I doni? Fondi di magazzino. L’austerity natalizia della Rai
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I doni? Fondi di magazzino. L’austerity natalizia della Rai

Gubitosi e Tarantola pescheranno da un «outlet» aziendale. Azzerato pure il budget per i regali destinati a 30 cariche istituzionali.

C’erano una volta i sontuosi Natali della Rai con decoder per il digitale terrestre, cesti pieni di prelibatezze e raffinati dvd per cinefili che partivano da
viale Mazzini. Quest’anno, invece, gli abituali destinatari degli auguri Rai dovranno accontentarsi di un regalo riciclato. Il direttore generale Luigi Gubitosi e la presidente Anna Maria Tarantola hanno scoperto infatti l’esistenza di un magazzino Rai, in un capannone di Frascati, zeppo di quella che in gergo si chiama «regalistica». Una sorta di outlet aziendale, ideale in tempo di crisi. Il magazzino è pieno di portachiavi, portacellulari e orologini con il marchio Rai, e di «scampoli» delle varie trasmissioni. Ma la scorta è ricca pure di più pregiati zaini, vassoi e sacche da golf senza logo avanzati dalle liste dei doni dalle direzioni precedenti.

Dall’outlet si pescherà a piene mani, mentre i regali improponibili (a partire da quelli con la farfallina Rai, marchio scaduto a metà del 2010) saranno devoluti a varie onlus. Unico nuovo dono natalizio ammesso: un dvd sulla comunità di San Patrignano, approvato prima dei tagli, ha precisato Letizia Moratti.

Gubitosi e Tarantola hanno pure azzerato il budget natalizio (15 mila euro complessivi per direzione generale e presidenza) destinati ai regali per 30 cariche istituzionali, dal presidente della Repubblica in giù. A loro, non essendo il caso di recapitare un portachiavi riciclato, andrà un affettuoso biglietto d’auguri. Ma la linea del rigore si estende anche ai regali in arrivo ai dipendenti: quelli che valgono più di 150 euro andranno restituiti.

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Antonella Piperno