Parmalat: 12 mesi ostaggio dei pm
Credit: Pino Prina
Economia

Parmalat: 12 mesi ostaggio dei pm

Dal rischio di un cda commissariato dalla procura alla parziale assoluzione. Per un’acquisizione che invece piaceva al mercato

Un vertice aziendale condizionato sulle decisioni strategiche del gruppo, milioni di euro spesi in consulenze, un consiglio di amministrazione che dedica l’80 per cento del tempo a difendere il proprio operato e che rischia di essere commissariato, un fatto mai accaduto per una società quotata.

È stato un anno vissuto pericolosamente per la Parmalat, da quando lo scorso dicembre la società è finita nel mirino della Procura di Parma. Il sospetto dei magistrati è che l’acquisizione delle società Lactalis american group (Lag) sia stata effettuata nell’interesse del nuovo proprietario della Parmalat, cioè i francesi della Lactalis, e non della stessa impresa italiana. Una tesi smontata non solo dal giudizio dei mercati (il titolo è cresciuto di quasi il 50 per cento in un anno) e dai risultati aziendali, ma anche, lunedì 11 novembre, dal tribunale.

Ecco le tappe dell’ultimo calvario dell’azienda di Collecchio.

22 maggio 2012. La Parmalat annuncia l’acquisizione della Lactalis american group (Lag).

2 luglio 2012. La società di investimenti Equita diffonde un report in cui consiglia di acquistare azioni Parmalat proprio per i benefici che porterà l’acquisizione, anche se avvenuta in conflitto di interessi. La sim conferma il suo «buy» in agosto.

12 novembre 2012. Un’altra sim, la Cheuvreux, sottolinea i buoni risultati messi a segno dal gruppo grazie anche all’integrazione della Lag.

11 dicembre 2012. La polizia tributaria di Parma e di Bologna e la Guardia di finanza eseguono una perquisizione negli uffici della Parmalat, disposta dalla Procura di Parma, per acquisire documentazione riguardante l’operazione di acquisto della Lag.

28 febbraio 2013. Il pubblico ministero anticipa alla stampa le proprie conclusioni che si sostanziano nella richiesta di revoca del consiglio di amministrazione e nella richiesta di nomina di un amministratore giudiziario.

20 marzo 2013. La Parmalat approva il bilancio 2012 con risultati record.

2 aprile 2013. Il tribunale nomina un commissario ad acta, nella persona del professore Angelo Manaresi, destinato ad affiancarsi alla PricewaterhouseCoopers e al collegio degli esperti indipendenti, già nominati in precedenza dal comitato per il controllo interno della società.

16 settembre 2013. Deposito della terza relazione del commissario Manaresi in cui sottolinea che «il danno sia per i piccoli azionisti sia per la credibilità del mercato» è stato «molto grande».

23 settembre 2013. Il consiglio della Parmalat esamina il parere del collegio degli esperti indipendenti, composto dai professori Mario Cattaneo, Paolo Andrei e Marco Ziliotti, sul procedimento di valutazione adottato in occasione dell’acquisizione della Lag: conferma che esso risulta conforme a quello di mercato.

11 novembre 2013. Il Tribunale di Parma respinge la richiesta del procuratore di revocare il consiglio di amministrazione. Nelle conclusioni, il tribunale sottolinea che l’acquisto della Lag «ha comportato innegabili ricadute positive per Parmalat, anche sotto il profilo patrimoniale».

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