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Economia

La dipendenza dalla droga ci costa 22 mld l'anno

Un report di Olised fa i conti delle spese sanitarie legate alle dipendenze soprattutto di droga ma anche di alcol. Si dovrebbe investire nella prevenzione

La dipendenza da droga e alcool costa cara alle casse dello Stato. Molto cara: ogni anno se ne va l’1% del prodotto interno lordo. Sono le stime prodotte dall’Oised, l’Osservatorio sull’impatto socioeconomico delle dipendenze, che ha pubblicato il suo primo rapporto sull’impatto socioeconomico dell’abuso di sostanze nel nostro Paese. Ogni anno l’Italia perde 22,5 miliardi di euro, pari a un punto percentuale di Pil, a causa delle dipendenze da droghe e alcol.

Un fenomeno che ha un impatto non trascurabile, stando ai numeri. La gestione delle dipendenze da sostanze stupefacenti e da alcol costa all'Italia 8,3 miliardi complessivi all’anno, di cui 7 per le droghe e 1,3 miliardi per l'alcol. Senza considerare i costi indiretti (perdite di produttività), i costi delle patologie almeno in parte riconducibili all’abuso di alcol e al valore del 'mercato' delle sostanze stupefacenti stimato in circa 15,5 miliardi. Il tutto per un impatto economico complessivo pari a 22 miliardi e mezzo. In Italia, ricorda il rapporto Oised, sono oltre 250mila i cittadini in carico ai servizi per le dipendenze: 65,9% tossicodipendenti, 24,6% alcolisti, 6% con dipendenza da gioco d’azzardo, 3% da tabagismo e 1,3% con altre dipendenze (internet, social, sex addiction ecc.).

La spesa complessiva per l’assistenza prettamente sanitaria sfiora i 2,3 miliardi di euro, di cui oltre 1,5 miliardi per la presa in carico nei Ser.D. (Servizi per le dipendenze), in aumento nel post pandemia del +6% rispetto al 2019. La spesa è diversa da Regione a Regione, con un gap di spesa pro capite pari a 10 volte tra la Regione con la spesa più alta e quella con la spesa più bassa. Si va da un massimo di 146,5 euro a un minimo di 14,1 euro. Inoltre, un tossicodipendente ha un costo diretto per il sistema Paese pari a circa tre volte quello di un soggetto con dipendenza da alcol. Rapportando il dato alla popolazione, il rapporto tra i due fenomeni sale a oltre cinque volte: si passa da 21,6 euro pro-capite per la dipendenza da alcol a 118,4 euro per quella da stupefacenti.

Attenzione però: un euro speso per la presa in carico sociosanitaria delle persone che soffrono di dipendenze ne fa risparmiare quattro di spesa complessiva. Da qui le conclusioni dell’Osservatorio: “Servono azioni sugli standard organizzativi, sulla presa in carico precoce degli utenti, sulla continuità del trattamento attraverso un potenziamento dell’aderenza allo stesso potenziando anche la sfera psicosociale, e per farlo sono necessarie ulteriori risorse, che però, in base all’analisi contenuta nel Rapporto, generano complessivamente risparmi per la Società”.

In sostanza, dal primo rapporto sul fenomeno nel nostro Paese emergono due conclusioni. La prima è che la lotta alle dipendenze non è solo un’(eventuale) scelta etico-politica. Ma è soprattutto una necessità economica, a maggior ragione in tempi di vacche magre in cui 22 miliardi e mezzo non sono certo una cifra irrilevante. La seconda conclusione è che l’assistenza e la presa in carico convengono. Anche qui, non solo per ragioni di equità, ma anche per razionalità di bilancio: spendere (bene) ora fa risparmiare (tanto) domani.

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Cristina Colli