
Nella combo da sinistra Alexis Ernesto Garcia Rojas, Jackson Jahir Trivino Lopez, Jose’ Ernesto Rosa Martinez, i tre sudamericani arrestati per l’aggressione al capotreno di Trenord la sera dell’11 giugno nella stazione di Villapizzone sul passante ferroviario di Milano. 13 giugno 2015.

Alexis Ernesto Garcia Rojas in una foto diffusa il 13 giugno 2015

Jackson Jahir Lopez Trivino in una foto diffusa il 13 giugno 2015.

Jose’ Emilio Rosa Martinez in una foto diffusa il 13 giugno 2015.

Un fermo immagine tratto da un video diffuso in occasione di un’operazione del 2013 mostra “Peligro”, soprannome di Jackson Jahir Lopez Trivino, ecuadoriano di 20 anni, uno dei ragazzi sudamericani arrestati per il tentato omicidio del capotreno alla stazione ferroviaria di Villapizzone.

Alcuni tatuaggi utilizzati dagli affiliati della gang MS13, alla quale appartenevano i tre aggressori del capotreno Carlo Di Napoli, in un’immagine diffusa dalla Polizia in occasione di un’operazione che coinvolse l’organizzazione nell’ottobre 2013

Alcuni tatuaggi utilizzati dagli affiliati della gang MS13, alla quale appartenevano i tre aggressori del capotreno Carlo Di Napoli, in un’immagine diffusa dalla Polizia in occasione di un’operazione che coinvolse l’organizzazione nell’ottobre 2013.

Un tatuaggio utilizzato da un affiliato della gang MS13, alla quale appartenevano i tre aggressori del capotreno Carlo Di Napoli, in un’immagine diffusa dalla Polizia in occasione di un’operazione che coinvolse l’organizzazione nell’ottobre 2013.

La fermata del passante ferroviario di Villapizzone dove ieri sera una banda ha aggredito a colpi di machete un macchinista e un capotreno a Milano, 12 giugno 2015. ANSA/MOURAD BALTI TOUATI

La fermata del passante ferroviario di Villapizzone dove ieri sera una banda ha aggredito a colpi di machete un macchinista e un capotreno a Milano, 12 giugno 2015. ANSA/MOURAD BALTI TOUATI

La fermata del passante ferroviario di Villapizzone dove ieri sera una banda ha aggredito a colpi di machete un macchinista e un capotreno a Milano, 12 giugno 2015. ANSA/MOURAD BALTI TOUATI

La fermata del passante ferroviario di Villapizzone dove ieri sera una banda ha aggredito a colpi di machete un macchinista e un capotreno a Milano, 12 giugno 2015. ANSA/MOURAD BALTI TOUATI

Un fermo immagine tratto da un video mostra una pattuglia della polizia sul luogo dove due ferrovieri sono stati aggrediti da una banda armata di machete nella stazione del passante ferroviario di Villapizzone, Milano, 11 giugno 2015. ANSA/ GARZILLO SALVATORE

Un fermo immagine tratto da un video mostra il luogo dove due ferrovieri sono stati aggrediti da una banda armata di machete nella stazione del passante ferroviario di Villapizzone, Milano, 11 giugno 2015. ANSA/ GARZILLO SALVATORE

Un fermo immagine tratto da un video mostra il luogo dove due ferrovieri sono stati aggrediti da una banda armata di machete nella stazione del passante ferroviario di Villapizzone, Milano, 11 giugno 2015. ANSA/ GARZILLO SALVATORE

Un fermo immagine tratto da un video mostra il luogo dove due ferrovieri sono stati aggrediti da una banda armata di machete nella stazione del passante ferroviario di Villapizzone, Milano, 11 giugno 2015. ANSA/ GARZILLO SALVATORE

Un fermo immagine tratto da un video mostra il luogo dove due ferrovieri sono stati aggrediti da una banda armata di machete nella stazione del passante ferroviario di Villapizzone, Milano, 11 giugno 2015. ANSA/ GARZILLO SALVATORE











Tre giovani sudamericani, che hanno preso parte all’aggressione nei confronti di due ferrovieri, uno dei quali venne colpito con il machete e rischiò di perdere un braccio lo scorso giugno a Milano, sono stati condannati a pene fino a 16 anni di carcere. Lo ha deciso il gup di Milano Alfonsa Ferraro che ha assolto invece altri tre giovani imputati, uno dei quali era stato arrestato assieme agli altri tre condannati oggi. Il giudice ha anche disposto risarcimenti per i due ferrovieri.
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In particolare, il giudice, al termine del processo con rito abbreviato e a seguito dell’inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto Alberto Nobili e del pm Lucia Minutella, ha condannato Jackson Lopez Trivino, detto “Peligro”, a 16 anni, Josè Ernesto Rosa Martinez a 14 anni e Andres Lopez Barraza, detto “Pajaro Loko”, a 11 anni e 4 mesi.
Tutti e tre sono stati condannati per tentato omicidio perché, secondo l’accusa, avrebbero preso parte all’aggressione col machete nei confronti di Carlo Di Napoli, avvenuta lo scorso 11 giugno alla fermata di Villapizzone, a Milano, e avrebbero anche aggredito a calci e pugni l’altro ferroviere, Riccardo Magagnin. Sempre secondo le indagini, i tre avrebbero fatto parte della gang di latinos “MS13”. In particolare, Rosa Martinez, reo confesso e che ha collaborato alle indagini dopo l’arresto, è colui che colpì col machete Di Napoli al braccio, mentre Lopez Trivino, che ha sempre negato ogni responsabilità, sarebbe stato colui che ha aggredito Magagnin.
Lopez Trivino è stato condannato alla pena più alta. Il terzo condannato, invece, secondo le indagini, avrebbe passato il machete a Rosa Martinez. Assolto, invece, per non aver commesso il fatto Alexis Ernesto Garcia Rojas, detto “cigarrito”, difeso dal legale Robert Ranieli e che era stato arrestato dopo i fatti assieme agli altri tre. Il gup con il proscioglimento ha disposto anche la sua scarcerazione. Assolti, sempre per non aver commesso il fatto, altri due imputati che erano a piede libero. Il pm aveva chiesto sei condanne a pene comprese tra gli 8 e i 14 anni. A Di Napoli, assistito dal legale Luca Ponzoni, il gup ha riconosciuto una provvisionale di 50mila euro, mentre a Magagnin, assistito dall’avvocato Matteo Calori, è andata una provvisionale da 20mila euro. Le motivazioni della sentenza saranno depositate tra 60 giorni. (Ansa)
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