Fin troppa attenzione è stata data negli ultimi giorni al fenomeno dei «No mask», qualche migliaia di estremisti imbevuti di complottismo e paranoie che un paese democratico è costretto a tollerare senza legittimare. Ciò non può significare però uno schiacciamento del dibattito sull'estremismo opposto, quello di chi vorrebbe chiudere di nuovo tutto alla risalita dei contagi. Mentre la prima frangia è fortunatamente relegata al lato oscuro del Web e a qualche piccola manifestazione, la seconda è molto più influente e radicata nelle istituzioni. Tre docenti di Harvard, Oxford e Stanford sostengono che grazie alla conoscenze accumulate sul trattamento del Covid-19, con le misure igieniche e preventive oramai conosciute da tutti e proteggendo le categorie più deboli (anziani e malati di altre patologie) sia perfettamente sostenibile il ritorno ad una vita normale. Ora tocca alla politica governare in nome del buon senso e non della paura.
Dagli oggetti connessi ai desideri connessi, ovvero come il web sarà in grado di orientare non solo i consumi, ma anche i nostri comportamenti, assecondando gusti e passioni. Panorama ne parla con alcuni tra i maggiori esperti a livelli mondiale
Cade l'anniversario dell'insurrezione che ha gettato le basi per le rivoluzioni del Novecento. E nelle «memorie» di Louise Michel, protagonista della rivolta, emerge il valore della libertà, che prescinde da steccati ideologici ed esalta il vero sentimento popolare.