Stefania Orlando: «Dopo il GfVip sono pronta per tornare a condurre»

Archiviata l'esperienza immersiva del Grande Fratello Vip - sei mesi ininterrotti sotto le telecamere che diventano a tratti un'autoanalisi senza sconti -, Stefania Orlando adesso guarda al suo futuro in tv. Il dopo reality di solito comincia con un bivio: o si passa subito all'incasso rimbalzando da un'ospitata a un salotto tv, o ci si ferma un attimo per non farsi travolgere e valutare la proposta giusta. Lei ha rischiato e scelto la seconda, centellinando apparizioni e interviste, rimandando a settembre i nuovi progetti. «Non ho mai sgomitato per esserci a tutti i costi, non m'interessa cominciare a farlo ora», dice a Panorama.it, ripercorrendo i grandi incontri della sua carriera, parlando dell'amicizia speciale con Tommaso Zorzi e della musica come terapia alla timidezza.

Stefania, il suo ritorno alla normalità post reality è strano: anche un piccolo incidente al suo cane diventa notizia.

«Il Grande Fratello mi ha regalato un'attenzione cui non ero abituata. Sono ventotto anni che faccio questo lavoro, ma il reality e i social hanno amplificato molto, a tratti troppo. Una piccola ferita della mia Margot diventa un tiolo. Ma fa parte del gioco, se non si scade nel cattivo gusto, ben vengano i riflettori puntati addosso».

Come se lo spiega questo eccesso di attenzione?

«Per sei mesi abbiamo fatto compagnia agli italiani nel pieno di un lockdown: erano abituati a seguirci tutti i giorni, credo sia un naturale proseguimento di quella curiosità».

Il telefono dopo il #GFVIP ha ripreso a squillare?

«Sì e parecchio. Nell'immediato ho preferito dire dei no e rifiutare diverse cose. Ma sono arrivate anche proposte molto interessanti, tuttora in piedi, che si potrebbero concretizzare a settembre».

Da Rai o Medieset?

(ride) «Ne ho viste troppe per espormi prima che le cose siano fatte».

Giocare di sottrazione non è però una scelta azzardata? Dopo il reality quasi tutti passano all'incasso, soprattutto con le ospitate.

«L'importante è seguire le proprie esigenze, almeno per me è stato così. Sono stata a Verissimo, da Bonolis ad Avanti un altro e a Live Non è la D'Urso. Poi ho fatto un po' di detox dalle telecamere: ho preferito stare con la mia famiglia e gli amici e recuperare il tempo perduto».

Giovedì, a sorpresa, è stata ospite di Paolo Del Debbio a Diritto e Rovescio per parlare del Ddl Zan. Si considera un'icona gay?

«No, mi considero una persona da sempre attenta agli altri e alla giustizia sociale. Mi sono sempre battuta per i diritti e per ciò in cui credo, tanto che hanno tirato fuori un mio tweet del 2012 in cui già chiedevo una legge anti omofobia. Detto questo, non scelgo gli amici in base al loro orientamento sessuale».

A proposito di tv, invece, ha fatto una scelta opposta rispetto al suo amico Tommaso Zorzi, che invece è ripartito subito con L'Isola dei famosi da opinionista e commentatore. Ha fatto bene secondo lei?

«Tommaso è giovane, colto, rappresenta il futuro della tv, è rampante e ha grande talento. È giusto che lavori. Detto questo, come ho detto anche a lui, lo vedrei in un contesto diverso, tutto suo: a tratti come opinionista mi sembra imbrigliato in un ruolo, lui è uno che ha bisogno di esprimersi in un format suo».

La vostra amicizia ha superato lo stress test della distanza?

«Sono cambiate le situazioni ma il legame continua in maniera differente ed è solido. Ci stimiamo, ci vogliamo bene. Per me è davvero come un figlio e penso che Tommy sia non solo un ragazzo sensibile ma per certi versi molto più grande della sua età».



Tornando indietro il Grande Fratello Vip lo rifarebbe?

«Altre cento volte. Mi avevano contattato già in passato, ma ho sempre detto no. Poi mi ha chiamato Alfonso Signorini in persona ed è scattata immediata la fiducia: sapevo che sarebbe stato un esperimento dove avrei potuto farmi conoscere, nel bene o nel male, uscendo dai cliché e da un certo ruolo in cui ero imprigionata».

C'era un'etichetta che le andava stretta?

«No, perché nella mia carriera nessuno mi ha mai imposto nulla o imboccato sulle cose da dire. Ma ho sempre avuto un ruolo ingessato, istituzionale, fatto di copioni e tempi certi, che non hanno dato modo al pubblico di conoscermi fino in fondo».

Così ha lasciato il certo – una rubrica fissa la domenica a UnoMattina in famiglia, su Rai1 – per l'incerto.

«Mi sono buttata e ho fatto bene. Era il momento giusto, anche a livello personale, per rilanciare».

Ha notato un cambiamento di pubblico rispetto a prima?

«Chi mi seguiva ha continuato a farlo, scoprendo un mio lato inedito. A questo si è aggiunto un pubblico nuovo, molto giovane, in prevalenza composto di donne che non mi conoscevano e che mi hanno apprezzato. Questo ovviamente mi fa piacere».

Michele Guardì, il suo pigmalione televisivo, l'ha sentito dopo reality?

«Ci siamo sentiti per gli auguri di Pasqua, prima di allora no. Lui è sempre molto affettuoso con me».

Tornerebbe a condurre I Fatti Vostri?

