Everest, di Baltasar Kormakur: 4 cose da sapere
ANSA/ CLAUDIO ONORATI

Everest, di Baltasar Kormakur: 4 cose da sapere

La pellicola in 3D apre la 72esima mostra del Cinema. Ispirato da Aria Sottile di Jon Krakauer, è una spettacolare storia di montagna, anche un po' thriller

Un evento realmente accaduto

Una vera apertura da vertigini in 3D questo Everest, film di montagna, un po' thriller, che inaugurerà stasera in Sala Grande la 72/a edizione della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Un evento realmente accaduto
Diretto dall'islandese Baltasar Kormakur (2 Guns, Contraband), il film è ispirato a un evento reale: il tragico viaggio di due diverse spedizioni che nel 1996 si confrontarono con la montagna più alta del mondo tra ghiacciai, slavine e soprattutto l'ipossia (mancanza di ossigeno).

Girato alla vecchia maniera tra Nepal, colline pedemontane dell'Everest, Alpi italiane, gli studios di Cinecittà a Roma e i Pinewood Studios nel Regno Unito e distribuito da Universal in tutto il mondo, il film racconta con ritmo e grande uso di droni queste spedizioni che videro la morte di molti dei loro componenti, quando una bufera sorprese questi scalatori (in alcuni casi non proprio esperti), uccidendone ben otto.

Una storia vera tratta da più di un libro dei sopravvissuti tra cui, il più celebere e completo, è Aria Sottile di Jon Krakauer, (autore anche di Nelle Terre estreme).

Cast eccezionale

Everest"Everest" di Baltasar KormákurUniversal Pictures

Protagonisti di quest'avventura sono Jason Clarke (Zero Dark Thirty), nei panni di Rob Hall, fondatore della Adventure Consultants e capo della spedizione; Josh Brolin (Non è un paese per vecchi) è alias Beck Weathers, medico patologo, texano al 100%; John Hawkes (The Sessions - Gli Incontri) è Doug Hansen, postino amante dell'avventura che aveva già tentato la scalata l'anno precedente; Robin Wright (House of Cards) interpreta invece Peach Weathers, la moglie di Beck; Michael Kelly (House of Cards ) è Jon Krakauer, giornalista della rivista Outside e autore del libro al quale si ispira il film; Sam Worthington (Avatar; La Furia dei Titani), è Guy Cotter, collega guida ed amico intimo di Hall; Keira Knightley (Orgoglio e Pregiudizio) è la dottoressa Jan Arnold, moglie incinta di Rob; Emily Watson (Storia di una ladra di libri) è Helen Wilton, il fulcro della Adventure Consultant che organizza queste spedizioni a costi altissimi (65.000 dollari) e la coordinatrice della logistica e direttrice del Campo Base; infine Jake Gyllenhaal (Southpaw) ritrae Scott Fischer, capo spedizione per la Mountain Madness (ditta concorrente).

L'importanza del 3D

Il regista Baltasar Kormakur (Cani Sciolti, Contraband), se ce ne fosse bisogno, ha mostrato che in certi casi il 3D è davvero un valore aggiunto.

Le scene di scalata e soprattutto i vuoti che devono affrontare gli alpinisti fanno davvero paura e nel film, perfetto per un'apertura di un festival, non manca un po' di melò soprattutto, ovviamente, nel tragico finale.

Verso l'Oscar?

L'anno scorso è stato Birdman o le imprevedibili virtù dell'ignoranza ad aprire la Mostra del cinema di Venezia la sera del 27 agosto e poi a vincere ben quattro Oscar: Miglior film a Alejandro Gonzlez Inarritu, John Lesher e James W. Skotchdopole; regia a Alejandro Gonzlez Inarritu; sceneggiatura originale a Alejandro Gonzlez Inarritu, Nicols Giacobone, Alexander Dinelaris e Armando Bo e fotografia a Emmanuel Lubezki.

E due anni fa aprì Gravity di Alfonso Cuaron (attuale presidente delle giuria di Venezia 72) che ottenne sette statuette: regia, effetti speciali, fotografia, montaggio, colonna sonora, Miglior sonoro e montaggio sonoro.
(ANSA)

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