La svolta (a metà) del calcio italiano: audio Var pubblici
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La svolta (a metà) del calcio italiano: audio Var pubblici

Dalla prossima stagione si potranno ascoltare i colloqui degli episodi più controversi, ma l'operazione trasparenza non vale per tutti: sarà solo un format televisivo

Ascoltare gli audio tra Var e arbitro, non in presa diretta ma pochi giorni dopo così da spiegare perché i direttori di gara hanno preso una decisione, meglio se controversa. E' la svolta impressa da Figc e Aia al l'operazione trasparenza che già da un paio di anni segnano il modo di lavorare del designatore Gianluca Rocchi (confermato anche per il 2023/2024). "Non abbiamo nulla da temere, cerchiamo la massima trasparenza possibile" sono le parole con cui Gabriele Gravina, presidente della Federcalcio, ha annunciato la svolta.

Cosa accadrà? L'idea è un format con DAZN, broadcaster della Serie A per il prossimo campionato, in cui nel corso della settimana successiva a una giornata sarà possibile ascoltare i file audio degli episodi più interessanti. Fin qui l'ascolto era stato riservato a poche occasioni nel corso dell'anno e a una platea di giornalisti: ora si allarga con corredo di spiegazione e, se sarà confermato il modo di operare dei mesi scorsi, anche il coraggio di ammettere gli errori ricostruendone la genesi.

Ora si va al grande pubblico. La produzione sarà a cura dell'Associazione Italiana Arbitri "perché altrimenti non potrebbe essere" ha spiegato Gravina. Le immagini del campionato, però, sono della Lega Serie A e, dunque, da lì si dovrà passare e il dialogo sarà avviato con i broadcaster titolari dei diritti: in questo momento DAZN, poi si vedrà. "Lo riteniamo un progetto molto interessante" ha detto Gravina che da sempre spinge sulla massima trasparenza arbitrale.

Di sicuro i tifosi italiani si dovranno preparare a un'autentica rivoluzione. Una novità che in buona parte manderà in soffitta le vecchie moviole, soprattutto se la trasmissione pubblica degli audio Var sarà vicina al momento della partita e non troppo lontana nel tempo e se non ci saranno omissioni di convenienza. Tradotto: affidarsi a un unico broadcaster può essere conseguenza della titolarità dei diritti di immagine, ma l'esperimento sarà vincente solo se convincerà i tifosi che nulla sia preconfezionato ad uso e consumo di una spiegazione comunque assolutoria o orientata a dare una sponda anche a decisioni border line.

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Giovanni Capuano