Paul McCartney si esibirà a Lucca e Napoli a 50 anni dalla fine dei Beatles
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Paul McCartney si esibirà a Lucca e Napoli a 50 anni dalla fine dei Beatles

L'artista di Liverpool, uno dei più grandi compositori del Ventesimo secolo, torna in Italia nel 2020 per due concerti. Le informazioni sui biglietti

Finalmente, dopo alcuni anni di assenza dall'Italia (l'ultimo concerto è stato nel 2013 all'Arena di Verona), torna a esibirsi da noi Paul McCartney, un nome che non ha certo bisogno di presentazioni.

Cantautore, polistrumentista, produttore, attore, pittore ed attivista, Paul McCartney, che ha compiuto a giugno 77 anni, è uno dei più grandi compositori del Ventesimo secolo, oltre che autore di alcuni tra i brani più iconici dei Beatles.

Il Macca, come lo chiamano affettuosamente i fan, si esibirà a giugno per due sole date a Piazza del Plebiscito a Napoli (10 giugno) e alle Mura Storiche di Lucca (13 giugno) nell'ambito del "Freshen Up" Tour, a 50 anni esatti dallo scioglimento dei Beatles, avvenuto il 10 aprile del 1970.

“Non posso credere che siano passati sette anni dal nostro ultimo concerto in Italia - dichiara Sir Paul in un video rivolto ai fan italiani- Ci siamo divertiti tantissimo in quell’ultimo viaggio quindi siamo certi che queste saranno due serate memorabili per noi e non vediamo l’ora di tornare. Un ulteriore bonus per me è il fatto che questa sarà la mia prima volta di sempre a Lucca. Tieniti pronta a scatenarti, Italia!”.

Quello tra i Beatles è stato un incontro magico tra quattro personalità assai diverse, che insieme hanno dato vita a un'epopea irripetibile per qualità e quantità di brani indimenticabili.

Una carriera tutto sommato breve, quella dei Fab Four, che va dal 1962 al 1970, ma incredibilmente intensa, che ha prodotto dodici album, ognuno dei quali è entrato a pieno diritto nella storia del rock.

McCartney sarà, inoltre, headliner il 27 giugno alla prossima edizione del Glastonbury Festival.

Le informazioni sui biglietti

Ecco le informazioni sull'acquisto dei biglietti per quello che si preannuncia come l'evento musicale più importante della prossima estate, un sogno realizzato dall'agenzia D'Alessandro & Galli, che da anni organizza i suoi concerti.

Biglietti in vendita da venerdì 22 novembre ore 10 pre-sale online in esclusiva per gli ascoltatori di Virgin Radio (Registrati su virginradio.it per ricevere il codice che renderà possibile l’acquisto su www.ticketone.it/virginradio)

La vendita generale dei titoli d’ingresso aprirà alle ore 10:00 del prossimo 25 novembre su Ticketone e sul sito del promoter D'Alessandro & Galli.

Il concerto di Napoli avrà una capienza tra le 22mila e le 25mila persone. Tre le fasce di prezzo: posti in piedi da 78 euro, posti in piedi pit a 130 euro e tribuna numerata a 220 euro.

A Lucca la capienza sarà di circa 40mila persone. Posto in piedi da 86 euro, posto in piedi pit da 130 euro e tribuna laterale numerata da 220 euro.

Le curiosità di una carriera leggendaria

A partire dai gloriosi anni Sessanta, Paul, con il suo fedele violin bass Hofner, ha tessuto linee melodiche e progressioni mai sentite prima d’ora, imitate poi dai migliori bassisti jazz e fusion.

Abilissimo nella creazione di armonie vocali, tecnica imparata dal padre jazzista, McCartney non ha eguali nei panni del cantante di ballate, traendo ispirazione dai suoni assorbiti durante l’infanzia nelle sale da ballo britanniche, ma anche da Elvis Presley ed Everly Brothers, ben presenti nella creazione di Michelle.

