Musica

Rolling Stones, 50 anni dal primo album

Storia fotografica della registrazione e del tour successivo negli Usa

Londra, 17 aprile 1964. In piena beatle-mania esce il primo album di Jagger e co., The Rolling Stones.
A 50 anni dall'evento, la storia fotografica della registrazione del disco e del tour negli Stati Uniti che seguirà l'uscita dell'opera prima della band.

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Getty Images

Dello studio di registrazione a Soho, Keith Richards ricorderà anni dopo, in un'intervista, l'essenzialità degli strumenti usati in quelle sessioni. 

La sala era insonorizzata da contenitori per le uova ed il registratore era un semplicissimo Revox mono a sole 2 tracce. Ma proprio da quella saletta scarna nasceranno i suoni rock ruvidi del primo album del gruppo londinese. I risultati superano però ogni aspettativa: il disco si piazzerà al numero 1 delle classifiche inglesi per ben 12 settimane consecutive.

Le registrazioni dell'album sono intervallate da frequenti apparizioni televisive e radiofoniche fino al 4 febbraio, quando vengono incisi altri 3 brani di cui uno mai pubblicato, "Andrew's Blues" un brano irriverente dall'autore incerto, che sarà incluso in un raro bootleg del 1972, "Necrophilia".

Per meglio rendere l'idea dell'approccio degli Stones al loro primo long playing, basta citare le parole del bassista Bill Wyman riguardo l'incisione di "Can I get a WItness?". Jagger si presentò in studio senza aver la minima idea del testo, che scrisse in meno di mezz'ora durante una passeggiata tra le vie di Soho.

Ci vollero soltanto 10 giorni per completare l'opera prima degli Stones. L'impegno in studio fu interrotto dalle date dal vivo della band, che durante una performance a Chatham incontrò tra gli altri un giovanissimo sessionman: Jimmy Page.

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