«Un conduttore c'è già ed è molto bravo. Se non me l'hanno chiesto in passato, perché dovrebbero farlo ora?».

Perché ora porta in dote un tesoretto di popolarità rinnovata, cosa da non sottovalutare.

«Sono sincera, da anni non mi creo più attese. Non sono entrata al GF pensando "chissà cosa succede dopo". Non ho vinto l'Oscar, ha fatto un reality, mi sono messa in discussione ma il peso delle aspettative me l'hanno fatto sentire più gli altri, perché io non ne avevo. Ho imparato a non farmi illusioni per non soffrire: così tutto ciò che viene è qualcosa in più e me lo gusto ancora meglio».

Lei ha lavorato con tanti numeri uno della tv, a cominciare da Fabrizio Frizzi. Mi dice un ricordo personale?

«Da adolescente andai ospite con la mia classe a Tandem, uno dei primi programmi che ha condotto. Per me era già un mito e un amico comune lo portò a casa mia per farmi gli auguri quando compii 18 anni: aveva i capelli ricci e lunghi e si presentò con un mazzo di fiori enorme. Non me lo scorderò mai quel giorno».

Poi lavorò con lui a Scommettiamo che.

«In un ambiente tv fatto di egoriferiti, lui entrava e ti chiedeva sempre: "Oggi come stai?". Era empatico, professionale e mi ha dato tanto a livello umano. Quando ci ritrovammo a lavorare assieme a Piazza Grande – con noi quell'anno c'era anche Signorini – dovevamo duettare su una canzone: lui mi portò dal suo maestro di musica e mi offrì delle lezioni di canto perché tutto fosse perfetto. Era molto generoso».

Uno dei suoi primi partner tv è stato Massimo Giletti.

«Ho iniziato con lui e con lui ho fatto lo scatto da valletta a co-conduttrice: mi ha sempre sostenuta e ci siamo voluti un gran bene. Oggi ci sentiamo poco ma l'affetto resta. Per me era un "cucciolone": tutte le mattine, prima di andare in onda chiamava la mamma».

Nel suo curriculum c'è anche Giancarlo Magalli: lei è una delle poche con cui non ha litigato. Il segreto?

(ride) «Nessun segreto, forse solo una buona compatibilità, per nulla scontata nel nostro ambiente. Il mio sogno era di lavorare con lui e ci sono riuscita. Per me è un numero uno assoluto: non ha bisogno di copioni, va spedito, ha un'ironia pazzesca che a volte non viene compresa e gli si ritorce contro».

Più di recente c'è stato invece Tiberio Timperi, tra i volti più enigmatici della tv.

«Appare introverso e tenebroso ma è molto dolce. Conduce trasmissioni serie che non fanno emergere il suo lato estemporaneo. Per me lui è molto portato per l'intrattenimento».

Che ricordo ha invece di Alberto Castagna?

«Non abbiamo lavorato assieme ma era il più simpatico di tutti: festeggiavamo il compleanno lo stesso giorno e scherzavamo spesso sulle nostre peculiarità da Capricorno. Ho un bellissimo ricordo sia di lui che di Gigi Sabani, che mi ha insegnato moltissimo. Dal punto di vista professionale come me sono stati tutti generosi, anche le donne, forse perché non sono una che sgomita o che forza la mano per stare in prima linea e dire la sua su tutto».

Questo non rischia però di essere un limite in un ambiente ultra competitivo?

«Sì, lo è, ma io combatto da sempre con la mia timidezza. So che sembra un paradosso visto che faccio questo lavoro da quasi trent'anni, ma è così. Sono una che non ruba spazi, sta in quelli che gli vengono assegnati. Non ci si può snaturare. La mia dote è non stare a tutti i costi in prima linea, piuttosto un passo di lato».



Eppure di lei si parla molto ultimamente. Samantha De Grenet, ad esempio, l'ha da poco stuzzicata su un giornale salvo poi ritrattare tutto.

«Non avevo nemmeno letto l'articolo, si figuri. Non ne sapevo nulla, tanto che quando lei mi ha mandato un messaggio per dirmi che non aveva detto quelle parole poco carine su di me, sono dovuta andare su Google per capire a cosa di riferisse».

Com'è buonista…

«No, affatto. L'importante è che non mi si tiri in ballo in cose sgradevoli. Non sono della scuola "nel bene o nel male purché se ne parli"».

A distanza di dieci anni si è parlato molto anche della fine del suo matrimonio con Andrea Roncato.

«Ho già detto tutto dalla D'Urso, non ne voglio più parlare. Mi annoio ormai da sola a ripetere le stesse cose».

Voltando pagina: in una settimana il video di Babilonia, il suo ultimo singolo, ha sfondato le 250 mila visualizzazioni. Soddisfatta?

«Molto, anche perché la canzone – che già era stata caricata su YouTube – sta a quasi un milione di views e sta andando bene anche negli streaming sulle piattaforme digitali. Sono felice perché la musica è la parte gioiosa di me, lo sfogo, il momento che mette in stand by la timidezza».

Mi dice il suo grande sogno professionale ancora da realizzare?

«Confesso di sentirmi una donna realizzata, ma se proprio devo sognare, vorrei un mio programma, un talk dove confrontarmi con gli ospiti su tutti gli argomenti. Credo che lo potrei gestire con estrema sicurezza. Vorrei avere la fiducia di una rete, quella che forse è mancata in questi anni».

Ultima curiosità: con le telepromozioni ha chiuso?

«Sì, ne ho fatte tante e ho deciso di archiviare quel capitolo».

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