Glitter, paillettes e voglia di libertà
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Glitter, paillettes e voglia di libertà

Carrie Bradshaw è tornata sul piccolo schermo e con lei anche la sua Fendi Baguette di paillettes viola, vittima di un furto per le strade di New York durante la terza stagione di Sex and the City. La ricomparsa della borsa - pardon, «baguette» - della maison italiana (apparsa per la prima volta sulla passerella A/I 199) ha portato a un aumento delle ricerche del 42% e alla decisione di riproporla in edizione limitata a 3.200 euro.

Il successo della borsa non è però completamente dovuto al personaggio interpretato da Sarah Jessica Parker. La moda si è fatta sedurre dal fascino luccicante di paillettes e glitter ben prima che il sequel di SATC arrivasse sui nostri schermi. E c’è chi attribuisce questo nuovo trend a un’altra serie televisiva targata HBO, Euphoria. Il telefilm racconta in maniera nuova (e senza filtri) le vicende di un gruppo di adolescenti, ma quello che ha colpito è l’estetica della produzione, specialmente quando si tratta di make-up. Il regista Sam Levinson ha infatti raccontato come «il trucco è utilizzato in modo emozionale, per aiutare a mostrare il viaggio degli adolescenti all’interno dello show». Tra i momenti più significativi troviamo le lacrime “glitter” di Rue (Zendaya), un trucco imperfetto che traduce perfettamente la malinconia, l’ansia e la tristezza della protagonista. I glitter utilizzati - venduti da Lemonhead LA nella tinta «Spacepaste» - sono andati immediatamente sold out e su TikTok (social più utilizzato dalla Generazione Z) sono comparse milioni di interpretazioni del look, con gemme luccicanti e colori iper pigmentati.

La moda del trucco luccicante ha però una storia più lunga. Nei primi anni Sessanta, polveri scintillanti, rossetti e ombretti erano il perfetto abbinamento ai tubini altrettanto brillanti di Pierre Cardin. E nel decennio seguente il mondo era stato conquistato da Ziggy Stardust e i suoi look fuori dagli schemi. Storicamente, l’universo moda ama contaminarsi delle cultura pop e questi ultimi anni non sono da meno. In questo clima d’incertezza, appare evidente il desiderio di tornare a brillare. Sfuggire dalla quotidianità e immergersi in un nuovo mondo, più brillante.

Storicamente le paillettes sono sempre state simbolo di ricchezza e potere, la stessa parola “paillettes” deriva dallo zecchino veneziano del XIII secolo. Persino nella tomba del grande faraone Tutankhamen sono stati trovati abiti luccicanti. Oggi però il loro significato è cambiato. Complice la pandemia, le paillettes sono diventate per la moda perfetta espressione di libertà. Lo stilista Micheal Halpern ha raccontato al Financial Times: «La gente vuole davvero sentirsi parte di quella fantasia».

Paillettes, scintillii, tinte metallizzate e strass sono protagoniste di tutte le vetrine natalizie. Per celebrare le Feste, Prada ha impreziosito le sue borse più iconiche di paillette. La Cleo si adorna così di luminosi cristalli, mentre le borse tote in rete vengono decorate con grossi pois luccicanti in tinta. Ma anche gonne, cardigan e piccoli accessori si arricchiscono di punti luce mentre i tacchi delle classiche slingback si trasformano in opere d’arte.

Gucci, nella sua sfilata su Hollywood Boulevard, ha presentato un nuovo guardaroba fatto di tessuti satinati, finissime trasparenze, latex scintillanti, tessuti laminati e coretti in pelle e paillettes. Gli abiti anni Venti tempestati di cristalli riportano alle grandi dive del passato come Joan Crawford e Jean Harlow, e così nella collezione «Hollywood Forever» le montature degli occhiali si arricchiscono di cristalli a sottolineare, ancora una volta, il desiderio di espressione.

Ma gli esempi non finiscono qui. Dal completo ricamato di Haider Ackermann indossato da Timothée Chalamet all’ultima Mostra del Cinema di Venezia, passando per la collezione resort di Louis Vuitton dove pesanti spezzati di perline sono stati abbinati a cardigan e aviator in jersey, fino ad arrivare ai luccicanti set coordinati firmati Alberta Ferretti. Secondo Shilla Kim-Parker, ceo di Thrilling, una piattaforma online vintage, i colori oro, argento e rosso rappresentano quasi il 30% delle vendite, un aumento di 10 volte rispetto lo scorso anno. Anche Pinterest, nel suo report sulle tendenze regalo di Natale, ha sottolineato un particolare interesse verso i gioielli vintage in oro, in aumento di 12 volte rispetto lo scorso anno.

Libby Page, senior market editor di Net-a-Porter, uno degli e-commerce di lusso più famosi al mondo, ha segnalato un notevole acquisto degli acquisti glamour, perché i clienti «continuano ad abbracciare un atteggiamento positivo per ala nuova stagione per celebrare il potere edificante della moda». Secondo la giornalista di moda del New York Times, Jessica Testa, l’animus che spinge i consumatori sarebbe diverso. «La gente sa che il mondo non è tornato alla normalità. Tipo, certo, siamo post-pandemia, ma non siamo nemmeno veramente post-pandemia, giusto? Ma le persone stanno cercando di tornare alle loro vite e quando il mondo intorno a te è ancora molto oscuro e tu decidi di vestirti al massimo, penso che ci sia qualcosa di molto simile al dito medio nell'aria a riguardo». Qualunque sia il motivo, per Kate Bellman, capo fashion editor di Nostrom, vede in questa nuova tendenza un ritorno ai «ruggenti anni Venti» con il loro glam, sfarzo e scintillio.

La campagna pubblicitaria della collezione Holidays 2021 di Prada

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Mariella Baroli