James Bay: "La chitarra non passerà mai di moda"
Ufficio stampa Republic
Musica

James Bay: "La chitarra non passerà mai di moda"

Il cantautore inglese, che ha venduto 5 milioni di album e ha totalizzato oltre 4 miliardi di stream, ha da poco pubblicato il singolo Chew On My Heart, che anticipa il suo nuovo album

Chi l'ha detto che la chitarra sia ormai passata di moda? Il successo di giovani artisti come Ed Sheeran, James Bay, Jack Garratt e Lianne La Havas suggerisce esattamente il contrario, a dimostrazione che l'emozionante suono della sei corde può ancora arginare i ritmi monotoni della trap e del reggaeton, che oggi dominano lo streaming e le radio. Dal suo esordio nel 2014, James Bay ha venduto 5 milioni di album e ha totalizzato oltre 4 miliardi di stream totali grazie alla sua voce con venature soul e alla sua abilità di chitarrista, mostrando come il pop possa raggiungere un numero ampio di persone senza necessariamente rinunciare alle sue ambizioni artistiche. Da poco è disponibile nelle piattaforme streaming e in rotazione radiofonica il nuovo singolo Chew On My Heart, che anticipa il nuovo progetto discografico dell'artista, a due anni di distanza dal successo di Electric Light, che lo ha consacrato a livello internazionale. Riguardo a Chew On My Heart, Bay ha commentato: "È la prima volta che pubblico qualcosa di veramente personale. Si tratta di uno sfogo sull'amore, tema fondamentale di tutta quella che è la mia nuova musica. Quando torno a casa dal tour, varco la porta e abbraccio la mia ragazza, e lei mi risponderà semplicemente 'Ok, rilassati'. È sdolcinato, lo so, ma ho scritto questo brano proprio da quella prospettiva, è il contrario dell'essere protetti".

Il tuo singolo Chew On My Heart è un mix tra una ballad chitarristica e un energico power pop. Come hai trovato il perfetto bilanciamento tra la strofa e il chorus?
"Mi sono divertito molto a incidere questa canzone, è la prima volta ho scritto un brano con questa struttura: la strofa è nella chiave di Re minore, quindi è seria e un po' triste, quindi mentre il chorus è Re maggiore, quindi molto energico. Non è molto diffuso nel pop, volevo fare qualcosa di diverso e uscire dalla mia zona di comfort".

Ho letto su Youtube, sotto il video di Chew On My Heart, il commento di una ragazza che dice: 'Questa canzone ha il potere di farti sentire vivo, libero e nostalgico allo stesso tempo'. Il compito principale della tua musica è far sentire felici le persone?

"Io penso che il compito principale della mia musica sia far sentire qualcosa, prima di tutto. È un grande onore quando leggo questi commenti, voglio creare canzoni che tocchino il cuore delle persone e sono incredibilmente felice quando ci riesco, non c'è soddisfazione maggiore quando qualcuno mi scrive che un mio brano l'ha colpito particolarmente e che l'ha aiutato in un periodo difficile"

Come mai hai scelto un titolo così singolare (in italiano "Mastica il mio cuore"), quasi cannibalesco?
"Ha perfettamente senso quello che dici, ma, come cantautore, adoro usare metafore, anche quando sono strane come questa. Mi piaceva molto anche come suono ed è venuto molto spontaneo mentre la stavo scrivendo, così ho deciso di tenerla e di dargli una possibilità. A volte devi fidarti del tuo intuito, anche quando ti porta in territori nuovi e inesplorati".

All'inizio del lockdown, hai registrato delle lezioni di chitarra gratuite su Instagram Live ogni settimana, insegnando ai fan come suonare le tue canzoni più famose. Come hai vissuto quel periodo? Pensi di ripetere questa esperienza di lezioni a distanza anche in futuro?

"Sono tempi difficili per noi performer, non possiamo fare concerti, almeno come quelli di prima con migliaia di persone, e avere ogni sera davanti a te un pubblico diverso, con il quale creare una connessione speciale. L'unico modo che avevo per suonare la chitarra davanti ai miei fan era cin queste lezioni su Instagram Live. Adesso sto alla venticinquesima lezione e ho voglia di continuare fino a che posso, sperando di riprendere gradualmente i concerti, anche se in contesti più piccoli. Le mie lezioni sono state viste oltre 5 milioni di volte e sono davvero felice per le reazioni dei fan: è bello vedere ragazzi e ragazze giovani che si appassionano nel suonare la chitarra".

Oggi c'è molta trap e poco rock, sia in radio che nelle classifiche dei brani più ascoltati. Perché, secondo te, molti giovani preferiscono il suono della drum machine alla chitarra?
"Il rock ha dominato gran parte della storia della musica popolare, dalla fine degli anni Cinquanta fino all'inizio degli anni Duemila. Poi il big beat, la EDM e la trap hanno preso un po' il sopravvento, diventando il suono mainstream, ma credo che la chitarra non passerà mai di moda, le persone continuano ad amare le canzoni composte e suonate con la chitarra. Il suono della chitarra, grazie anche a giovani artisti di talento, è ancora vivo e vegeto".

Quali sono gli artisti che ti hanno ispirato maggiormente nella tua carriera e con quali ti piacerebbe collaborare?

"La lista è davvero lunga: ho avuto l'onore di condividere il palco con i Rolling Stones e con Sheryl Crow, che sono due dei miei artisti preferiti, ma anche di duettare con Justin Bieber e con Lewis Capaldi. Ci sono tanti cantanti che stimo, con grandi voci, come Sam Smith e Maggie Rogers, con la quale mi sento spesso: spero di incidere qualcosa con lei, prossimamente".

Nel 2019 hai aperto i concerti di Ed Sheeran in tutto il mondo. Che rapporto hai con lui e che tipo di esperienza è stata il tour negli stadi?

"Sono in ottimi rapporti con Ed, ci sentiamo spesso al telefono, è uno dei ragazzi più gentili nel mondo della musica. Ripensare ai concerti negli stadi, prima del Coronavirus, mi dà oggi una strana sensazione: in Germania abbiamo avuto per due sere consecutive 100.000 spettatori, è stato davvero incredibile. C'era un'energia enorme dagli spalti e molti spettatori conoscevano a memoria le mie canzoni, una cosa che non mi aspettavo e che mi ha emozionato profondamente".

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Gabriele Antonucci