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Economia

Design, tutti i numeri di un settore in crescita

Quasi 3 miliardi di giro d'affari, nessun segno di crisi e la posizione di leadership in Europa: cosa c'è dietro un'economia che dà lavoro a 63.000 persone

Come sta la design economy italiana? Benissimo a guardare i numeri alla vigilia della partenza della Design Week a Milano. Parliamo di 2,94 miliardi di valore aggiunto e 63mila occupati (il 14,3% di queste lavora a Milano e provincia). L’Italia è al top in Europa, davanti a Francia, Germania e Spagna. I numeri ci dicono che 1 impresa su 6 nel mondo del design in Europa è italiana e 1 lavoratore su 5 è italiano.

Il settore del design in Italia conta 36 mila operatori (dati report Design Economy 2023 di Fondazione Symbola, Deloitte Private e POLI.design) Ci sono 20.320 liberi professionisti e lavoratori autonomi e 15.986 imprese, per un totale di 63 mila lavoratori e un valore aggiunto pari a 2, 94 miliardi (il 18,4% solo a Milano e provincia).

Sei imprese su dieci sono in quattro Regioni: Lombardia, Piemonte, Emilia – Romagna e Veneto. Qui si concentra il 68,6% del prodotto e il 64,6% dell’occupazione del Paese. Il 29.4% delle imprese italiane di design si concentra in Lombardia che produce da sola il 32,5% del valore aggiunto e il 28,5% dell’occupazione del settore. Guardando alle città a guidare la classifica c’è Milano: 14,3% imprese (con una presenza molto elevata di liberi professionisti e lavoratori autonomi, quasi il 65% del totale) e 18,4% valore aggiunto nazionale. Seguono Roma (6,6% e 5,3%), Torino (5,1% e 13,3%). A livello europeo l’Italia è prima per fatturato (il 19,9%), a seguire Germania (19,1%) e poi da Francia (10,7%) e Spagna (6,7). Il 67,2% delle imprese del design italiano si rivolgono al mercato interno (per il 22,3% regionale, per il restante 44,8% nazionale), l’8,6% si rivolge al mercato comunitario mentre il 24,2% esporta a livello globale.

Design italiano vuol dire in primis arredamento (al primo posto nella domanda), seguito dai prodotti manifatturieri come la gioielleria e gli strumenti musicali per esempio. E nel settore aumenta il tema della sostenibilità, ritenuto fondamentale per quasi nove addetti ai lavori su dieci. E guardando al 2023 si prevede un aumento del 40,2% del fatturato e nei vari settori le previsioni a tre anni vedono una crescita di domanda per gli accessori della moda, l’illuminotecnica, i servizi di healthcare e il packaging.

Nella capitale del design italiano, che concentra da sola oltre il 18% del valore aggiunto del settore nel nostro Paese, è il momento, dal 18 al 23 aprile, della Design Week 2023. Si prevedono 327mila visitatori (contro i 262mila del 2022) e 223, 2 milioni di indotto (+37% sul 2022). I dati (analisi Ufficio Studi di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza) dicono che a trainare il boom del 2023 sono la ricettività (+38%) e la ristorazione (quasi +40%), oltre allo shopping (+32%). Tornano gli stranieri quest’anno (americani e cinese soprattutto) e la spesa pro-capite dei visitatori salirà del 10%

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Cristina Colli