La Senatrice Ashley Judd
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La Senatrice Ashley Judd

L'attrice si schiera con i democratici. I repubblicani l'attaccano per le sue gaffes

Non è ancora candidata, ma è già il potenziale bersaglio numero uno del Partito Repubblicano per le elezioni di Medio Termine del 2014. Attrice famosa, attivista per i diritti delle donne e per l'ambiente, Ashley Judd si prenderebbe una bella gatta da pelare. Cercare di portare via il posto a Mitch McConnell, il leader della minoranza repubblicana al Senato. La decisione non è stata ancora presa ufficialmente, ma la protagonista di film come Il Collezionista e High Crimes - Crimini di Stato ha iniziato a esplorare la possibilità di presentarsi alle elezioni in Kentucky tra due anni.

Star di Hollywood, la Judd potrebbe contare sulla sua popolarità e sui lauti finanziamenti che colleghi attori, registi e produttori del'industria del cinema - storicamente da sempre vicina ai democratici - potrebbero riversare nelle casse del suo comitato elettorale. Nelle scorse settimane, l'attrice ha parlato con alcuni congressisti, ha studiato i sondaggi che ha commissionato nello stato, ha valutato pro e contro. Chi la conosce dice che sarebbe molto tentata. Per lei si tratterebbe di una sfida "naturale" dopo le scelte politiche fatte negli scorsi anni.

Ashley Judd si è affrancata dal solo ruolo di diva cinematografica. Per "scendere in campo" ha studiato. Prima ha preso un dottorato in scienze politiche all'Università del Kentucky e poi ha conseguito un master presso la prestigiosa Kennedy School of Goverment di Harvard, una delle più importanti luoghi di formazione della classe dirigente politica degli Stati Uniti e non solo visto che anche il Segretario Ganerale dell'Onu Ban Ki Moon ha conseguito l o stesso titolo proprio in quella scuola. Questi passi fanno comprendere come l'attrice (che attualmente risiede in Tennessee) sia seriamente intenzionata a intraprendere la carriera politica e andare al Congresso.

Per i repubblicani, la Judd rischia di diventare un avversario pericoloso. Anche perché l'obiettivo che l'attrice vuole colpire (il decano McConnell) è uno di quelli grossi. E' vero che non va bene nei sondaggi, ma ha una forte organizzazione locale a disposizione. Consapevoli della minaccia, il GOP si è già lanciato in un attacco preventivo nei confronti dell'attrice, cercando di colpirne il lato debole: le sue posizioni politiche (McConnell ha fatto produrre uno spot in cui la definisce "la radicale liberal di Hollywood seguace di Obama") e le sue espressioni lessicali, tanto "originali" (come vengono definite) da apparire quasi come delle gaffes.

A parte quelle "catturate" da BuzzFeed in un recente discorso a Washington (Il Premio Nobel per la Pace Desmon Tutu definito un "picconatore"), e quella ormai famosa in cui avrebbe accennato a una sorta di sciopero della fame del suo cane, la Judd ha delle posizioni così radicali su temi come la famiglia e l'ambiente che - secondo alcuni consiglieri repubblicani - l'attrice potrebbe essere la versione liberal (speculare) di Todd Akin (il candidato ultraconservatore del GOP al centro di numerose polemiche la scorsa estate a causa di una sua dichiarazione sulle donne stuprate). Secondo gli avversari, le frasi sul rapporto uomo donna di Ashley Judd la fanno apparire una persona che ha quasi superato il confine tra il femminismo e la misandria.

In più, alcune sue frasi contro l'industria del carbone (molto importante in Kentucky) potrebbero provocarle dei problemi di fronte agli elettori che sono assunti in quel settore. Gli stessi democratici sono consci dei pro e dei contro della sua possibile candidatura. I più critici, la mettono giù dura: "Si renderà conto che si tratta di avere un ruolo istituzionale e non una parte cinematografica?". Vedremo che film riuscirà a interpretare Ashley Judd in Kentucky.

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Michele Zurleni

Giornalista, ha una bandiera Usa sulla scrivania. Simbolo di chi vuole guardare avanti, come fa Obama. Come hanno fatto molti suoi predecessori

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