Come fare lo Spritz, le nuove tendenze
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Come fare lo Spritz, le nuove tendenze

Da Identità Golose il bartender Fabiano Omodeo consiglia come eseguirne cinque a casa e fare bella figura. Dal rabarbaro alla china

Quando il prosecco incontra il bitter nasce lo Spritz. La ricetta più antica però era fatta di vino bianco mosso e soda e si racconta abbia avuto origini nell’Ottocento sotto l'Impero asburgico. "Consumare i vini locali abbassandone la gradazione alcolica era lo scopo dell'aggiunta dell’acqua. Il gesto di spruzzare (in tedesco "spritzen") il vino ha dato il nome al famoso aperitivo nato nel Triveneto ma che ha raggiunto la sua piena evoluzione a Venezia", spiega il bartender Fabiano Omodeo a Identità Golose, l'evento di Milano che riunisce da tutto il mondo ogni anno chef stellati ed emergenti oltre che appassionati di enogastronomia. Ecco i segreti per farlo al meglio [SWIPE o CLICCA SU AVANTI]

3 segreti per farlo da bartender

La ricetta più famosa dello spritz è infatti quella del "veneziano" anche se a questa oggi si sono aggiunte molte varianti. "Il trend ci dice che china, vermouth chinato e rabarbaro incontrano i gusti degli amanti dell'aperitivo più cool. Sapori che virano all'amaro donando un profumo e un gusto che va dalle erbe al tabacco che piace soprattutto ai giovani", prosegue il bartender Omodeo. Tre segreti per farlo buono a casa? "Raffreddare il bicchiere con del ghiaccio a cubetti grandi che non non devono allungare il drink ma raffreddarlo, poi eliminare l'acqua in eccesso. Non solo, mettere il ghiaccio fino al top del tumbler e usarne sempre uno molto ampio e capiente perché si possa sviluppare bene l'anidride carbonioca del seltz e del prosecco". Per chi è curioso di provare, ecco qualche ricetta super veloce e facile da eseguire.

Al rabarbaro

Le percentuali sono quelle dello spritz veneziano, ovvero 50 per cento di Aperol, un 25 di prosecco e un rimanente 25 per cento di seltz, solo che al posto del noto liquore arancione si aggiunge lo sciroppo di rabarbaro (di solito si utilizza il Rabarbaro Zucca) che è dato da bucce d'arancia amara, grani di cardamomo, chinino, più una mescolanza di erbe aromatiche.

Alla china

Rinfrescante e fuori dal coro dei cocktail è lo spritz con la china. La più famosa è la China Martini di Martini & Rossi che ha un sapore molto particolare, ovvero agrumato e balsamico. Prodotta della corteccia polverizzata della pianta, con l’aggiunta della scorza di arancia amara, oltre a eventuali altre erbe officinali e spezie, più che come aperitivo questo spritz può essere servito dopo cena, quale digestivo.

Ai fiori di sambuco

Per chi non ama l'amaro, ma lo spritz rivisitato, basta mantenere gli ingredienti base del classico sostituendo lo sciroppo di sambuco al posto del bitter. Nel bicchiere si avrà un drink fresco, fruttato e chiaro un po' come l'originale, da cui è nato quello veneziano. Per eseguirlo correttamente, prima si riempie tutto il bicchiere di ghiaccio e poi si versano il prosecco, lo sciroppo di sambuco e il seltz guarnendo con un paio di foglie di menta. Volendo la menta la si sostituisce con della mela verde che dona al cocktail freschezza e la giusta acidità.

Aperol Spritz

Lo spritz veneziano è un intramontabile. Fatto da un 50 per cento di Aperol, un 25 di prosecco e un rimanente 25 per cento di seltz che dona vivacità al drink, è possibile sostituire quest'ultimo ingrediente con dell'acqua gasata. L'importante è che sia ben carbonata, ossia con molte bollicine. A completare il tutto una fettina d'arancio.

L'originale al bitter

Gli amanti del gusto amaro lieve provino con l'unione con il Campari. Il Bitter (al posto dell'Aperol, poi il resto delle dosi resta lo stesso) è capace di stimolare a ogni sorso un fondo di asprezza mitigata dalle bollicine del prosecco.

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Chiara Degl'Innocenti