Lavoro, come diventare Licensing Manager
Economia

Lavoro, come diventare Licensing Manager

Qualche giorno fa stavo bevendo una bibita alla festa di compleanno di mia nipote quando mi accorgo che a pochi passi di distanza si stava consumando un microdramma familiare proprio a causa mia. Mi ero infatti involontariamente impossessato dell’ultimo bicchiere …Leggi tutto

(Credits: istockphoto)

Qualche giorno fa stavo bevendo una bibita alla festa di compleanno di mia nipote quando mi accorgo che a pochi passi di distanza si stava consumando un microdramma familiare proprio a causa mia. Mi ero infatti involontariamente impossessato dell’ultimo bicchiere di Hello Kitty e una bambinetta di circa 4 anni stava facendo una scenata alla madre perché lo voleva per sé. Lasciando da parte i risvolti socio-psico-familiari che ne sono nati, l’oggetto del desiderio della 4enne rappresentava un’operazione di marketing a cui non avevo fatto caso prima della urla e dei pianti.

IL CONTESTO IN CUI OPERA

Sono migliaia, sono intorno a noi e ne facciamo uso quotidianamente: sto parlando del mondo del licensing e dei prodotti che da esso derivano. Dietro alle carte da gioco con sopra stampata la facciona di qualche “volto noto” dei cartoni animati o al paio di occhiali brandizzato con il logo dello stilista preferito si nascondono operazioni di licensing create ad hoc. Gli attori di questo processo sono il licenziante, detentore della licenza e dei diritti del proprio marchio, personaggio o brevetto, e il licenziatario, colui che gestirà la licenza per lo sviluppo di prodotti secondo gli accordi del contratto.

I possessori delle licenze hanno così modo di allargare il proprio mercato oltre al settore di competenza già presidiato appoggiandosi ad aziende produttrici già avviate che distribuiranno i nuovi prodotti; a loro volta i produttori avranno un beneficio di vendite nel far circolare articoli che esibiranno loghi o disegni già noti al consumatore. Queste operazioni vengono gestite da team interni alle aziende, da agenzie esterne o freelance nella figura del Licensing Manager.

COSA FA

La figura del Licensing Manager può essere contattata da un licenziante o un licenziatario per sviluppare un progetto oppure si occupa di creare opportunità ex novo attraverso un’attenta analisi delle possibili combinazioni tra licenze e prodotti. Successivamente deve prendere contatto con i referenti e organizzare l’operazione. Sintetizzando si occupa di:

  • - analisi delle licenze/prodotto esistenti
  • - sviluppo progetto
  • - ricerca partners
  • - condivisione progetti
  • - definizione contratti
  • - negoziazione
  • - contratti
  • - produzione prodotto
  • - lancio sul mercato

COME SI FORMA 

Nonostante non esistano percorsi di studio specifici, le lauree maggiormente affini a ricoprire questa figura sono quelle di economia e giurisprudenza, è consigliata infatti una formazione commerciale oppure legale. Un elemento importante è l’inglese, fondamentale soprattutto per le negoziazioni e la contrattualistica. Inoltre è consigliata una buona competenza del settore dove si opera (moda, toys, stationery, ecc.) ed essere aggiornato sui prodotti e i marchi.

DOVE LAVORA 

Per intraprende i primi passi nel mondo del licensing può essere utile inserirsi in aziende di marchi o produttori oppure affiancare una persona esperta nell’ottica di lavorare poi come freelance. In aziende ben strutturate di solito esiste un team che si occupa di licensing, in altre più piccole il merchindiser e il marketing sono le figure professionali che si occupano di questi aspetti. Come prospettive di lavoro il mercato del licensing è aperto, esistono buone opportunità di trovare occupazione grazie alla vastità e alla grande espansione del settore.

QUANTO GUADAGNA 

Se si tratta di impiegati, il reddito è medio intorno ai 1.500 € mensili mentre per una figura senior in azienda si può arrivare anche ai 50.000 € all’anno. Per un freelance non ci sono limiti di crescita.

