La "Laurea Toscanis Causa" del Club del Maledetto Toscano
(Luca Managlia)
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La "Laurea Toscanis Causa" del Club del Maledetto Toscano

Storia, tradizione e cultura si incontrano in questo club dedicato al sigaro ed alla gioia di vivere

I club hanno una storia antichissima, luoghi di incontro, culla delle passioni e simbolo di un'appartenenza. Da sempre gli inglesi si sono fregiati di avere i circoli più antichi e blasonati del mondo ma, carte alla mano, il club privato più antico del mondo è il Circolo degli Uniti a Siena tutt'ora attivo nell'antico Palazzo dell'ex Tribunale della Mercanzia, affacciato su piazza del Campo, dal 1657.


(Luca Managlia)

Da sempre, in Toscana, esistono simboli che rappresentano uno stile, come il sigaro toscano caro a Giuseppe Garibaldi che ha ispirato poeti e musicisti celebri e l'antico cappello di paglia icona di attori, che evocano filosofie di vita. L'uomo da sempre ha sentito il bisogno di incontrarsi per condividere passioni, interessi, confrontarsi e, perché no, condividere anche in maniera goliardica i piaceri della vita.

In Toscana dal 5 Settembre del 1999 esiste il Club del Maledetto Toscano, nato intorno alla passione dei fondatori, Roberto Fanticelli e Arnoldo Marconi, per il sigaro toscano ma soprattutto paladini del Bienvivre e cultori del Bello e del Buono, che tra infinite fumate hanno scritto anche le due più belle pubblicazioni sul sigaro toscano.

(Luca Managlia)


Dopo 21 anni di eventi esclusivi di grande gusto e divertimento, dove hanno coinvolto personaggi, aperto bottiglie introvabili, fatto fumare sigari rari, il tutto sempre con la travolgente simpatia da "toscanacci", si può affermare che questo Club è un momento di puro piacere per l'anima che ha stimolato idee e progetti innovativi di grande stile.

Vale la pena sottilineare una simpatica iniziativa come quella di insignire del titolo "Laurea Toscanis Causa" a personaggi meritevoli di tale appellativo.

Il suo attuale Presidente, Stefano Fanticelli, maestro di musica nella vita, ci racconta cosa rappresenta il Club del Maledetto Toscano e su quali progetti stanno lavorando.

Quali sono lo spirito e le motivazioni che hanno portato, 21 anni or sono, alla creazione del club?

La motivazione principale era di aggregare delle persone che con la scusa di fumare il toscano, riflettessero sul senso della vita, alla ricerca delle cose belle, alla riscoperta di quei valori del Rinascimento a noi Toscani tanto cari. Fumare il sigaro toscano è un rito, la sua gestualità ed i suoi tuoi tempi ti impongono riflessioni profonde. E' come se ti rapissero dall'affano quotidiano per regalarti momenti di pura estasi. Quel fumo denso dello "stortignaccolo" che ha visto riunificarsi l'Italia dalle labbra di Garibaldi, ha ispirato musicisti del calibro di Verdi, Puccini, Mascagni e Toscanini, ha accompagnato l'estro di un artista come Modigliani, oggi ci regala momenti conviviali dove, se anche è più difficile vedersi, è più facile entrare in sintonia.

Qual'è stata la più bella fumata che ha fatto?

La fumata più bella della mia vita la ricordo a Foiano della Chiana, quando organizzammo una verticale di otto annate del Moro (il sigaro Toscano magnum) dall'annata 2000 al 2007, in abbinamento con il Vinsanto Occhio di Pernice di Avignonesi. Mi ricordo che ci passammo il sigaro per ore, come se fosse un calumet della pace. In quell'occasione c'era con noi un personaggio epico per gli amanti del vin santo, Ettore Falvo, la memoria storica del vin santo più conosciuto ed apprezzato al Mondo.

Quali programmi avete voi che siete i cavalieri del terzo millennio?

Stiamo risistemando una antica barca a vela, interamente in legno, per creare la sede galleggiante del Club. Nella nostra cambusa ci sarà il meglio della Toscana, ovviamente un humidor di sigari da sogno da apprezzare con la brezza marina cullati dalla sinfonia del mare, ma anche le "chicche" del mio amico macellaio il celebre Simone Fracassi, gli ottimi formaggi di Andrea Magi ed il grandissimo vino il syrah di Cortona di Stefano Amerighi.

Ripercorreremo le rotte di Garibaldi,(ispirandoci al libro il Sigaro di garibaldi) grande marinaio, che salpando dal Puntone di Scarlino veleggiò verso l'Isola d'Elba e poi le cinque terre , sempre con la voglia di viaggiare alla ricerca dell'isola che non c'è, perchè in fondo noi siamo tutti dei Peter Pan.

La Toscana è la terra dei grandi poeti, dei santi, dei ribelli, dei visionari, degli uomini contro corrente, "il solo fra tutti i popoli italiani e stranieri", come come scriveva Curzio Malaparte nel saggio Maledetti Toscani "che non abbia paura dell'inferno, il solo che abbia con l'inferno continui e familiari rapporti, sono i toscani. I quali da tempo immemorabile hanno da sempre viaggiato in quel paese, e tuttora lo percorrono, come se viaggiassero in casa propria. Vanno e vengono dall'inferno quando piace a loro, e nel più semplice modo"

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Federico Minghi