I 10 errori da non commettere con il capo
Economia

I 10 errori da non commettere con il capo

Ecco il decalogo degli atteggiamenti da evitare in ufficio davanti al proprio superiore, secondo gli esperti di Hays Response

Chi ambisce a una carriera di successo, dovrebbe mantenere sempre un certo aplomb, affrontando con calma ed equilibrio gli imprevisti che possono capitare durante una giornata lavorativa. Perché una frase detta con il tono sbagliato o una reazione dettata dalla foga del momento fanno più danni di quanto si pensi, riducendo drasticamente le chance di avanzare di ruolo all'interno di un'azienda.

Parola di Fabio Scarcella, responsabile della divisione Hays Response, la divisione del gruppo dedicata alla selezione dei profili più junior. Scarcella e il suo team hanno stilato il decalogo degli atteggiamenti da evitare in ufficio davanti al proprio superiore. Eccoli.

"Non è di mia competenza"

Le aziende preferiscono figure professionali flessibili e capaci di dare il massimo in ogni situazione. Dimostrarsi poco disposti ad applicarsi in attività differenti da quelle solitamente praticate può essere interpretato come sintomo di pigrizia, menefreghismo e trascuratezza.
 

"Non mi sento in grado di farlo"

La paura di non essere adatti a portare a termine la richiesta di un superiore non è sinonimo di modestia e sincerità, bensì di insicurezza e scarsa affidabilità. Un capo deve essere certo di poter sempre contare su un dipendente quando ci sono degli obiettivi da raggiungere o delle scadenze da rispettare.

"Preferirei non lavorare con quel collega"

Il lavoro di squadra è importante, soprattutto quando si ha a che fare con attività creative dove il cosiddetto brain storming può fare la differenza. È necessario mostrarsi sempre ben disposti a lavorare in squadra, anche se ciò significa avere a che fare con colleghi con cui non si va d'accordo: la pazienza, del resto, è la virtù dei forti.

"Questa attività è inutile"

Se il superiore assegna un compito particolarmente noioso, non significa che sia automaticamente inutile. Bisogna sempre portare a termne ed eseguire con dedizione qualsiasi attività, anche la più tediosa, con impegno e responsabilità.

"Non è colpa mia"

Se il boss si infuria per un errore commesso, ammettere i propri sbagli senza inutili giustificazioni è di certo la soluzione migliore per dare un segno di maturità e sicurezza. Scaricare la colpa al collega di turno, invece, indica un comportamento puerile e poco serio.

"Se abbiamo sempre fatto così, perché cambiare?"

Abitudinari e amanti della routine devono mettere in conto che i cambiamenti non portano necessariamente grane o problemi, ma anche miglioramenti. Accogliere con ottimismo le novità lavorative è decisamente la mossa migliore. E se dopo qualche tempo ci si accorge che queste non portano alcun giovamento, meglio parlarne con il proprio capo, formulando critiche e suggerimenti in maniera costruttiva.

"Non c’è una soluzione"

Bandire atteggiamenti negativi e catastrofici è un imperativo per chi vuole fare carriera. Soggetti ipercritici ed eccessivamente negativi non vengono mai apprezzati dal board, mentre un’attitudine al problem solving è la chiave per conquistare capo e colleghi.Mai arrendersi di fronte alle difficoltà: bisogna sempre cercare di trarre il meglio anche dalle situazioni più intricate e difficili.

"Alla fine sono sempre io a fare il lavoro più duro"

Il vittimismo non è mai giustificabile. Chi ha davvero la stoffa del leader dà il suo meglio quando si trova a dover affrontare un periodo di super lavoro o quando sopraggiunge un problema che agli altri sembra insormontabile.

"Io me ne vado!"

Minacciare di voler abbandonare l’azienda da un momento all’altro è un comportamento controproducente. La frase, talvolta detta con leggerezza, ma con insistenza, potrebbe far perdere la fiducia da parte del responsabile. Inoltre, il rischio è quello di apparire infantili e incapaci di risolvere i problemi.

“Hai sempre ragione tu”

Anche dimostrarsi troppo accomodanti e lusinghieri nei confronti di un superiore porta inevitabilmente a due grossi rischi: diventare succubi del capo e rovinare il rapporto con i colleghi. Va bene dimostrare la propria stima, ma mai esagerare. La virtù sta nel mezzo.

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Massimo Morici

Scrivo su ADVISOR (mensile della consulenza finanziaria), AdvisorOnline.it e Panorama.it. Ho collaborato con il settimanale Panorama Economy (pmi e management) e con l'agenzia di informazione statunitense Platts Oilgram (Gas & Power).

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