Saldi: i dieci consigli per non sbagliare
Girare più negozi, non lasciarsi ingannare da sconti superiori al 50%, usare liberamente le carte di credito e essere pignoli
Dieci consigli per i saldi che iniziano oggi in Campania, Sicilia e Basilicata e da sabato nel resto d'Italia. Dieci regole per non cadere in errore. L'Aduc ha stilato un decalogo di consigli per aiutare i consumatori a scegliere con oculatezza il capo e il negozio migliore.
1) Non fare acquisti, se non indispensabili, prima dell'avvio dei saldi. Nei giorni pre-saldi sarebbe opportuno fare un giro per i negozi e individuare i prodotti che potrebbero interessare, segnando i prezzi a cui vengono venduti, per poi verificare che nel periodo dei saldi il prezzo sia realmente calato.
2) Non fermarsi al primo negozio, ma visitarne diversi e confrontare i prezzi esposti e la qualità della merce di riferimento.
3) Non lasciarsi ingannare da sconti che superano il 50% del costo iniziale. Nessuno regala niente. Difficilmente un commerciante ha ricarichi superiori al 50% a meno che non si tratti di un artigiano.
4) Ricordarsi che prezzi tipo 49,90 euro vuole dire 50,00 e non 49,00.
5) Le forme di pagamento non differiscono da quelle abituali. Diffidare da chi impone il pagamento in contanti pur avendo esposta la segnalazione della convenzione con un istituto di carte di credito o bancomat. Si puo' chiedere di usufruire di questa forma di pagamento, e in caso di diniego segnalarlo all'istituto di credito, che potrebbe anche annullare la convenzione con quel commerciante.
6) Controllare sulle etichette la composizione dei tessuti: i prodotti naturali costano di piu', quelli sintetici meno. La percentuale di composizione puo' variare notevolmente e incidere sul costo finale.
7) I capi d'abbigliamento riportano l'etichetta con le modalità di lavaggio e conviene sempre chiedere conferma al commerciante di ciò che è indicato.
8) Essere pignoli. Di un capo verificare se è di pura lana vergine o di lana. La seconda lana può essere riciclata, la prima no. Di un capo di cotone chiedere la provenienza: i prodotti provenienti dai Paesi asiatici possono essere trattati con pesticidi o antimuffe che al contatto con la pelle possono provocare allergie.
9) Diffidare dei capi d'abbigliamento disponibili in tutte le taglie e/o colori: è molto probabile che non sia merce a saldo, ma immessa sul mercato solo per l'occasione e quindi con un finto prezzo scontato.
10) Diffidare dei negozi che espongono cartelli tipo "la merce venduta non si cambia": esistono regole precise del commercio che impongono il cambio della merce non corrispondente a quanto propagandato o perchè difettosa. Il fatto di essere in saldo, non significa che queste regole non siano valide. Ricordarsi che non esiste il diritto di recesso negli acquisti fatti in un esercizio commerciale: per cui se si è sbagliata la taglia o si è semplicemente cambiato idea, è solo la disponibilità del commerciante che puo' ovviare al problema, ma non c'è un diritto del consumatore .
(AGI)