
Giornata mondiale dell'alimentazione: è allarme cibo nei paesi ricchi
In Italia 5 famiglie su 100 hanno bisogno di pacchi alimentari. E intanto nel mondo si butta via un terzo del cibo prodotto
Il 5% degli italiani non ha abbastanza cibo e bussa alle porte delle associazioni no profit per chiedere un pacco alimentare. I dati li ha diffusi oggi la Coldiretti in occasione della Giornata mondiale dell’alimentazione 2012 che si celebra il 16 ottobre.
Sono 3,3 milioni gli italiani poveri che hanno avuto bisogno di un sostegno alimentare. Ma l’allarme si estende a tutti i Paesi ricchi dove, nel triennio 2010-2012, è aumentato del 7% il numero di chi non ha a disposizione cibo a sufficienza per alimentarsi correttamente. Il 12,5% della popolazione, stando ai dati Fao, per un totale di 868 milioni di persone.
Nonostante la situazione critica, il 3,2% della produzione agricola italiana è andata sprecata, rimasta in campo, per oltre 15 milioni di tonnellate tra frutta e verdura. Due le ragioni, come spiega il Libro nero dello Spreco: il Cibo redatto da Last Minute: la non convenienza da parte dell’agricoltore nel raccogliere il prodotto in quanto i prezzi di mercato non sono remunerativi, e i difetti commerciali, dalle pezzature troppo grosse o troppo piccole, ai danneggiamenti da eventi atmosferici.
Nel mondo, invece, gli sprechi sono pari a un terzo del cibo prodotto: 1,3 miliardi di tonnellate l'anno, con un quantità pro capite in Europa e Nord-America di 95-115 kg/anno, mentre in Africa sub-sahariana e nel Sud/Sud-Est asiatico è di soli 6-11 kg/anno.
''Se le nazioni si impegneranno ad aumentare i loro sforzi per ridurre la fame nel mondo, puo' ancora essere raggiunto l'obiettivo di sviluppo del millennio di dimezzare la proporzione di persone affamate entro il 2015'' ha detto oggi il direttore generale della Fao, Josè Graziano da Silva.
Pur avendo ridotto le persone affamate di 132 milioni dal 1990 ad oggi, da Silva ha fatto notare come i progressi in questo senso, a partire dal 2007, si siano fermati. ''L'unico numero accettabile è zero” ha detto.