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ANSA/ORIETTA SCARDINO
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Ecco perché l'Europa non è in grado di gestire la crisi dei migranti

La popolazione invecchia e diventa sempre più intollerante, la democrazia non si rinnova e muore

Perché l'Europa non è ancora riuscita a trovare una formula, un modello, una strategia in grado di affrontare unacrisi umanitariache va avanti ormai da troppo tempo? Se lo è chiesto il magazine americano Time, trovando come unica risposta un problema di mentalità. O meglio di "anzianità" della popolazione.

Le conseguenze di una mentalità troppo vecchia

Il ragionamento del Time è molto semplice, e riprende il punto di vista di David Runciman, un politologo dell'Università di Cambridge che ha appena pubblicato un libro intitolato How Democracy Ends, ovvero come finiscono le democrazie. Le società europee sono diventate sempre più vecchie, e questo ha impedito quel ricambio generazionale di mentalità e di idee necessario per affrontare le complessità del mondo di oggi. La stessa evoluzione l'ha fatta anche il Giappone, paese tradizionalmente contrario a ogni forma di immigrazione e dove, infatti, la popolazione ammette di preferire i robot agli stranieri.

Una società troppo vecchia

Sono passati tre anni da quando la foto del piccolo corpo senza vita di Alan Kurdi, sdraiato a pancia in giù su una spiaggia turca, non solo ha fatto il giro del mondo ma ha convinto un'Europa sempre più nazionalista e conservatricea fare qualcosa per affrontare la tragedia umanitaria da cui era stata investita. Allora il dibattito ruotava attorno all'umanità di immigrati in cerca di un rifugio. Oggi hanno ricominciato ad essere i nostri peggiori nemici.

Alla base di questa ostilità e mancanza di empatia diffusa ci sarebbe una società troppo vecchia. L'analisi di Runciman ricorda come per la prima volta ci ritroviamo ad interagire in società democratiche dominate dal pensiero e dalle idee delle vecchie più che delle nuove generazioni. E questo è un problema, perché solo i giovani hanno la predisposizione e la forza per aprirsi al diverso, alle società multiculturali.

Crisi economica e mentalità

Le conseguenze di una crisi economica che in alcune regioni, Italia inclusa, sembra non passare mai hanno spinto tante società europee a chiudersi ancora di più. E questo è un problema perché a forza di scontrarsi con difficoltà interne apparentemente insormontabili i giovani finiscono col mutuare la mentalità e l'atteggiamento delle generazioni più anziane. In questo caso alla ricerca di un capro espiatorio per le loro difficoltà. Riducendo i margini di umanità, apertura mentale e tolleranza che sono disposti ad abbracciare, e condannando le loro società a una morte molto lenta e molto dolorosa.

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Claudia Astarita

Amo l'Asia in (quasi) tutte le sue sfaccettature, ecco perché cerco di trascorrerci più tempo possibile. Dopo aver lavorato per anni come ricercatrice a New Delhi e Hong Kong, per qualche anno osserverò l'Oriente dalla quella che è considerata essere la città più vivibile del mondo: Melbourne. Insegno Culture and Business Practice in Asia ad RMIT University,  Asia and the World a The University of Melbourne e mi occupo di India per il Centro Militare di Studi Strategici di Roma. Su Twitter mi trovate a @castaritaHK, via email a astarita@graduate.hku.hk

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