Paul frequentava mostre d’arte, concerti di musica contemporanea e performance d’avanguardia.

Passava molto tempo in studi a rifinire le sue melodie e a giocare con le allora limitate possibilità tecnologiche degli Abbey Road, preparando lui stesso, ad esempio, gli inquietanti loop di Tomorrow never knows.

Inoltre si interessava alla politica, all’ambiente e a tutto ciò che stimolava la sua vorace curiosità; rivelava, a un orecchio più attento, tutto il suo amore per il rock ( Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band, Live and let die) e per il soul della Motown (Got to Get You into My Life).

“Paul è come un pittore impressionista. Se si considerano i pezzi uno alla volta, la musica potrebbe sembrare semplice, ma l’opera complessiva è davvero sofisticata. E’ un cantante davvero preciso e controllato”, ha dichiarato James Taylor, la cui carriera è iniziata proprio sotto l’egida dei Beatles.

Tra i Fab Four, McCartney è sempre stato l’ambasciatore e il divulgatore più attento e attivo dell’eredità artistica dei Beatles, si pensi al monumentale progetto Anthology, alla compilation One e alle rimasterizzazioni di tutti gli album della band nel 2009.

Nel 2017 Paul McCartney ha riacquistato i diritti di 267 canzoni dei Beatles (per anni appartenute a Michael Jackson) grazie a un accordo con la Sony/ATV.

I termini dell'intesa restano segreti perché l'accordo è confidenziale.

McCartney, undicesimo nella lista di "Rolling Stone" dei cento migliori cantanti al mondo e terzo in quella dei migliori bassisti, è anche un convinto sostenitore della dieta vegetariana, dei diritti degli animali, dell'educazione musicale nelle scuole, delle campagne sulla cancellazione del debito del Terzo Mondo e di quelle contro le mine antiuomo e la caccia alla foca.

Il suo ultimo album "Egypt Station"

La sua ultima fatica discografica è Egypt Station, il cui titolo riprende uno dei dipinti di Paul, pubblicato nel 2018, a sei anni dal successo del precedente New che, nel 2013, ha scalato le classifiche internazionali.

Anticipato dai due singoli I Do not Know e Come On To Me, Egypt Station è stato registrato tra Los Angeles, Londra, Sussex e prodotto (con l'eccezione di un brano di Ryan Tedder) da Greg Kurstin (Adele, Beck, Foo Fighters).

Dell'enigmatico titolo dell'album, Paul afferma: "Mi piacevano le parole Egypt Station . Mi ricordavano il tipo di album che solitamente facevamo…, Egypt Station parte dalla stazione della prima canzone e successivamente ogni canzone è una stazione diversa. Ogni brano è costruito intorno a questo concetto. Lo considero come una location da sogno dalla quale si diffonde la musica. "

Le 14 canzoni di Egypt Station si combinano per trasmettere un'atmosfera di viaggio unica.

Tra le tracce strumentali di apertura e di chiusura, Station I e Station II, ogni canzone fissa un luogo da dove Paul trasporta l’ascoltatore verso la destinazione successiva.

Le soste includono una meditazione acustica sulla gratificazione del presente (Happy With You), un inno senza tempo che si adatterebbe praticamente a qualsiasi album di qualsiasi epoca di McCartney (People Want Peace) e una canzone epica dai mille movimenti racchiusa in sette minuti (Despite Repeated Warnings).

Il risultato è un viaggio caleidoscopico attraverso una miriade di luoghi e di epoche musicali, ma fermamente radicato nel presente, con la singolare, inconfondibile sensibilità melodica e lirica di Paul che serve da guida.

Solare, energico, a tratti sorprendente, Egypt Station è l’album di uno splendido ultrasettantenne che si diverte ancora come pochi a fare musica, regalando gioia a se stesso, ma soprattutto a chi lo ascolta.

MJ Kim/MPL Communications via Getty Images

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Gabriele Antonucci