformarci da produttori manifatturieri ad azienda anche logistica, ma era necessario. Abbiamo osato non appena abbiamo siglato un importante contratto con Lamborghini, di cui ancora gestiamo la piattaforma logistica di Bologna (ricambi e merchandising), cominciando subito a investire”.
Tra i clienti più importanti di Chimar c’è oggi anche Cnh Industrial (ovvero i trattori Fiat) e la crescita non si è più arrestata, favorita anche dalla scelta “green” dell’azienda “Abbiamo voluto investire per essere certificati come azienda ecostenibile, a basso impatto ambientale e autonoma energeticamente grazie a un impianto di cogenerazione che funziona con i rifiuti della produzione”.