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Iron Maiden: “Ai concerti si canta, non si gioca con lo smartphone”

Iron Maiden: “Ai concerti si canta, non si gioca con lo smartphone”

Alla viglia del nuovo tour i campioni dell’heavy metal chiedono ai fan di vivere un’esperienza “mobile free”

Non sono i primi a dirlo, ma di sicuro ha fatto rumore la presa di posizione dei campioni mondiali dell’heavy metal. Un gruppo che da cinquant’anni riempie arene e stadi di fedelissimi che conoscono a memoria ogni singola strofa dei loro pezzi.

Per il Run for Your Lives World Tour che sta per iniziare gli Iron Maiden (il 13 luglio allo Stadio Euganeo di Padova) hanno deciso di fare una richiesta al loro pubblico nel nome di un’esperienza mobile free. Una sorta di ritorno agli anni Ottanta quando gli show erano solo entusiasmo e partecipazione senza distrazioni tecnologiche.

«Vogliamo che i fan si godano gli spettacoli in prima persona, piuttosto che sui loro piccoli schermi. L’uso eccessivo del telefono riduce il piacere dell’esperienza live anche per la band che dal palco vede interminabili file di telefoni illuminati. L’ossessione per lo smartphone è ormai sfuggita di mano al punto da diventare una distrazione inutile, soprattutto per chi suona» spiega il manager del gruppo, Rod Smallwood.

«Spero che i fan lo capiscano e siano ragionevoli nel limitare l’uso delle fotocamere dei loro telefoni, per rispetto della band e degli altri spettatori… Quindi, godetevi il momento più bello della vostra vita mentre vi unite alla famiglia dei Maiden cantando a squarciagola, invece di tirare fuori il telefono! Non è una richiesta così assurda, vero?».

Questo il parere del gruppo. Difficile sostenere che non abbiano pienamente ragione. La questione non è tornare indietro nel tempo o negare il progresso tecnologico. Si tratta soltanto di vivere uno spettacolo per quello che è, cioè un’esperienza per occhi e orecchie, da gustare senza l’intermediazione ossessiva del cellulare. Anche perché dal punto di vista di chi paga il biglietto per uno show non è esaltante trovarsi davanti qualcuno che tenendo le braccia alzate per riprendere il concerto ostacola la visione degli altri per tre quarti dello spettacolo.

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