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Le foto più belle della settimana: dal 6 al 13 ottobre

Le foto più belle della settimana: dal 6 al 13 ottobre

Gli occhi dei bambini raccontano i fatti del mondo. Piccole grandi storie dagli Usa al Bangladesh, salla Spagna all’Afghanistan negli scatti più emozionanti

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MAURO PIMENTEL/AFP/Getty Images

Sotto lo sguardo dei bambini: la retata delle forze speciali brasiliane nella favela di Morro dos Macacos. Rio de Janeiro, 6 ottobre

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Bangladesh, 12 ottobre. Sotto una pioggia torrenziale un bimbo Rohingya trasporta una tanica d’acqua potabile.

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Douma, Siria, 6 ottobre. Un bimbo nella polvere della battaglia

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Sempre Siria: la fuga di una bimba dal centro di Raqa dove infuria la battaglia. 12 ottobre

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Londra, 12 ottobre. Una bambina guida il suo giocattolo di lusso lungo Regent Street

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Il lavoro dei bambini in Afghanistan. La raccolta della legna l’8 ottobre 2017.

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La sfilata di moda dei bimbi. Alcuni con la sindrome di Down. Madrid, 6 ottobre

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Madre e figlia. La donna attende l’interrogatorio in quanto sospettata di essere moglie di un membro dell’Isis. Raqqa, 8 ottobre

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Il tuffo dei bimbi somali nei pressi di Mogadiscio il , 6 ottobre 2017.

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Segno della presenza di bambini in un casa diventata un avamposto durante la battaglia per Raqqa: i Looney Tunes e l’Esercito democratico siriano. 8 ottobre.

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Una bimab avvolta nella bandiera egiziana festeggia gli storici accordi tra Hamas e Fatah mediati dal Cairo.

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Chennai, India: 13 ottobre. Si festeggia l’86° anniversario della nascita dell’uomo del nucleare indiano: L’ex presidente e scienziato APJ Abdul Kalam, scomparso nel 2015

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Questa bimba testimonia la protesta dei nativi americani durante il Columbus Day a Los Angeles, 12 ottobre

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Un bimbo si copre la bocca durante la disinfestazione contro un morbo che sembrava scomparso: la peste in Madagascar. 10 ottobre

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Giovanissime sostenitrici della Spagna unita a Madrid il 7 ottobre

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Pristina, Kosovo, 6 ottobre. La rabbia delle donne in piazza contro la violenza sessuale

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La rabbia del tennista tedesco Alexander Zverev durante le semifinali degli Open di Cina si è scaricata sulla racchetta.

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La rabbia agonistica durante una gara di tiro dell’ascia a Eatontown, New Jersey. 6 ottobre

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La rabbia e il dolore sulle tombe delle vittime del massacro di Las Vegas. 6 ottobre

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L’acqua dopo il fuoco: quel che resta del Coffey Park dopo i roghi in California. 11 ottobre.

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ISSOUF SANOGO/AFP/Getty Images

La folla di sostenitori del candidato George Weah a Monrovia, Liberia.

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TOPSHOT – This photo taken on October 6, 2017 shows a man working on a 3D street painting of the emblem of Chinese Communist Party to celebrate the upcoming Party Congress in Xiayi in China’s central Henan province. China will convene its 19th Party Congress on October 18, state media said, a key meeting held every five years where President Xi Jinping is expected to receive a second term as the ruling Communist Party’s top leader. / AFP PHOTO / STR / China OUT (Photo credit should read STR/AFP/Getty Images)

Dipinto in 3D della falce e martello durante i preparativi per il congresso del Partito Comunista Cinese. Xiayi, 6 ottobre

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CLAUDIO REYES/AFP/Getty Images

Santiago del Cile, 9 ottobre. La grinta di un’attivista Mapuche in piazza per i diritti.

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ERNESTO BENAVIDES/AFP/Getty Images

GLi sciamani alle prese con una predizione prima delle qualificazioni ai mondiali 2018 della nazionale peruviana. 10 ottobre.

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JOSEPH EID/AFP/Getty Images

La moda libanese ispirata alla guerra. La sfilata mimetica della designer Manal Ajaj a Beirut l’11 ottobre

I fatti del mondo, con protagonisti i bambini. La prima parte delle foto più belle della settimana è dedicata all’infanzia. 

LA GIOIA, IL DOLORE, L’ORGOGLIO

Una Madonna con il bambino. Come in un dipinto sacro sulla fuga in Egitto, i fotografi hanno fissato il drammatico guado del fiume Naf di una madre Rohingya con il neonato in braccio oltre il confine con il Bangladesh.

Il terrore, quello dei piccoli abitanti della favela di Morro dos Macacos (Rio de Janeiro) durante il raid della Forze Speciali dell’Esercito; la paura e lo smarrimento dei bimbi nella furia della battaglia in Siria.

Dalle macerie al lusso, i fotografi ci hanno portati nel cuore di Londra dove una bimba ci ha mostrato il privilegio di guidare una miniatura di una Range Rover su Regent Street, mentre a migliaia di chilometri un bimbo si addormentava innocente tra le braccia di una madre forse colpevole, la cui sorte la decideranno gli interrogatori che la attendono perchè sospettata di essere la moglie di un miliziano dell’Isis.

La gioia di un tuffo collettivo dei bambini di Mogadiscio, la fatica di in piccolo profugo Rohingya alle doppiamente alle prese con l’acqua: quella pesantissima della tanica di acqua potabile portata a braccia e quella torrenziale della pioggia monsonica venuta dal cielo. 

I bambini e i simboli delle nazioni: quella palestinese celebrata da una bimba avvolta nella bandiera egiziana in ringraziamento per la tregua tra Fatah e Hamas mediata al Cairo; le tre giovani spagnole avvolte dalle bandiere giallo rosse dove spicca lo stemma dei Borbone ribadiscono il loro no all’indipendenza della Catalogna. L’orgoglio dei nativi americani è quello che una bambina ha mostrato ai fotografi durante una manifestazione contro il Columbus Day a Los Angeles.

LA RABBIA

Nella seconda parte della gallery della settimana, il tema della rabbia è stato rappresentato dall’istantanea scattata al tennista tedesco Alexander Zverev che ha sfogato sulla racchetta la tensione agonistica delle semifinali degli Open di Cina.

La stessa che in New Jersey si è vista durante una curiosa gara di lancio dell’ascia. La rabbia di piazza, la rabbia delle donne di Pristina in Kosovo in marcia contro le violenze sessuali e quella di una spettacolare rappresentante del popolo amerindo dei Mapuche, in piazza a Santiago del Cile per il riconoscimento dei propri diritti.

La rabbia degli Americani: quella dei parenti delle vittime del massacro di Las Vegas, quella dei Californiani colpiti dai devastanti roghi della zona delle vigne.

IL VECCHIO E IL NUOVO  

Una vecchia conoscenza del calcio mondiale, un nuovo volto per la presidenza della Liberia: la candidatura di George Weah e la sua effigie sorridente in mezzo ad una folla oceanica. Vecchi simboli in una nuova Cina quelli visti alla vigilia del Congresso del Partito Comunista Cinese ed infine una pratica antica: il rituale degli sciamani peruviani in un rito propiziatorio per le qualificazioni della nazionale ai Mondiali del 2018.

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