Made in Slums: la bidonville di Mathare a Nairobi
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Made in Slums: la bidonville di Mathare a Nairobi

Dopo le mostre dedicate a Cina, Corea e India, con "Made in Slums" Triennale Design Museum continua a esplorare i territori più inattesi del nuovo design internazionale

Le splendide e potenti foto (realizzate dai fotografi Francesco Giusti e Filippo Romano) della variegata umanità della bidonville di Mathare a Nairobi, una ex cava in cui vivono in condizioni estreme circa 500.000 abitanti, che hanno sviluppato una strategia informale (ma efficace ) di economia su piccola scala. La mostra in Triennale - curata da Fulvio Irace - nasce prima di tutto dal lavoro svolto sul campo dall’ONG Liveinslums, associazione impegnata da due anni in un progetto di cooperazione allo sviluppo che ha incoraggiato la costruzione di una scuola di strada e l'avviamento di un progetto agricolo comunitario anche in questa bidonville. ONG ha coinvolto nel progetto il giovane designer italiano Francesco Faccin, proponendogli di realizzare arredi e attrezzature della scuola utilizzando materiali e mano d’opera del luogo.

Dall’osservazione dell’ambiente Faccin ha sviluppato l’intuizione di trovarsi di fronte a un sistematico e straordinario catalogo di oggetti realizzati artigianalmente ma pensati in una logica di produzione di piccola serie: coltelli, scarpe in gomma, pentole, un carretto per la vendita di cibi da strada, ecc, che costituiscono il nucleo della mostra al Triennale Design Museum.

Made in Slums - Mathare Nairobi 26 settembre – 8 dicembre 2013 Triennale Design Museum, Creative Set a cura di Fulvio Irace

Filippo Romano

Negli slum di Nairobi si produce il "Changaa lillerally" (uccidere me veloce) un liquore illegale che può causare anche la morte di chi lo consuma

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Rita Fenini