Matteo Renzi
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Ecco perché Matteo Renzi punta tutto sullo Ius Soli

Uscito dalla direzione Pd in evidente difficoltà, il segretario del Pd spera di recuperare elettori a sinistra. Ma i rischi non sono pochi

"D'Alema, di' una cosa di sinistra", implorava Nanni Moretti nel film del 1998 Aprile. Quasi vent'anni dopo, Matteo Renzi sa che è il momento per lui di raccogliere l'invito. Ed ecco che ingaggia una battaglia di sinistra, rossa, rossissima, sullo Ius Soli, un crocevia importante per il futuro del rottamatore che vede sempre più in salita la strada per Palazzo Chigi. 

È tramite lo Ius Soli che il segretario del Pd spera di recuperare terreno tra gli elettori di sinistra, che il gruppone (o gruppetto) che cerca di riunirsi attorno a Giuliano Pisapia (in prima fila proprio D'Alema) vuole togliergli. Il rischio però è alto. Anzi, altissimo. Riconoscere la cittadinanza ai figli di stranieri regolari nati in Italia è un tema direttamente legato all'altro tema caldo, anzi cocente, dell'immigrazione. Renzi sbancherà o perderà tutto?

Così Renzi vuole recuperare a sinistra

Nella delicata direzione del Pd, in programma nel pomeriggio del 6 luglio, Matteo Renzi ha cercato una tregua con la fronda interna al Pd guidata dal Ministro della Cultura Dario Franceschini e dal Guardasigilli Andrea Orlando. Il segretario del Pd ed ex premier (e di nuovo aspirante tale) ribadisce la tendenza maggioritaria del partito, a suo dire l'unico in grado di fare riforme, rifiuta la necessità di una "coalizione", sottolinea l'importanza di "parlare ai cittadini" e non ai capicorrente. Ed è proprio lo Ius Soli la battaglia giusta da cavalcare.

Punzecchiato dai bersaniani di Mdp e dalla nuova creatura di Giuliano Pisapia, accusato dai suoi di strizzare l'occhio a Berlusconi, Renzi vuole smarcarsi dal centrodentra, riprendersi l'elettorato fuoriuscito e blindare quello che è lì lì per guardare altrove. La legge per la cittadinanza italiana diverrebbe così un'altra conquista combattuta con ardore e profondamente di sinistra da pinzarsi al petto - dopo la legge sulle unioni civili, approvata dopo mille polemiche nel maggio del 2016 -, in vista della futura campagna elettorale per le politiche.

Renzi - quindi il governo Gentiloni - è disposto anche a mettere la fiducia sullo Ius Soli. E avrebbe sicuramente la meglio. In Aula troverebbe anche il sostegno di Mdp.
"Avanti sullo Ius soli: è un principio di civiltà": è infatti il mantra con cui il toscano ha aperto la direzione Pd.

Le insidie dello Ius Soli per il Pd

L'obiettivo renziano è che il provvedimento sullo Ius Soli diventi legge prima della chiusura estiva dell'attività parlamentare. L'esame del diritto di cittadinanza era previsto in Senato mercoledì 5 luglio, ma le ripetute sospensioni per la riforma del Codice Antimafia hanno portato a uno slittamento alla settimana successiva (probabilmente l'11 luglio, anche se il provvedimento sui vaccini potrebbe far slittare ulteriormente). 

L'accelerazione di Renzi alza proteste a destra e tra i grillini. "Renzi definisce sacrosanta la legge sullo Ius Soli e ne fa una priorità per la sinistra, dimostrando quanto sia un politico declinante pericoloso. Vuole un'Italia invasa", è la sentenza di Maurizio Gasparri di Forza Italia. 

È chiaro che gran parte della futura campagna elettorale, sia a destra che a sinistra, si giocherà sul tema cruciale dell'immigrazione, così come è stato per le elezioni comunali. L'ondata di sbarchi sulle coste italiane divide profondamente i politici come pure i cittadini, tra chi urla preoccupato all'invasione e chi pensa umanamente all'accoglienza. 

Dall'altra parte della barricata Renzi trova la Lega di Matteo Salvini dai toni agguerriti, Forza Italia decisa ma più pacata, Movimento 5 Stelle che ha ben pensato di seguire gli umori degli italiani, spostandosi dagli antichi principi verso l'ombelico della gente.
Approvare la legge sullo Ius Soli ora, in questa estate bollente di barconi in arrivo, può rivelarsi un'arma a doppio taglio. Diritto di cittadinanza italiana ed emergenza migranti rischiano di sovrapporsi nell'immaginario colletivo. Soprattutto tra chi si sente più di centro che di sinistra.

In seno al Pd molti cominciano a chiedersi se sia il caso di lasciar passare la bella stagione, prima di portare a casa il vessillo dello Ius Soli. Tutti al mare, ora. Per fare cose di sinistra c'è tempo. 

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Simona Santoni

Giornalista marchigiana, da oltre un decennio a Milano, dal 2005 collaboro per Panorama.it, oltre che per altri siti di testate Mondadori. Appassionata di cinema, il mio ordine del giorno sono recensioni, trailer, anteprime e festival cinematografici.

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