New York si interroga sulla morte dei due agenti
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New York si interroga sulla morte dei due agenti

Brinsley ha ucciso per "vendicare" gli afroamericani vittime della violenza della polizia. Un gesto assurdo e disperato che non intacca #BlackLivesMatter

È ormai certo che Ismaaiyl Brinsley, 28 anni, ha ucciso due poliziotti - Rafael Ramos e Wenjian Liu - a Brooklyn sabato 20 dicembre, per "vendicare" l'uccisione di cittadini afroamericani da parte della polizia.

Bill De Blasio ha difeso la legalità
Ora, il modo peggiore per inquadrare questo atto criminale è collegarlo alle reazioni civilissime e indignate, della parte migliore della società americana, contro la violenza assurda della polizia. Per esempio quella di Ferguson, che costò la vita a Mike Brown in agosto, o a New York City con il caso del soffocamento di Eric Garner in luglio.

Sono quindi assurde e fuori luogo le accuse che una parte della polizia di New York (NYPD) ha lanciato contro il sindaco Bill De Blasio, "colpevole" di aver mostrato nella scorsa settimana preoccupazione per le violenze degli agenti.

La rabbia e il risentimento, l'esaltazione della vendetta generano sempre altra violenza, ingiustificata, spesso stupida e nichilista e distruttiva, anche per chi la esercita.
È la violenza che brucia i negozi e genera i saccheggi. O quella ancora più assurda che porta a uccidere qualcuno - in questo caso due poliziotti - solo perché appartiene a una "categoria", ritenuta indistintamente responsabile di atti ingiusti.

#BlackLivesMatter è il modello per il movimento dei diritti civili del XXI secolo

Giustizia
Ma questa stupida violenza non ha nulla a che fare con quel moto di indignazione che chiede giustizia e che si è espresso, in modo pacifico, la scorsa settimana, in centinaia di manifestazioni, le principali a Washington e a New York City, sotto lo slogan #BlackLivesMatter, ideato dopo la morte di Trayvon Martin, assassinato da un vigilante di quartiere a Miami Gardens in Florida nel 2012.

50 anni dopo Martin Luther King
Il moto di indignazione è dunque contro la violenza della polizia, che viene vista come parte di una più vasta ingiustizia, che include l'impunità per gli agenti e arriva fino alla emarginazione sociale che buona parte degli afroamericani subisce, a 50 anni dalla conquista dei diritti civili sotto la guida pacifica di Martin Luther King. Come ha scritto Khalil Gibran Muhammad sul Guardian#BlackLivesMatter è il modello per il movimento dei diritti civili del XXI secolo.

Ferguson e la questione razziale in America


Uccisi a sangue freddo
Rafael Ramos e Wenjian Liu sono stati uccisi con colpi d'arma da fuoco alla testa, mentre erano nella loro auto. Non hanno nemmeno avuto il tempo di reagire. Probabilmente non si sono accorti di quel che accadeva. Dal 2011 non veniva ucciso in servizio un poliziotto a New York.

Brinsley aveva in un certo modo annunciato le sue intenzioni su Instagram, con #ShootThePolice e "I’m Putting Wings On Pigs Today. They Take 1 Of Ours…..Let’s Take 2 of Theirs". E soprattutto aveva sparato nello stomaco alla fidanzata nella contea di Baltimora, Maryland prima di mettersi in viaggio verso nord.
La polizia di Baltimora aveva identificato i post di Brinsley e i suoi movimenti, seguendo le posizioni del telefono cellulare e aveva avvertito la polizia di New York.

Arrivato a New York, a Brooklyn, Bedford-Stuyvesant, Brinsley ha sparato a sangue freddo ai due poliziotti. Il killer poi è sceso nella fermata della metropolitana vicina e si è sparato, uccidendosi. 

Chi era l'assassino
Brinsley aveva una lunga fedina penale: era stato arrestato varie volte in Georgia per furto, rapina, possesso illegale di arma da fuoco.

Il suo ultimo indirizzo lo collega alla Georgia, ma aveva legami con Brooklyn dove viveva la sua ex donna che lo aveva reso padre di un bambino 11 mesi fa. La madre e la sorella di Brinsley hanno raccontato alla polizia che era violento e che avevano paura di lui.

Gli investigatori sospettano che sia stato anche un membro di una nota gang, la Black Guerrilla, fondata negli anni '60 nel carcere di San Quentin, in California, da un membro delle 'Pantere nere', George Jackson. Un paio di settimane fa, la gang ha rivolto minacce contro la polizia di New York, dichiarando "la stagione aperta contro gli agenti".

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Luigi Gavazzi