Tasi, ecco come faranno i Comuni a calcolare le aliquote
Il Dipartimento delle Finanze ha messo a disposizione dei sindaci un software per districarsi tra detrazioni e rendite catastali
E’ forse la dimostrazione più palese di quale confusione continui a regnare al momento intorno alla Tasi, la nuova tassa sulla casa: la maggioranza dei sindaci è infatti nel caos più totale di fronte alle decisioni da prendere sulle aliquote da applicare ai diversi immobili. Un’impasse confermata dal fatto che solo una minoranza di amministrazioni locali è risuscita a deliberare le aliquote in questione entro la prima scadenza fissata dal governo, ovvero lo scorso 23 maggio.
TASI, IL VALZER DELLE SCADENZE
Tra l’altro, solo in questo caso si potrà riscuotere dai cittadini il primo acconto dell’imposta il prossimo 16 giugno. Per tutti gli altri la nuova deadline per stabilire le aliquote della Tasi è fissata per il 31 luglio, con la possibilità di passare all’incasso della prima rata solo ad ottobre. Resta però il problema serio per migliaia di Comuni di come fare comunque a determinare in maniera corretta, equa, e soprattutto funzionale alle proprie esigenze di bilancio, le aliquote della nuova imposta immobiliare. Proprio per venire incontro alle tante richieste di aiuto e di chiarimenti giunti dalla amministrazioni comunali, il Dipartimento delle Finanze ha reso disponibile nell’area loro riservata sul portale del Federalismo fiscale uno strumento di simulazione per il calcolo della Tasi, che dovrebbe supportare gli enti locali proprio nella definizione delle aliquote e di eventuali agevolazioni e detrazioni, stimandone, cosa fondamentale, il relativo effetto sul gettito erariale complessivo.
CHI, COME E QUANDO PAGHERA' LA TASI
Le simulazioni che si potranno ottenere inserendo i dati nel software in questione si baseranno sulla banca dati immobiliare relativa al 2012, costituita dai dati catastali al 31 dicembre 2012 abbinati con le informazioni utili estratte dalle dichiarazioni Irpef per l’anno d’imposta sempre del 2012, i versamenti Imu e i contratti di locazione registrati. Insomma, un menù di dati davvero ricco e variegato,che dovrebbe permettere ai sindaci di giungere a stime piuttosto affidabili sulle aliquote più opportune da utilizzare nei vari Comuni d’Italia.
IMPOSTE SULLA CASA: QUANDO I VERSAMENTI DIVENTANO UN REBUS
Per quanto concerne i calcoli relativi in particolare alla prima casa, il simulatore della Tasi messo a disposizione dei Comuni consente di impostare aliquota e detrazioni (deduzione base, per figli e per figli disabili) con la possibilità di differenziare le categorie dei contribuenti per:
- categoria catastale dell’immobile;
- fascia di reddito imponibile del proprietario oppure per fascia di rendita dell’immobile.
Da sottolineare che, tra le informazioni rilevabili dal software di calcolo del Dipartimentio delle Finanze, ci sono,oltre a quelle già citate sopra, anche una banca dati dei versamenti Imu per gli anni 2012 e 2013 e una stima del gettito Imu ad aliquota di base predisposta dai tecnici del Dipartimento stesso. Il calcolatore automatico della Tasi è già materialmente disponibile per tutti i sindaci che vorranno farne uso sul sito www.portalefederalismofiscale.gov.it. Per sfruttarne i servizi bisognerà accedere all’area riservata agli enti locali, dove per tutti i dubbi e i chiarimenti sarà possibile consultare un completo “Manuale utente”.