Ddl Riforme, cosa prevedono gli emendamenti dell'accordo
ANSA/ ALESSANDRO DI MEO
News

Ddl Riforme, cosa prevedono gli emendamenti dell'accordo

Live blogging: mentre si ricuce lo strappo fra renziani e minoranza, è prossimo un incontro con Calderoli autore di 82 milioni di emendamenti

Ore 12:50 - Da parte del governo è giunta a Roberto Calderoli una richiesta per "incontrarsi e discutere". Lo ha detto ai giornalisti l'esponente della Lega che ha presentato 82 milioni di emendamenti, ribadendo di essere "pronto a ritirarli se ci sono soluzioni" a tre questioni poste: funzioni del Senato, funzioni delle Regioni, autonomia finanziaria degli enti territoriali.

"Gli 82 milioni di emendamenti - ha detto Calderoli - sono una difesa della democrazia, perchè questa riforma è pericolosa: mette un uomo solo al comando sul modello del fascismo. Questi emendamenti - ha insistito - sono il bastone, che puo' diventare carota se sono pronti al dialogo".

Ai giornalisti che gli hanno domandato da parte di quale esponente del governo, Calderoli ha risposto sorridendo: "si dice il peccato ma non il peccatore. Comunque basta sedersi attorno a un tavolo per trovare una soluzione".   

Ore 11:10 - Ecco cosa prevedono gli emendamenti Finocchiaro che potrebbero sbloccare la riforma del Senato:

- La prima proposta specifica che l'elezione dei consiglieri-senatori da parte degli enti territoriali avverrà "in conformità alle scelte espresse dagli elettori per i candidati consiglieri" secondo le modalità stabilite dalla legge.
- La seconda proposta attribuisce al solo Senato la funzione di raccordo tra lo Stato e gli Enti territoriali e locali e la valutazione delle politiche pubbliche, dell'attivita' delle pubbliche amministrazioni e la verifica dell'impatto delle politiche della Ue sui territori.
- La terza proposta, mantenendo la composizione della Corte costituzionale a 15 giudici, ripristina il testo originario che prevede che un terzo siano nominati dal Presidente della Repubblica, un terzo dalle supreme magistrature ordinaria ed amministrativa, tre dalla Camera e due dal Senato.

Ore 11:00  - I capigruppo di maggioranza del Senato - Renato Schifani (Ap), Luigi Zanda (Pd) e Karl Zeller (Autonomie) - hanno sottoscritto i tre emendamenti firmati da Anna Finocchiaro sul ddl Boschi.

Ottantaduemila emendamenti
9:30 - "Sono 82.730.460 i miei emendamenti alla Riforma costituzionale. Non ho sentito nessuno della maggioranza avevo segnalato che li avrei presentati". Così il vicepresidente del Senato Roberto Calderoli ha risposto ai giornalisti a palazzo Madama dopo aver annunciato la presentazione della valanga di emendamenti da guinness dei primati. Si tratta di 200 emendamenti cartacei e il resto su dvd.

Ore 9:00 - È ripresa questa mattina la discussione al Senato del disegno di legge Boschi per la riforma costituzionale.

Fino alle 9 era possibile presentare gli emendamenti: in particolare, attenzione ai tre presentati dalla maggioranza, a firma Anna Finocchiaro (presidente della commissione Affari Costituzionali).

Potrebbero infatti essere decisivi: frutto di una mediazione interna al Pd che dovrebbe ricucire lo strappo fra renziani e la minoranza.

Gli emendamenti di 'mediazione' firmati Finocchiaro riguarderebbero: l'articolo 2 comma 5 (sulla elezione dei senatori), le funzioni del Senato e la terza l'elezione dei giudici della Corte Costituzionale.

Ieri sera l'accordo sembrava fatto ma secondo quanto riferito da fonti della maggioranza, all'approssimarsi della scadenza e in assenza di un intesa completa, si è deciso di presentare intanto questi emendamenti.

Dalla minoranza Dem fanno sapere che l'intesa c'è ma sono stati ripresentati i loro 17 emendamenti.

Sono invece 61 mila gli emendamenti presentati da Sel, "molti di merito" riferisce la capogruppo, Loredana De Petris.
Da Forza Italia sono arrivate 1.173 proposte di modifica, mentre dal Movimento 5 stelle sono stati depositati 200 emendamenti, tutti di merito come riferiscono dal gruppo.

ANSA/ALESSANDRO DI MEO
Domenico Scilipoti durante la discussione della riforma Costituzionale in aula del Senato, Roma, 17 settembre 2015

I più letti

avatar-icon

bbbbbbbbb