Decreto Banche, tre cose da sapere
ANSA/CLAUDIO PERI
Economia

Decreto Banche, tre cose da sapere

Non solo riforma delle Bcc. I cambiamenti portati in dote dal provvedimento sul settore creditizio appena varato dalle Camere

Non solo riforma delle Bcc. Oltre a cambiare il mondo degli istituti di credito cooperativo, il Decreto Banche appena varato dal Senato e divenuto  quasi ufficialmente legge, contiene altri importanti provvedimenti. Ecco, di seguito, una panoramica su cosa cambierà dopo tutti i ritocchi al testo originario apportati in Parlamento.

Garanzie statali per le sofferenze

Parte il sistema delle garanzie statali sulle sofferenze (Gacs). Le banche che hanno nel portafoglio dei crediti deteriorati potranno cartolarizzarli (cioè trasformarli in titoli finanziari) e venderli tramite delle società-veicolo, godendo contemporaneamente di una “protezione” da parte del governo. Un fondo del ministero stanziato appositamente avrà una dotazione più ampia di quella prevista inizialmente: 120 milioni di euro contro i 100 milioni originari. Le sofferenze potranno essere trasferite per un valore non superiore a quello contabile netto, risultante alla data della cessione. La garanzia non riguarderà solo le banche ma anche gli intermediari finanziari regolarmente iscritti all'albo.

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Via l'anatocismo

Viene dichiarato illegittimo una volta per tutte l'anatocismo, cioè l'accumulo di interessi su interessi. Per i prestiti, i conti correnti e anche finanziamenti legati carte di credito (le famigerate revolving), gli interessi dovranno maturare infatti solo una volta all'anno, verranno conteggiati al 31 dicembre, addebitati a marzo e non potranno appunto generare altri interessi. Le associazioni dei consumatori (in particolare l'Adusbef) sostengono però che la legge mantiene l'anatocismo per certi tipi di finanziamento come il prestito vitalizio ipotecario.

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Multe

Tra le novità introdotte “in corso d'opera” nel Decreto Banche c'è anche una proroga per i pagamenti delle multe attraverso l'home banking, cioè tramite il conto online. Con le regole attuali, chi versa la sanzione entro 5 giorni in contanti o alle poste ha uno sconto del 30% sull'importo. Chi invece paga il dovuto con il conto online ha più tempo, purché l'accredito dei soldi all'ente che ha comminato la multa avvenga entro 7 giorni dalla scadenza. Tale eccezione è stata introdotta per tenere conto il periodo di valuta previsto nelle operazioni bancarie.

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Andrea Telara

Sono nato a Carrara, la città dei marmi, nell'ormai “lontano”1974. Sono giornalista professionista dal 2003 e collaboro con diverse testate nazionali, tra cui Panorama.it. Mi sono sempre occupato di economia, finanza, lavoro, pensioni, risparmio e di tutto ciò che ha a che fare col “vile” denaro.

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