SITI/BLOG DA SEGUIRE
Pambianconews.com – aggiornamenti e informazioni sul mondo della moda e del lusso

Licensingitalia.it – società di consulenza con un sito aggiornato sul settore

Licensing.org – organizzazione internazionale legata al settore del licensing

CHI SEGUIRE SU TWITTER

@Ambra_Farioli: brand and licensing manager

@SimoneHulst: licensing manager

L’INTERVISTA

Per approfondire alcuni aspetti ho parlato con Luigi Stranieri, Licensing Manager nell’agenzia di consulenza Brand Connection Srl.

- mi descrivi in 3 righe come sei diventato Licensing Manager? 

Ho vissuto per 12 anni in Giappone dove mi sono occupato di turismo e una volta tornato in Italia ho aperto una mia attività. Un po’ per caso durante una sfilata di moda a Firenze ho incontrato Valerio Melloni, titolare di Brand Connection con il quale ho cominciato a collaborare.

- che tipo di persone incontri durante la tua attività professionale?

Non molti colleghi. In prevalenza amministratori delegati di aziende e licensing manager di brand.

- il tuo ruolo ti consente di viaggiare, effettuare spostamenti frequenti?

In Italia quasi tutti i giorni, all’estero almeno una volta al mese, dipende anche dalle fiere.

- quanti contratti di licensing effettui nell’arco di un mese?

Dipende, diciamo 1 o 2 se tutto va bene. Ma a volte ne basta 1 all’anno, dipende dall’entità del contratto.

- pro e contro del tuo lavoro?

Pro: non devo timbrare il cartellino, posso lavorare anche da casa.
Contro: spesso ho a che fare con persone che credono di essere Armani o Gucci e devi dirgli che non è così.

- come entri in contatto con possibili clienti? 

La ricerca è un aspetto fondamentale. Di solito penso prima al progetto e poi cerco il profilo giusto: Linkedin è uno strumento importantissimo, poi ci sono le fiere di settore e gli eventi dove sono presenti gli addetti ai lavori, come per esempio le sfilate.

- in quale settore è più diffuso il licensing ?

Credo in assoluto il licensing più frequente sia quello dei giocattoli, i profumi e gli occhiali da sole, ma potrei essere smentito.

- come ti aggiorni, ci sono libri ad hoc? 

Le formule di licensing sono sempre le stesse, cambiano solo le idee, diciamo che bisogna essere sempre ben informati.

 

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Luca Orioli

Mi chiamo Luca, classe '83, esperto di comunicazione, giornalista free lance e 'startupper' da una vita con una decina di progetti chiusi nel cassetto che stanno lentamente prendendo forma. Appassionato di fotografia e serie tv, ho una formazione umanistica e l’estremo bisogno di vedere cose nuove.
Qualche anno fa, terminata l’Università [degli Studi di Milano, laurea in Scienze dei Beni Culturali], mi sono ritrovato un po’ spaesato nell’affacciarmi sul mondo del lavoro. Leggevo annunci dove ricercavano account, responsabili risorse umane, project manager o community manager, etichette che sembravano nascondere un mondo, ma per me completamente prive di significato. Dopo diverse esperienze ho intrapreso la strada che sto percorrendo oggi, ma da quel momento è rimasta l'esigenza di tradurre in parole comprensibili il mondo delle professioni. Così nasce il mio blog, Lavoro in Corso.

Vuole essere un Virgilio nella giungla dell'impiego, una traccia per esplorare il panorama del lavoro tra professioni emergenti, opportunità sommerse, esperienze vissute e capire in cosa consiste un determinato profilo, come intraprenderlo, quale percorso fare e le competenze necessarie per arrivarci.

Buona lettura e lascia commenti per raccontare la tua esperienza o fornire ulteriori informazioni ai lettori.
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